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martedì 24 gennaio 2012

Caivano: La Parola a Padre Maurizio Patriciello.


LA PEDOFILIA E’ UN’INFAMIA. MA BISOGNA CAPIRE PER AIUTARE





di Padre Mauruzio Patriciello


È quasi sera. Una gelida sera d’inverno. A Portici, sulla darsena, tre pescatori riassettano le reti prima del ritorno a casa. A un tratto si soffermano a scrutare una scena che non li convince. Poco distante un uomo sui trent’anni tiene per mano una piccola bambina. Certo, potrebbe essere suo padre, ma perché si dirige verso quel casolare abbandonato, sporco e senza luce? Si guardano. Decidono. Intervengono. Arrivano appena in tempo per evitare che lo scempio venga consumato. L’uomo scappa lasciando la bambina in preda al panico. Si saprà poi che gli era stata affidata dai nonni per condurla a una festa. La notizia fa il giro del paese. I carabinieri sottraggono a fatica il reo dal linciaggio. Per lui si aprono le porte del carcere di Poggioreale. E noi abbiamo il dovere di non distogliere l’attenzione dal dramma della pedofilia. Sempre. Non solo quando la cronaca ci indigna e ci commuove. Nei mesi passati si è discusso molto di alcuni casi di preti che negli anni si erano macchiati di questo reato infame. Se ne è parlato a lungo e spesso in modo non corretto. Qualcuno prese a sparare nel mucchio, alla cieca, colpendo persone rispettabilissime che con la pedofilia non avevano mai avuto niente a che fare. Solo perché preti. Discepoli di Gesù Cristo, annunciatori del suo Vangelo. Quando l’uomo soffre cerca un capro espiatorio, un untore per scaricargli contro gli strali. La Chiesa ha preso atto che tra le sue fila alcuni fratelli avevano tradito il dono ricevuto. Si è fatta prossimo verso le vittime. Ha pregato. Ha pianto. Nella Chiesa si sono fatti esami di coscienza individuali e collettivi. “ Un’infame emergenza non ancora superata, la quale causa danni incalcolabili a giovani vite e alle loro famiglie…” ebbe a dire il cardinale Bagnasco. Ma la domanda che ci toglie il sonno è ancora là. I pedofili ci sono. Sono magari nostri parenti, nostri amici. Che fare? Il problema non è stato mai risolto, ma solo accantonato. Messo a tacere fino al prossimo scandalo, alla prossima vittima. Allora si riprende a discutere con rabbia dell’orco dei bambini. Allora il linciaggio – ancestrale modo di farsi giustizia da soli – appare addirittura comprensibile. Allora ci accorgiamo di non aver fatto tutto ciò che si poteva fare per evitare ulteriore scempio. Le domande attendono risposte: chi sono questi uomini pronti a rischiare la rovina, il linciaggio, le terribili angherie nelle carceri pur di soddisfare la loro libidine malata? Possono, con la sola forza della loro deviata volontà, evitare di scivolare e trascinare con sé i bambini nel buco nero che li ammalia? Di che cosa mai necessitano? Come possiamo aiutarli? Insomma, sono solo viziosi da internare o anche malati da curare? Credo che sia giunto il tempo di chiamare a raccolta il meglio delle conoscenze scientifiche per tentare di indagare i meandri della psiche di queste persone. Per studiare, capire, curare, prevenire. Siamo chiamati tutti a riflettere alla luce delle scienze – psicologia, psichiatria, pedagogia, criminologia - e della fede. I bambini ci interpellano. Chiedono di essere aiutati. E noi prendiamo atto di non saperlo fare ancora in modo appropriato. Ma anche verso coloro che sentono di essere risucchiati nel vortice di un dramma che li sconvolge e ci sconvolge, abbiamo il dovere di dire una parola di speranza. Minacciarli, disprezzarli, rinchiuderli non servirà a granché. Occorre capire per aiutare. Occorre entrare nel cuore umano, conoscerne le contraddizioni, le speranze, le mille schiavitù per intervenire con efficacia. Per il bene di tutti. I bambini non si toccano. Chi tocca i bambini è un infame. È vero. Ma allora perché indugiare nell’ investire il meglio delle nostre risorse per restituire alla società l’ orco che ci sconvolge l’esistenza ma, a nostra insaputa, vive in mezzo a noi?


Napoli. E' Caos, Denunciati 441 tassisti..


