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domenica 11 ottobre 2015

"Vini, scontrini e viaggi in Usa": vita (pagata) del giovane Renzi

Matteo Renzi e le spese di rappresentanza da presidente della Provincia di Firenze: quasi un milione di euro



Foto Benny (Libero)

Il giovane Matteo Renzi, da presidente della Provincia di Firenze, ha speso 70mila euro in trasferte negli Usa e 600mila euro al ristorante. Su queste spese di rappresentanza (in totale quasi un milione di euro) sostenute rigorosamente con la carta di credito istituzionale (come Ignazio Marino a Roma), hanno indagato Procura e Corte dei Conti, e sottolinea il Fatto quotidiano con un certo ritardo, aprendo un fascicolo solo nel 2012. L'inchiesta della Procura fiorentina si è chiusa con un nulla di fatto, perché quelle spese sono state considerate lecite in quanto "effettuate nel corso del suo mandato". La Corte dei Conti, invece, è intervenuta nel giugno 2014, quando Renzi era già a Palazzo Chigi, e i tecnici sono ancora all'opera. 

I ristoranti di Matteo - Spulciando quegli scontrini, il Fatto sottolinea i 17mila euro spesi in pranzi nei tre mesi compresi tra maggio e luglio 2007, fuori da impegni elettorali. Nel 2008, a ridosso delle primarie Pd, i costi a tavola si alzano a 50mila euro: il 5 luglio alla Taverna Bronzino conto da 1.855 euro, alla trattoria I due G in via Cennini il 29 aprile 2008 vengono ordinate una bottiglia di Brunello di Montalcino da 50 euro e una fiorentina da un chilo e otto etti. Il 13 giugno, alla Buca dell'Orafo in via dei Girolami vino da 60 euro per due commensali. E ancora: al ristorante Lino pranzo da 1.050 euro, al Cibreo altri 1.213 euro, 1.300 euro alla pasticceria Mignon. 

Avventura americana - A differenza di qualche ristoratore romano, molto loquace quando si è trattato di descrivere le serate di Marino, nessuno ricorda ulteriori dettagli sulle tavolate renziane. E nessuno, alla Provincia, aveva l'obbligo di indicare giustificativi per pasti così costosi. Unico inconveniente, ricorda ancora il Fatto con un po' di malizia: nell'ottobre 2007 Renzi è negli Stati Uniti in viaggio istituzionale e la carta Visa della Provincia viene bloccata. L'allora presidente è costretto così a saldare il conto dell'hotel con la propria carta personale: 4mila dollari, ossia 2.823 euro, all'hotel Fairmont di San Josè, in California. Nessun problema: tornato all'Italia, la Provincia gli rimborsa la spesa senza giustificativi. 

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