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giovedì 19 marzo 2015

L'incontro (segreto) tra la Rossi e Tosi: tutti i dettagli dell'ultimo piano "atomico"

Forza Italia, il piano B per il Veneto: Maria Rosaria Rossi incontra Flavio Tosi





Silvio Berlusconi ha già pronto un piano "B" in caso non dovesse andare in porto l'alleanza con Matteo Salvini per il Veneto. L'incontro con il leader della Lega per adesso non è in agenda, e in attesa di fissarlo, il Cav ha mandato in avanscoperta la sua fidatissima Maria Rosaria Rossi. La tesoriera azzurra, secondo il retroscena di Carmelo Lopapa per Repubblica, è stata notata in compagnia del sindaco di Verona Flavio Tosi a piazza di Pietra. I due, davanti a due caffe, hanno chiacchierato a lungo della complicata partita veneta nella quale l' aspirante governatore, in rotta col suo ex partito, con Salvini e Zaia, ha ormai fatto irruzione come un bulldozer.

L'incontro - Tosi, deciso ad andare fino in fondo e oltre il Veneto, avrebbe ricordato alla Rossi come lui, "a differenza di Salvini" non abbia mai attaccato personalmente Silvio Berlusconi per le sue vicende giudiziarie, come anzi lo abbia difeso in più occasioni. Maria Rosaria Rossi da parte sua ha spiegato al sindaco ribelle che Forza Italia guarda con attenzione ai suoi movimenti, che dagli ultimi sondaggi anche a loro risulta che l' outsider parte già da una buona percentuale, ma il discorso è ancora aperto. Il Cav sta accarezzando anche l'idea della corsa in solitaria e, perché no, proprio al fianco del "ribelle" Tosi, è giusto per provocare e tenere sulle spine un Salvini sempre più rampante e aggressivo ma che non può perdere nel Nordest. Il piano "B" di Berlusconi è dunque anche un segnale. Un segnale che arriva dopo la minaccia dei leghisti du una lista "Con Salvini" a dir poco di disturbo in Campania per far vacillare l'unico governatore uscente forzista, Stefano Caldoro che in un'intervista a Repubblica aveva detto: "Via dalla Campania la felpa del capo lumbard".

La sfida di Tosi - "Il colloquio è andato bene", avrebbe detto Tosi subito dopo il caffè con Maria Rosaria Rossi ai senatori amici, pronti a scendere dal Carroccio per seguirlo. Il dissidente, puntualizza Lopapa, al lavoro a Roma per tessere la sua trama assai ambiziosa, conferma che fa sul serio. Che lui in questa storia va fino in fondo e non si ferma al Veneto, che proverà a dare vita a gruppi parlamentari autonomi con tutti coloro che non si riconoscono più nella "guida dispotica" del nuovo leader leghista.

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