NAPOLI. SCATTA LA DENUNCIA PER 441 TASSISTI

di Sabatino Laurenza
Iniziano ad esserci le prime conseguenze per le incessanti proteste che hanno attuato la categoria dei tassisti: partono le denunce. La polizia municipale ha infatti esteso questo provvedimento per ben 441 tassisti napoletani, ai quali contestano il reato di interruzione di pubblico servizio. Si tratta per la maggior parte di conducenti di auto bianche, che per una settimana (dall'11 al 17 gennaio), hanno occupato piazza del Plebiscito per protestare contro il pacchetto di liberalizzazioni del governo. I tassisti napoletani denunciati, circa il 25% con regolare licenza presenti nella città partenopea, si erano radunati ma erano stati tutti identificati dalle forze dell'ordine. Ai tassisti vengono addebitate una serie di violazioni: dal non aver comunicato al sindaco con dieci giorni di anticipo l'astensione dal lavoro, al non aver assicurato il servizio durante la notte in favore delle fasce deboli. Oltre a quelle degli utenti, alla polizia municipale sono giunte le lamentele anche di alcuni tassisti che hanno denunciato minacce da parte dei propri colleghi.

Italia. Liberalizzazioni: Possono Rilanciare la Crescita?


LIBERALIZZAZIONI: POSSONO RILANCIARE LA CRESCITA?

di Sabatino Laurenza
Se il governo liberalizzerà il nostro settore, chiuderemo”. È questa la minaccia che ogni giorno sindacalisti e rappresentanti di categoria ripetono nei vari talk tv. Tassisti, avvocati, farmacisti (per ora non si sono visti i notai) queste liberalizzazioni non le vogliono. “Alcune sono utili, ma non quella che ci riguarda”, sento dire in un intervista, da uno dei leader dei tassisti. Un messaggio ambiguo, come a dire sono favorevole alla liberalizzazione basta che non tocchino i miei interessi. Insomma, in perfetto stile italico. Negli ultimi anni ci sono stati italiani che si sono arricchiti, altri che si sono decisamente impoveriti. Così la forchetta tra indigenti e paperoni si è allargata a dismisura. Nel nostro Paese lo stato sociale esiste ed è anche piuttosto costoso. La crisi ha contribuito ad impoverire certi strati della popolazione. Ma il processo di erosione del potere d’acquisto (che non riguarda tutti gli italiani) inizia da più lontano. La mala gestione dell’entrata in vigore dell’Euro che ha fatto schizzare in alto i prezzi, ha favorito un fenomeno di redistribuzione che ha avvantaggiato i lavoratori autonomi e svantaggiato i lavoratori dipendenti, ad eccezione delle categorie più protette che sono riuscite ad ottenere adeguamenti salariali in linea con l’incremento dell’inflazione. Ma quello che le categorie soggette a liberalizzazione stanno facendo passare come un’ingiustizia, in realtà non è altro che un beneficio per la comunità tutta. Chi si è arricchito è soprattutto chi ha avuto modo di sguazzare nei vari regimi monopolistici che esistono in Italia. In un Paese fondato sul conflitto di interessi e dagli oscuri intrecci tra interessi privati ed interessi pubblici non c’è da stupirsi. Negli ultimi dieci anni le tariffe dei servizi pubblici sono aumentate più dell'inflazione, con una variazione +24%. Si và dall'acqua potabile ai trasporti ferroviari e urbani, passando per le tariffe autostradali, raccolta dei rifiuti, taxi, luce e gas. Ma in parecchi hanno già dimenticato che l'unico settore realmente liberalizzato in Italia, ovvero quello della telefonia, è l'unico che non ha subito aumenti, ma anzi ha registrato una sensibile flessione.....i motivi?? L'apertura del mercato a una miriade di concorrenti ha fatto calare i prezzi e offrire un servizio migliore, per la gioia dei consumatori! Ben vengano le liberalizzazioni, quindi. Liberalizzando le varie licenze, i guadagni di tassisti, farmacisti etc si riducono. Questo è vero. C’è chi soccomberà, ed è altrettanto vero. Ma c’è chi avrà la possibilità di lavorare. Liberalizzando avremo più posti di lavoro e prezzi decisamente più contenuti. Un vantaggio per i disoccupati, per i giovani e per i consumatori. Ma perché partire dalla catena più debole delle caste, come quella dei tassisti? Perchè non si avvia un processo di liberalizzazione che vada a toccare anche i notai,che sono protetti dal numero chiuso.....Partiamo dal loro tariffario, aboliamolo e consentiamo la concorrenza. E lo stesso valga per gli avvocati. Ma di notai e soprattutto di avvocati è pieno il Parlamento, mentre di tassisti nemmeno l’ombra. Colpire avvocati, notai e farmacisti forse non creerà un’enorme spinta alla crescita, ma servirà per redistribuire la ricchezza che negli ultimi 10 anni è finita nelle mani di pochi, a scapito di molti. È un problema di giustizia sociale. Monti ha un compito importante ma non può svolgerlo da solo. Servono i voti in Parlamento. Per questo il timore che il Governo faccia solo un buco nell’acqua è più che fondato. Non saranno di certo le licenze dei tassisti a cambiare l’Italia!

