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giovedì 15 settembre 2016

Il video che incastra Amanda Knox: anche gli americani la vogliono in galera

Il video che incastra Amanda Knox: anche gli americani la vogliono in galera



Amanda Knox torna sui piccoli schermi a raccontare la sua storia e il processo che ha tenuto col fiato sospeso l'Italia e gli Stati Uniti. I fatti di quel lontano 2007 perugino in cui venne assassinata Meredith Kercher sono trasposti su pellicola dal docufilm presentato al Festival di Toronto e che farà tornare a discutere sull'innocenza della bella di Seattle e del suo storico fidanzato, Raffaele Sollecito.

Stando a Il Messaggero, il documentario, prodotto da Netflix, arriverà su tutte le piattaforme che supportano il canale streaming il 30 settembre. Questa è la terza volta che la storia di Amanda finisce in tv, dopo il primo film innocentista girato a processo aperto e il secondo che sosteneva, invece, la famiglia Kercher, e si mantiene neutrale, provando a raccontare i fatti e le indagini, con interviste esclusive (Amanda, Sollecito, il pm Giuliano Mignini), ma difficilmente si riuscirà ad evitare l'effetto protagonismo della "faccia d'angelo" Amanda, che catalizzò già nove anni fa l'attenzione dei media più per la sua avvenenza e il suo appetito sessuale che per il suo coinvolgimento nella morte di Meredith.

E' la spettacolarizzazione del dramma, che tiene con gli occhi incollati al televisore ancor di più se ad essere protagonista è una giovane donna, bella e spietata, che dopo il processo e la sua assoluzione ha guadagnato 4 milioni di dollari con libri e partecipazioni tv. Rudy Guede, l'ivoriano condannato, non è personaggio di nessun film o documentario. Amanda è una star.

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