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martedì 13 settembre 2016

Caivano (Na): Ambiente e Puzze Il Consigliere Giuseppe Mellone ai nostri microfoni

Caivano (Na): Ambiente e Puzze Il Consigliere Mellone (F.I): "Stiamo monitorando passo passo il problema ambientale"



di Gaetano Daniele


Giuseppe Mellone
Consigliere comunale F.I

Nella Terra dei Fuochi, 200 km quadrati tra le province di Napoli e Caserta, la terra continua a bruciare. Ma alcuni giorni fa, con precisione il giorno 9 settembre, a Caivano, ultimo paese a nord di Napoli, è successo di tutto. Puzze e odori strani imperversano nell’aria Caivanese, soprattutto nella zona di Pascarola, e il consigliere comunale di Forza Italia, Giuseppe Mellone, vuole sentirci chiaro. Infatti è da almeno un anno che si respira una puzza nauseabonda per le vie del paese e non sono ancora riusciti a dargli un freno. 

Alcuni cittadini sperano che la vicenda venga sistemata in tempi brevi per respirare un’aria più pulita per i propri polmoni e quelli dei loro figli, ed infatti si affidano al giovane politico che per la sua terra sta dimostrando realmente di dare tutto, appunto parliamo del consigliere comunale di F.I Giuseppe Mellone. 

Consigliere Mellone, cosa sta succedendo a Caivano, ci spieghi.

In data 9.9.2016, dopo alcune segnalazioni di cittadini, verso le ore 16, ho lasciato il mio lavoro e mi sono recato nell'area industriale sita in Pascarola, accompagnato dal nucleo delle guardi ambientali. Da un colloquio con il proprietario della fabbrica Mi.So, lo stesso, ha dichiarato che si era verificato un guasto all'impianto. 

A quel punto cos'ha fatto?

Sentendo questo, gli chiesi di fermare immediatamente la produzione e di ripristinare il guasto verificatosi, per evitare di molestare olfattivamente i cittadini. 

Questo pare non sia il primo caso. 

Infatti non è la prima volta che mi reco nell'area industriale per battermi con questa realtà, e per questa problematica, più volte abbiamo scritto e sollecitato agli Enti preposti, quali Asl e Arpac, per farli intervenire sul territorio eseguendo controlli mirati e specifici. 

Quali sono state le risposte?

L'ultima risposta dell'Arpac fu: "le problematiche legati agli "odori sgradevoli" non è di pertinenza di questo U.O. e che per le esalazioni odorigene mancano, a livello nazionale, riferimento normativi". E' evidente che le cose non stanno proprio in questo senso.  

Si spieghi.

Questo tipo di industria e classificata secondo il Decreto Ministeriale della sanità del 5.9.1994 come "industria insalubre" ai sensi dell'art. 216 del testo unico delle leggi sanitarie. Come è noto questo tipo di attività sviluppa odori molto forti e nauseabondi che necessitano di sistemi di filtraggio particolari per evitare fenomeni di inquinamento gassoso all'esterno della fabbrica. La stessa fabbrica in questione, è dotata di autorizzazione AIA (autorizzazione integra ambientale) e, quindi, necessariamente deve essere dotata di sistemi di filtraggio per evitare l'emissione in atmosfera di gas maleodoranti. 

Ci parli del 9 settembre. 

Ritornando alla sera del 9.9.2016, verso le ore 20.30 circa, si avvertì nuovamente nell'area cittadina un fortissimo e sgradevolissimo odore, alchè, trovandomi insieme a dei cittadini, si decise di arrivare nella zona industria e vedere da dove proveniva quell'odore strano. Arrivati fuori alla fabbrica Mi.so, iniziai a notare atteggiamenti anomali, si inizio a parlare male dei preti che si interessano del problema ambientale, delle associazioni, dei volontari, della politica ecc. Personalmente non ho mai fatto mancare la mia presenza a sostegno dei cittadini. Sono stato sempre presente e continuerò a farlo. 

Vuole aggiungere altro?

Mi auguro che questo ulteriore problema ambientale non venga cavalcato per fini elettorali. L'aria che respiriamo è di tutti, quindi tutti insieme dobbiamo cercare di collaborare affinchè traghettare Caivano, una volta per tutte, lontano da questi incidenti di percorso che, ahimè, nelle nostre terre è molto frequente. 

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