Visualizzazioni totali

domenica 5 marzo 2017

Esclusiva / Il sospetto: cassetto pieno di soldi e quei pizzini con la "T." / Guarda

Consip, le intercettazioni: cassetto pieno di soldi e quei pizzini con la "T." 



Nell'inchiesta che vede indagato Tiziano Renzi spuntano dei pizzini dove si vede una T puntata. Sono due, di contenuto quasi identico, trovati in date diverse nell'ufficio di Alfredo Romeo, l'imprenditore accusato di corruzione. Il primo, riporta il Corriere della Sera, risale al 14 settembre scorso, ed è stato scritto mentre Romeo diceva al faccendiere Carlo Russo, amico di babbo Renzi: "Facciamo una cosa direttamente con..." e a qual punto invece di un nome si sente il rumore di una penna pigiata su un foglio, e ancora: "Facciamo una cosa proprio quadro... Eh... ogni ... - ancora rumore di scrittura di sottofondo - per... lui... ogni... Le cose sostanziali da fare sono un ... tenuto da lui naturalmente...".

Il giorno seguente i carabinieri del Noe hanno recuperato nella spazzatura degli uffici romani di Romeo il foglietto gettato via dopo l'incontro. Ed ecco il pizzino dove si legge: "30.000 x mese - T. 5.000 ogni due mesi R.C. 2 incontri quadro tenuti da T. 1 con M - 1 con L-". Nell' interpretazione degli investigatori la T significa Tiziano Renzi, R.C. Carlo Russo, M sta per Marroni (amministratore delegato di Consip) e L per Lotti. Congetture. Il 26 settembre, quando i carabinieri sono tornati negli uffici di Romeo per mettere altre microspie, hanno visto (e fotografato) sulla scrivania dell'imprenditore un altro appunto con scritto "ogni mese 30.000" e una freccetta che rimanda a una T cerchiata; "ogni 2 mesi 5.000 - C.R.; 1 incontro con M; 1 incontro con L.". In più ci sono la parola "contanti", cerchiata anche quella, e due nomi abbreviati:"Bonifas" e "Pess"

In relazione all'acquisto dell'Unità il 27 settembre Russo dice a Romeo di aver consegnato un report sul suo conto e che Luca Lotti sarebbe perplesso sull'ingresso di Romeo nella proprietà del giornale. Riporta il Corriere che ci sono dunque riferimenti a un'interlocuzione di Russo con Lotti e altri esponenti democratici sul conto di Romeo, che danno ulteriore rilevanza ai dialoghi intercettati tra l'imprenditore e "il ragazzo". Il quale chiede soldi a Romeo per la sua attività, e c'è il sospetto che li abbia ottenuti. I due discutono spesso della volontà di Russo di ottenere un vero e proprio contratto di consulenza, con pagamenti attraverso società e modalità tipo trasferimenti estero su estero. Ma Romeo resiste, e continua a sostenere di voler pagare in contanti. Russo invece continua a preferire altre vie: "Avvocato io le dico una cosa, lei ... io quello che dice lei lo continuo a credere ma io lei ... io le ho a casa mia ovviamente, ma io ne ho un cassetto pieno, non so che cazzo farci..".

Nessun commento:

Posta un commento