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domenica 5 aprile 2015

C'è una microspia nascosta. E adesso il "vino" si complica "Compagno Massimo D'Alema, volevo solo dirti che..."

Il manager a Massimo D'Alema: "Il tuo vino e quei 400 alberghi di Ischia"





Il "vinogate" che lambisce Massimo D'Alema si complica. Infatti si scopre che agli atti dell'inchiesta c'è anche una riunione, che si è tenuta a Ischia, di un gruppo di 400 albergatori; un metodo - sottolinea Il Mattino - per presentare al meglio della ristorazione isolana il vino prodotto dal Baffino democratico. E dalle pagine dell'inchiesta spunta anche una nuova intercettazione, un colloquio tra il manager della Cpl Concordia Francesco Simone, finito agli arresti (e che ha cominciato a "cantare"...), e Baffino. I due, of course, parlano di vino. E di affari legati alla possibilità di sponsorizzare il prodotto dell'azienda vinicola di D'Alema. La conversazione è stata intercettata grazie a una microspia installata negli uffici di via del Bufalo, a Roma, sede capitolina della Concordia, dai militari del Noe. Si sente la voce di Simone, ma non quella di D'Alema, che come è noto non è indagato in questa vicenda.

La conversazione - Eppure, sempre Il Mattino, presenta una sintesi di questa conversazione, ricostruita alla luce di quanto depositato finora agli atti. "Buonasera presidente - esordisce Simone -, senti ho parlato del nostro incontro con Casari (leader della Cpl Concordia, finito in carcere), al sindaco di Ischia, che è un compagno di vecchia data, si chiama Giosi Ferrandino...bene, lui è in collegamento con quattrocento operatori alberghieri di Ischia". Si arriva poi alla proposta di Simone: "Siccome tu ci avevi accennato della tua produzione eccellente, lui (Ferrandino, ndr) sarebbe disponibile, quando vorrai, se vorrai e riterrai, di fare una specie di riunione degli albergatori più importanti e presentare il frutto del sudore della fronte". Secondo la ricostruzione del Noe si parla di affari, della possibilità di "parlare con il finanziario della Concordia". Quindi la domanda conclusiva di Simone: "Allora, tu mi autorizzi a farla chiamare e capire qual è questo gap... diciamo documentale...ottimo e abbondante...senti presidente, ti ringrazio tantissimo e ti auguro buon lavoro". Ad oggi, stando alle indagini condotte a Napoli, la Concordia ha acquistato vino da casa D'Alema per 20mila euro. Ora agli atti c'è anche una possibile "triangolazione" che coinvolgerebbe il gruppo di 400 albergatori.

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