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venerdì 17 giugno 2016

In pensione tre anni prima del dovuto Guadagni 2mila euro? Quanto ci perdi

In pensione tre anni prima del dovuto: quanto perdi ogni mese



I numeri dell'ultima proposta del governo per agevolare la flessibilità in uscita dal lavoro (tradotto: andare in pensione prima) sono tutt'altro che incoraggianti. Certo, molto dipende dal valore che ciascuno attribuisce al suo tempo, inteso come tempo libero dal lavoro.

Progetica, società indipendente di consulenza, lo ha calcolato per conto del quotidiano La Repubblica, partendo dal caso di un lavoratore nato prima del giugno 1953 e che guadagni mensilmente 2mila euro netti. La sua pensione di vecchiaia ammonterebbe a 1.703 euro netti mensili, ipotizzando una carriera tranquilla e senza salti, con inizio a 25 anni e retribuzione cresciuta annualmente dell'1,5%. Se però sceglie l'Ape, che è appunto l'Anticipo pensionistico ipotizzato dal governo col quale dovrà restituire l'anticipo di pensione in 20 anni di rate più gli interessi, la sua pensione scenderà a 1.542 euro netti mensili.

Finito poi il triennio di anticipo della pensione, inizierà a restituire il prestito, con rate pari a 240 euro, per cui il suo assegno scivolerà a 1.301 euro per vent'anni prima di risalire a 1.542 successivamente. Rispetto ai 1.703 euro di pensione "potenziale", per due decenni incassa cioè il 24% in meno, ma con tre anni di pensione in poù. se anticipasse l'uscita dal lavoro, il taglio sarebbe del 15% e del 7% se invece preferisse uscire giusto un anno prima.

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