lunedì 23 gennaio 2012

Caivano. V° Settore: AVVISO PUBBLICO



 V° Settore: AVVISO PUBBLICO


L’Assessorato alla Cultura del Comune di Caivano in collaborazione con il Forum della Gioventù predispone un Avviso Pubblico finalizzato alla ricerca di nuovi talenti Artistici da selezionare attraverso Bando Pubblico . Il concorso è riservato ai nati e residenti nella Provincia di Napoli che abbiano maturato esperienze nel campo della musica , pittura, scultura, fotografia , fumetti, video ed altre forme espressive di interesse Artistico/Culturale. Tale domanda di partecipazione dovrà essere accompagnata da documentazione, su carta o supporto informatico, relativa all’idea che si intende presentare per il concorso. In questa fase saranno accettati anche schizzi o progetti che ancora devono essere realizzati. E’ possibile allegare curriculum vitae rappresentativo del percorso formativo ed artistico del concorrente. 


Il termine ultimo di iscrizione è sabato 30 Aprile 2012 .



Non è prevista alcuna spesa di partecipazione. 
La documentazione digitale o cartacea sarà esaminata dall’organizzazione che entro 15 giorni comunicherà quali lavori sono stati selezionati. Tale documentazione non sarà restituita.




Modalità di partecipazione:




Per partecipare è necessario compilare ed inviare via e-mail a: dottvitocoppola@virgilio.it oppure tramite posta ordinaria indirizzato al Comune di Caivano Uff. P.I. e Cultura . La scheda di partecipazione è possibile scaricarla da internet sul sitowww.caivanocultura.info o recarsi presso la sede del V° Settore (Biblioteca – Informagiovani – P.I. – Cultura –Sport e Spettacolo) del Castello Comunale di P.zza C. Battisti. 

Requisiti per la partecipazione 

Per poter partecipare al concorso i concorrenti devono possedere entrambi i seguenti requisiti:
- Essere nati nel 1986 o anni seguenti;
- Essere nati o residenti o studenti nella Provincia di Napoli.
E’ ammesso qualunque tipo di opera : Pittura , scultura , fotografia , video, performance, progetti di incerta definizione , simulazioni al computer. Si può allegare tutto quanto si ritiene utile alla comprensione dell’opera. Non vi sono limiti di quantità , formato e dimensioni.
Sono ammesse opere collettive, purché tutti gli autori rientrino nelle condizioni del bando.



Termini e modalità di presentazione degli elaborati:




I concorrenti selezionati, ricevuta la comunicazione ufficiale, dovranno consegnare i lavori ultimati e definitivi, nella sede indicata , entro il 30 Aprile 2012 . La mancata tempestiva consegna dell’opera comporterà l’esclusione dal concorso.






Selezione e allestimento della mostra:




I lavori ritenuti meritevoli dall’organizzazione verranno esposti, a cura dell’Assessorato alla Cultura, nel Giugno 2012 , in spazi adeguati e centrali della città . E’ prevista la pubblicazione di un catalogo.

Pubblicazione degli elaborati del concorso:




Descrizioni e riproduzioni delle opere selezionate , a discrezione dei curatori , verranno inserite nel catalogo della mostra.


Disposizioni finali:




La partecipazione al concorso implica automaticamente l’accettazione del presente regolamento . Per quanto non espressamente previsto, anche in materia di ricorsi, si applicano le leggi di diritto comune e le consuetudini riconosciute in materia.


Due Ruote: Arriva la nuova Targa..


MOTORINI: ARRIVA LA NUOVA TARGA!

di Sabatino Laurenza
La riforma, prevista dal Codice della strada del 2010, ha sancito la ritargatura dei ciclomotori. Il 13 febbraio finisce l’era dei motorini non targati. Una sanzione di 519,67 euro scatterà per coloro che non avranno cambiato i “targhini” ed il certificato di idoneità con una targa vera e propria. Il nuovo sistema servirà ad evitare che in caso di furto o riciclaggio non sia possibile l’individuazione del proprietario. La targa, inoltre, permetterà il trasporto di un passeggero a condizione che il conducente sia maggiorenne e che il veicolo sia omologato per due persone. La nuova targa, più grande e leggibile, sarà fissa sul ciclomotore e può essere rimossa solo in caso di rivendita o di demolizione. La ritargatura può essere fatta alla Motorizzazione o in un’agenzia che vi sia connessa telematicamente. E’ necessario poi compilare un modulo di richiesta dei nuovi documenti, in cui ci si dichiara proprietari del veicolo e si autocertifica la residenza.

