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lunedì 16 maggio 2016

"Il centrodestra presto al governo" Il documento che cambia la storia

"Il centrodestra presto al governo": il documento che cambia la storia del Paese



Nel febbraio del prossimo anno, si sussurra, l'Italia potrebbe essere chiamata alle urne per le elezioni politiche (e questo al netto del risultato del referendum). E dunque, cosa potrebbe accadere se si andasse al voto tra nove mesi? Una risposta al quesito la ha fornita il sondaggista Alessandro Amadori ad Affaritaliani.it. Amadori ha elaborato i dati dell'ultimo sondaggio Piepoli per spiegare che cosa potrebbe accadere.

Si parte dal Pd, "il partito che rischia maggiormente". Amadori spiega che "la variabilità dipende da come andranno le Amministrative del 5 giugno e soprattutto il referendum di ottobre sulla riforma costituzionale. Se ci fosse una sconfitta simbolica e la vittoria del no al referendum costituzionale si potrebbe generare un effetto-galvanizzazione dell'elettorato di centrodestra". In cifre, secondo Amadori, il Pd potrebbe oscillare tra il 30 e il 34 per cento.

La vera sorpresa, però, è relativa al centrodestra: ha tutte le carte in regola per riprendersi, vincere e governare. E questo nonostante le divisioni interne che si sono manifestate in modo violento a Roma. La parola alle cifre. La Lega gode di un 13-15%, Forza Italia dell'11-13%, Fratelli d'Italia in netto rialzo può arrivare al 5-7 per cento. Mettendoci i voti di altri partiti, il centrodestra potrebbe arrivare al 31-34%, superare il Pd e vincere.

Chi invece potrebbe uscire ridimensionato dal voto a febbraio 2017 è il Movimento 5 Stelle, il cui consenso potrebbe oscillare tra il 24 e il 26 per cento. Spiega Amadori: "Dopo la morte di Casaleggio ha perso smalto. Non ha ancora un leader. Di Maio non lo è e Grillo è tornato a fare il comico. Anche le ultime grane che sono emerse in questi giorni sono state gestire in modo poco brillante e per certi versi anche contraddittorio".

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