Visualizzazioni totali

sabato 14 gennaio 2017

Il guru, la profezia senza speranza: "Così l'Occidente non si salva più"

Terrorismo, la profezia senza speranza: "Perché l'Occidente sta per morire"



L'Occidente sta morendo, il terrorismo vince. I sintomi della malattia? "Col Rinascimento cade il primo pezzo del domino. Montaigne, Cartesio, gli Illuministi, Nietzsche che annuncia la morte di Dio, ma anche Marx e Freud provocano la successiva serie di crolli".

Lo sostiene il filosofo Michel Onfray in Décadence (edizioni Flammarion), secondo tomo della trilogia Breve Storia del Mondo, da pochi giorni in libreria. "Dal 1989", prosegue l'intellettuale in un colloquio con il Messaggero, "data del mio primo libro, iscrivo il mio lavoro in una prospettiva nietzschiana e d' altra parte tutti i miei libri si aprono con una citazione di Nietzsche. Sottoscrivo l' idea di una genealogia al di là del bene e del male. Si deve capire da dove viene il reale evitando di darne una definizione morale".

Onfray tocca anche il tema del terrorismo: "La questione che deve porsi a me filosofo è: cosa lo ha reso possibile? E non: che brutta cosa il terrorismo. Per questo lascio la parola ai giornalisti e ai preti. La decadenza non è un concetto etico, ma clinico. La liberazione, che esprime un sollievo, una positività, non è un concetto clinico, ma etico. Né ridere né piangere ma capire, diceva Spinoza". "La civiltà giudeo-cristiana, l' Occidente, si oppone all' Islam conquistatore da quando esiste", dichiara, "basta ricordare la rapidità delle conquiste dell' Islam politico nel secolo che segue la morte del Profeta, le crociate, gli arabi fermati a Poitiers, il califfato di Nimes, la Spagna islamica, la battaglia di Lepanto, le risposte coloniali dell' Occidente nel XIX secolo e, più di recente, l' 11 settembre, la dichiarazione di guerra all' Occidente di Bin Laden fino ad arrivare ai giorni nostri e al Califfato dell' Isis. Per il momento, l' uso sfrenato di tecnologia militare contro l' Isis non riesce ad arrestare il terrorismo, che è l' avanguardia di questo Islam conquistatore".

La battaglia contro il terrore è dunque una perdita di tempo, una sfida persa. "Vince chi riesce a imporre il proprio calendario", chiarisce il pensatore, "e nessuno può negare che non è, o non è più, l' Occidente a imporre il suo. Sono i terroristi che dettano e che costringono il Presidente, il governo, la polizia, l' esercito, i servizi segreti ad arrivare a cose fatte e ad accontentarsi del Verbo: discorsi marziali, intimidazioni, promesse di raid di ritorsione a migliaia di chilometri su popolazioni civili musulmane, invito a scendere per le strade e ad accendere candele Chi è forte? Chi è debole? Giudicate voi".

Nessun commento:

Posta un commento