Napoli: E' Sciopero Tir, Solidarietà ai "Forconi". Qui la Crisi è seria!

Napoli: Lo Sciopero dei Tir arriva anche a Napoli. La Crisi è Cosa Seria!

Migliaia di persone aderente il Gruppo "Insorgenza Civile" che si riconosce a pieno titolo nella protesta dei "Forconi" Siciliani, presidia da questa mattina Piazza Garibaldi.  La crisi c'è ed è Seria, qui al Sud non siamo produttivi da molti anni. Questo quanto si evince dagli striscioni di Insorgenza Civile. 

domenica 22 gennaio 2012

Caivano: Regolamentato il Commercio Ambulante???


FINALMENTE REGOLAMENTATO IL COMMERCIO AMBULANTE

Con la pubblicazione della Delibera di Consiglio Comunale avvenuta Venerdì 13 c.m. finalmente, dopo dodici anni dall’entrata in vigore della legge, anche Caivano ha il suo Regolamento che disciplina il Commercio su aree pubbliche ed i mercati. Un fiume di riunioni della VII° Commissione comunale ne impediva l’approvazione, hanno dovuto intervenire sia il Sindaco che il Presidente del Consiglio comunale per porre fine alle innumerevoli riunioni della Commissione. Le principali novità sono: per il commercio itinerante alcuni divieti imposti dalla vigente legge, dalle norme igienico-sanitarie e di viabilità; per il commercio a posto fisso assegnato nei mercati di Lunedì e Giovedì nell’area di via Rosselli una miglioria alla logistica per una maggiore funzionalità. La delibera prevede il divieto di vendita ambulante in forma girovaga nell’area circostante il Castello medioevale, nella zona ASI. Lungo la SS 87, Corso Umberto,Via Matteotti, Via Roma, Via Gramsci, Via Don Minzioni, Via Campiglione tratti di Via De Gasperi, Via Rosselli, Via delle Rose, nonché d’avanti alle Chiese, alle Scuole, negli incroci, nelle piazza e ad una distanza di 50 metri dal perimetro degli stessi ed ancora, come per legge, nelle aree limitrofe al mercato per una distanza di 500 metri dal perimetro; la vendita è consentita per un periodo massimo di un’ora al giorno nello stesso posto. Anche per l’area di mercato si è intervenuti al fine di rendere più funzionale i mercati apportando degli adeguamenti alla logistica e dando attuazione alla legge Regionale del 2000: prevista la separazione del settore alimentare dai non alimentari, posti riservati ai Coltivatori diretti, uno spazio riservato agli automezzi di soccorso e di sicurezza, maggiore ampiezza di gran parte delle corsie pedonali per consentire il transito dei mezzi di soccorso, migliorate le profondità degli stands, lotta all’abusivismo prevedendo l’occupazione lungo tutti i muri perimetrali. Piena soddisfazione di Felice CALIFANO, Presidente dell’Aicast , Associazione delle Imprese maggiormente rappresentativa nella zona, per il testo del Regolamento approvato, che per quanto riguarda il mercato scongiurerà sicuramente il borseggio e darà maggiore sicurezza sia agli operatori che agli acquirenti, ma… il ritardo dei lavori dimostra quanta poca attenzione riserva l’Amministrazione Comunale ai problemi del Commercio. Infatti, nonostante le settimanali liti tra gli operatori che avvengono nel mercato, dove svariate volte sono intervenuti il Sindaco, l’allora Assessore Carofilo, la Polizia locale e lunedì 9 gennaio perfino i Carabinieri, non si risolve l’annoso problema del completamento dei lavori dell’area mercatale per il quale, su proposta dell’Assessore Carofilo, il 1 Agosto dello scorso anno fu autorizzata, dalla Giunta Municipale, la spesa della somma di € 28.338,82 con delibera n° 230. A chi si aspetta per completare quei lavori? Non sarebbe stato più funzionale trasferite l’Ufficio Attività Produttive nei locali di Via Rosselli d’avanti al Mercato? Se non si libera l’area di mercato sotto il capannone, dai lavori in corso, non si capirà mai niente nei posti al mercato e chi arriva prima sceglie il posto per quella giornata. La giungla dell’accaparramento del posto migliore é la causa principale delle frequenti liti.