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venerdì 13 febbraio 2015

Caivano (Na): Intervista al Candidato Sindaco Dott. Simone Monopoli (F.I)

Caivano (Na): Intervista al Candidato Sindaco Dott. Simone Monopoli (F.I)


di Maria Fusco 


Dott. Simone Monopoli
Candidato Sindaco
Comune di Caivano 


Siamo a pochi mesi dall'inizio della campagna elettorale, come vede l'attuale situazione? 

Innanzitutto, grazie per lo spazio che mi concedete sul blog il Notiziario. Per quanto riguarda il centrodestra, la situazione è molto chiara. Abbiamo costituito una coalizione e abbiamo designato un sindaco nella mia persona. Adesso stiamo lavorando per allargare il perimetro del raggruppamento naturalmente con le discriminanti che ci siamo dati. Non intendiamo imbarcare nè voltagabbana, nè trasformisti. 

Come vede invece la situazione all'interno della sinistra? 

Come al solito c'è molta confusione, non ho ben capito se faranno le primarie, e poi occorrerà capire quale collocazione avranno le forze centriste, le cosiddette ballerine, ma non è questo quello che mi preoccupa. La mia maggiore preoccupazione è che la disaffezione e il rifiuto della politica, che mi sembra estremamente diffusa nel nostro Paese, si traduca in un forte assenteismo, con il rischio che prevalgano ancora una volta le piccole lobbies e una classe politica vetusta e da sempre abbarbicata al potere. Anche se questa volta sono molto fiducioso. 

Come pensa di scongiurare questa deriva?

Da tempo abbiamo avviato una campagna di ascolto indirizzata soprattutto alla gente perbene che, in questo Paese è la maggioranza, alle associazioni e ai professionisti. Abbiamo raccolto indicazioni, proposte e suggerimenti da un lato, e, all'interno della coalizione, stiamo lavorando per la definizione di un programma di cose da fare realistico ed innovativo che si avvicina di più alle esigenze della collettività. Nel contempo per ravvicinare i cittadini alle istituzioni e alla politica, quella sana che intendiamo noi, stiamo costruendo delle liste che veramente raccolgono il meglio delle energie del Paese. 

Che farà nei primi cento giorni laddove fosse eletto Sindaco di Caivano?

Per prima cosa metterò in campo una task force all'interno dell'Ente per capire la reale situazione finanziaria del Comune. Su questa questione cruciale si sono spese molte parole e designati molto scenari. Sembrava che fossimo vicini ad un dissesto finanziario, poi è stato approvato un bilancio e adesso mi risulta che il Commissario voglia fare un taglio del 25% sui capitoli. In ogni caso sarà determinante leggere il bilancio del Commissario e ripartire da quel punto. La seconda cosa sarà il riordino della macchina comunale, privilegiando, nei settori chiave, personale di comprovata capacità ed esperienza, in modo da scongiurare la piaga dei debiti fuori bilancio. 

Quali opere pubbliche intende realizzare?

Credo sia inutile mettersi a scrivere una lista della spesa o dei sogni. La prima cosa da fare è assicurare la manutenzione ordinaria di quello che che c'è. Ogni giorno mi imbatto in cittadini esasperati per le numerose buche presenti nella rete stradale, per le fogne ostruite, per non parlare della manutenzione nelle scuole che è assolutamente carente. Quindi prima dobbiamo assicurare tramite gare ad evidenza pubblica, la manutenzione la manutenzione della rete viaria, fognaria etc. Non voglio più vedere verbali di somma urgente se non motivati dall'assicurare la pubblica incolumità. Poi andremo a rileggere il piano annuale e pluriennale delle opere pubbliche approvato in sede di bilancio e rifletteremo su quelle che sono indispensabili alla vivibilità dei caivanesi e quelle invece che possono essere dilazionate nel tempo. Inoltre ogni affidamento per progettazione dovrà indicare obbligatoriamente con quali mezzi sarà finanziato per evitare i casi come quello del Castello Medievale di Piazza Cesare Battisti, finanziato con fondi regionali e comunali, e che ora è diventato un cantiere abbandonato a se stesso perchè occorrono altre somme per il completamento dei lavori, non previste nel progetto originario. 

Come ben sa il Paese attraversa una fase acuta di sofferenza sociale. Come pensa di fronteggiare la situazione?

Per la verità tutta l'Italia attraversa una grave situazione di disagio. Partendo dal mio Paese, Caivano, occorre ridefinire strumenti e mezzi del nostro welfare locale. Riqualificare la spesa in questo settore, eliminare sprechi, ma soprattutto avere un ruolo di protagonista rispetto alle scelte che vengono assunte dall'ambito di zona. Dobbiamo meglio individuare il target su cui intervenire con progetti mirati. 

Da anni i cittadini sentono parlare di trasparenza e il governo è intervenuto con vari provvedimenti a garantire un maggiore coinvolgimento nelle attività del comune. Cosa pensa di fare a riguardo?

Per prima cosa intendo assicurare la massima pubblicità sugli atti adottati dal Comune e garantire che tutte le sedute del consiglio comunale possono essere ascoltate o viste dai cittadini a casa. Inoltre tengo a dare applicazione a quella parte dello statuto concernente la partecipazione popolare (consulta) ma soprattutto intendo provvedere a regolamentare l'istituto del referendum in modo da coinvolgere i cittadini sulle grandi scelte. Un consiglio comunale, quantunque autorevole, non può decidere su materie che riguardano le condizioni di vita dei caivanesi e delle future generazioni. 

A cosa si riferisce? 

C.D.R., TAV. Etc etc. 

Pensa che con la sua guida il Paese possa risollevarsi? 

Penso che questo Paese abbia subito molti torti e i cittadini caivanesi siano stati cinicamente sfruttati e ingannati. Occorre ristabilire la verità su molti fatti ma soprattutto occorre che il Paese venga guidato da una compagine amministrativa che agisca e pensi esclusivamente per l'interesse generale. Credo che senza il primato dell'Etica la politica si impoverisca e diventi un gioco di potere. L'unica possibilità perchè Caivano rinasca è nelle mani dei cittadini caivanesi. Essi sono difronte a una decisione importante: decidere se consegnare il proprio destino a piccoli ras di paese oppure concorrere al ricambio della classe politica. Io spero in un gesto di responsabilità dei miei concittadini perchè qui ho la mia casa, la mia famiglia e qui crescono i miei figli. 

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