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lunedì 23 gennaio 2017

Perché la tosse diventa patologia? “La scienza cerca ancora risposte”

Perché la tosse diventa patologia? “La scienza cerca ancora risposte”


di Matilde Scuderi



Un italiano su 10 è affetto da una fastidiosa condizione: la tosse persistente. Secondo i dati delle ultime ricerche la maggior parte di questo consistente gruppo di persone è costituita da donne e bambini: se per quanto riguarda il secondo gruppo, sino agli 8/10 anni, la motivazione è data dall'incompletezza di un sistema immunitario ancora in formazione - e quindi più esposto alle infezioni - per le donne si è ipotizzato che ci sia una maggiore sensibilità nel rispondere agli stimoli esterni con la tosse. Si stima inoltre che da un punto di vista geografico, i più colpiti sono gli abitanti del Nord Italia, con una percentuale del 25 per cento in più rispetto a quelli del Centro Sud, a causa delle diverse condizioni climatiche e ambientali. Da un altro studio, infine, nel Veneto è stato registrato un leggero aumento di tosse rispetto ad altre realtà regionali. Di fatto questa situazione porta a un numero molto elevato di visite, ben cinque milioni ogni anno. "Non esiste ancora un farmaco risolutivo - spiega il professor Roberto Dal Negro, responsabile del centro nazionale studi di farmacoeconomia e farmacoepidemiologia respiratoria durante il 20° Congresso nazionale sulle malattie respiratorie “Asma Bronchiale e Bpco: nuovi obiettivi, nuovi rimedi, nuove strategie" da lui presieduto e organizzato a Verona - la tosse infatti riconosce molte cause. Tuttavia, un nuovo filone di ricerca sta dimostrando come all’origine della tosse esista una condizione peculiare dell’ospite: in alcuni soggetti una esagerata risposta e reattività delle fibre nervose distribuite a livello bronchiale nei confronti dei comuni stimoli tussigeni fa sì che la tosse persista più a lungo e diventi una vera e propria condizione patologica di fondo. Le più attuali ricerche in ambito farmacologico sono infatti orientate alla conoscenza e al controllo di tali fenomeni mediante farmaci innovativi che andrebbero a spegnere tali meccanismi". 

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