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mercoledì 9 settembre 2015

RIVOLTA DI 15 SENATORI NCD Renzi? Lo facciamo cadere noi

Senato, 15 senatori Ncd sarebbero pronti a votare contro Renzi




Si ricomincia dopo la pausa estiva con un tema caldissimo, anzi il tema: la riforma del Senato.  "Non si può cambiare l'articolo due perché si dovrebbe ripartire daccapo. E poi, se è una Camera delle autonomie, siano le autonomie a decidere", ha ribadito ieri Matteo Renzi all'assembela dei senatori democratici a Palazzo Madama.  Ma il premier non deve solo fare i conti con la minoranza interna, in realtà anche dentro Ncd c'è molta maretta. In soldoni, come spiega Il Giornale, molti senatori di Alfano (una quindicina) sarebbero pronti a non votare le riforme del governo perché temono di perdere lo scranno in un'eventuale futura allenza con i dem. Insomma per Renzi si materializza lo spettro dei franchi tiratori il cui numero potrebbe aumentare se la legge elettorale resta così com'è. L'insofferenza all'interno del partito di Alfano è molto alta, soprattutto per l'incertezza sul futuro e così il partito è sempre più nel caos. 

Nemici-amici - Schifani in questo giorni è uscito allo scoperto. «Il nuovo centrodestra si chiama così per contribuire alla ricomposizione del centrodestra. Prendo atto che in questi mesi è avvenuta un' evoluzione interna al partito che ho fondato. Sono però dell' idea che occorrerà un momento straordinario per decidere se è stato cambiato e si deve cambiare l' oggetto sociale. La mia convinzione è che non dovrebbe essere un confronto interno, ma piuttosto che occorrerebbe un momento più ampio di dibattito, perché si tratterebbe eventualmente di modificare quella che è la missione per la quale siamo nati". Chiede quindi un'assemblea costituente.  Una grana in più per Renzi che, oltre a guardarsi dalla minoranza del suo partito, adesso deve diffidare anche dei suoi alleati. I quali, sono pronti a staccargli anche la spina, pur di non approvare una riforma che rischia di far saltare le loro poltrone. 

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