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martedì 7 aprile 2015

Telefoni e l'incubo del cambio gestore: tutti i consigli per evitare fregature

Telefoni, come cambiare operatore telefonico senza dover pagare costi inutili





Ci sono legami che rischiano di essere soffocanti. Mentre in Parlamento si discute di accelerare i tempi per il divorzio per liberarsi da un matrimonio che non funziona, resta ancora complicato riuscire a liberarsi dell'operatore telefonico che in un momento di debolezza ci ha ammaliati con offerte imperdibili, ma che si sono presto rivelate poco convenienti, se non addirittura truffaldine. Il primo allarme sta arrivando in questi giorni a milioni di utenti. Telecom sta avvertendo che dal 1 maggio cambia nome e tariffe, chi c'è c'è: si chiamerà solo Tim, la bolletta sarà mensile e non avrà il più canone, ma secondo gli esperti aumenterà di 10 euro al mese.

Tempi - Sono quasi 5 mila i reclami che arrivano alla sola sede nazionale dell'Unione nazionale consumatori a proposito di compagnie telefoniche avvinghiate ai proprio clienti. Nel caso di telefono fisso, le regole dell'Agcom impongono 10 giorni lavorativi per il passaggio da un operatore all'altro. Ma le aziende se ne fregano delle eventuali sanzioni, secondo il Fatto quotidiano, prolungano i tempi insistendo con offerte e presunti problemi tecnici finché il cliente, preso per sfinimento, non rinuncia al cambio.

Doppia fattura - Il decreto Bersani del 2007 aveva annullato ogni costo a carico del cliente che vuole cambiare fornitore, ma le compagnie riescono a infilare una tassa per la separazione che può arrivare anche a 100 euro. E peggio succede se non si leggono bene le clausole rescissorie dei contratti, perché succede non di rado di ritrovarsi a pagare due fatture a bimestre: quella del nuovo operatore scelto e quella del vecchio che ancora reclama denaro per servizi di cui non si usufruisce più.

Cellulari - Va meglio se si vuole cambiare operatore sul proprio telenino, i tempi di solito non superano le 48 ore. Ma gli i problemi nascono quando si vuole rescindere un contratto. Bisogna assicurarsi che l'azienda mollata abbia ricevuto chiaramente la nostra comunicazione, altrimenti continuerà ad inseguirci - anche prelevando automaticamente dal conto, se abbiamo attivato la domiciliazione - chiedendo qualche centinaio di euro a volta.

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