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lunedì 6 marzo 2017

I BIG DATA E L’OPPORTUNITÀ DI SALUTE di Francesco Pellegrino

I BIG DATA E L’OPPORTUNITÀ DI SALUTE


di Francesco Pellegrino 
per il Notiziario sul web


Dott. Francesco Pellegrino

Viviamo l’era dei Big Data non essendone ancora pienamente consapevoli.

Quotidianamente una moltitudine di dati maturano nel nostro interagire da esseri viventi condizionati anche e soprattutto dal nostro libero arbitrio. Alzandoci la mattina già l’ora cui avviene il nostro risveglio è un dato, così come ciò che assumiano o non assumiamo condizionano le vendite della GDO ma soprattutto la nostra Salute intesa come tutela dell’opportunità di vita migliore.

E’ affascinante. 

Siamo fortunati del vivere nell’epoca in cui potremmo renderci conto con maggiore consapevolezza di ciò che avviene introno a noi e di come noi lo condizioniamo anche con scelte che a volte ci appaiono semplici e quasi impercettibili.

Una moltitudine di numeri e di algoritmi algebrici ruotano nell’aria in uno spazio libero e rarefatto, attendendo qualcuno interessato a coglierli, ad elaborarli per renderli fruibili e soprattutto per condizionare le scelte future correggendo quanto potrebbe essere migliorabile per la vita Comune, rafforzando la Comunità e la prospettiva futura con cui far crescere le nuove generazioni.

Questa moltitudine di dati (BIG DATA) assumono un ruolo determinante e strategico quando trattano della Salute umana e dell’ecosistema.

I Big Data sono l’opportunità su cui costruire non solo valutando le disfunzioni e le malpracticies sanitarie ma prospettando la progettazione dell’offerta di salute di domani.

Un esercizio che vorrei proporre è il considerare quanto ha offeso la terra felix del settentrione campano, comunemente identificato nella terra dei fuochi, con distruzione di un ecosistema ed una falcidia da malattie incurabili delle popolazioni attestantesi in questa area geografica.

La tragedia può diventare una opportunità di rilancio senza perdere d’occhio la necessaria azione giudiziaria per il diritto costituzionale alla salute?

Probabilmente lo è se riuscissimo a lavorare sulla tutela della salute di chi sciaguratamente è stato esposto alla malattia e contemporaneamente investire in osservazione e studio di una sciagura biologica di portata ancora incomprensibile per sviluppare modelli innovativi di screening delle malattie, di offerte di salute articolate e congrue per situazioni di emergenza umanitaria e di specializzazione di personale da formare in aree di criticità che interesseranno nel futuro prossimo probabilmente altri distretti mondiali, permettendoci in quel caso una esportazione di modelli sanitari unici ed innovativi. 

Questo è già successo in modo intuitivo in due modelli storici. 

Il terremoto dell’Irpinia è stato lo start event per far germogliare con l’intuizione di Zamberletti la protezione civile italiana. Il secondo è lo scandalo del vino al metanolo che mise in ginocchio una industria del vino italiana orientata all’esasperazione del business vitivinicolo arrivando a sofisticare il proprio vino ( di qualità, non eccellente ancora ma di qualità e genuino) con il metanolo. Questo scandalo ha generato con un sano slancio, non certo per merito dei truffatori o di chi altri avesse contribuito a non tutelare i consumatori, una generazione di imprenditori vitivinocoli assurti in questi decenni ai massimi livelli di espressione del sublime enologico mondiale.

Questo slancio andrebbe cercato nell’offerta di salute e confidiamo che la necessità ci porterà a cambiare l’ordinario con lo straordinario di una vita in salute migliore. 

Dott. Francesco Pellegrino
Via G.A. Acquaviva, 39
81100 Caserta.
E_mail: frankpiglrim@gmail.com
Cell: 348.8910362

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