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martedì 3 febbraio 2015

Mattarellum? Mai... Ecco cosa fece il presidente per farsi eleggere

Mattarellum? Mai per Mattarella, che per sé scelse il salvagente del Porcellum





C’è un solo uomo politico che corse in tutte e tre le competizioni elettorali che in Italia si sono tenute con il Mattarellum, e tutte e tre le volte peferì essere candidato con la stessa tecnica e logica del Porcellum. Quel politico si chiama Sergio Mattarella, l’uomo che scrisse quella legge maggioritaria di cui mai provò l’ebrezza. Si candidò infatti sia nel 1994, che nel 1996 e nel 2001, ma non osò chiedere agli elettori di votarlo in competizione con altri. In tutti e tre i casi fu paracadutato dal leader del suo partito in quella quota proporzionale in circoscrizioni dove la sua elezione sarebbe stata garantita. Accadde in Sicilia 1 nel 1994 e nel 1996, e in Trentino nel 2001 dove Mattarella fu paracadutato fra mille proteste dei dirigenti locali del suo partito, scandalizzati per l’imposizione da Roma di un candidato siciliano nel profondo Nord Est. In pratica il nuovo presidente della Repubblica non ha mai provato la sua legge, ed è stato eletto sempre con la logica del Porcellum (il leader del tuo partito ti catapulta in un posto dove vieni eletto automaticamente senza essere scelto dai tuoi cittadini). Dribblate le insidie del Mattarellum, Mattarella ha provato poi direttamente il Porcellum, con cui è stato eletto anche nel 2006 nominato in lista e imposto agli elettori dai dirigenti della Margherita. Certo che la riconoscenza non è di questo mondo. Dopo averne aprofittato ben 4 elezioni, ed essere stato in Parlamento da “nominato” per ben 14 anni, una volta arrivato alla Consulta lo stesso Mattarella ha bocciato la filosofia dei “nominati”, spalancando la porta all’Italicum di Matteo Renzi che li nomina di nuovo

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