Matteo Renzi, un sondaggio da incubo: stracciato pure da Enrico Letta
Altro giro, altro sondaggio. E altre brutte notizie per il Pd di Matteo Renzi. Certo, secondo l'ultima rilevazione di Loren consulting in esclusiva per Italia Oggi, il "partito della nazione", se si votasse oggi, incasserebbe il 39% dei consensi, seguito dal 18% del M5s (in picchiata verticale), dal 14% di Forza Italia e dal 9% della Lega Nord, unica forza in campo a rosicchiare consensi e a non perdere fiducia nelle ultime settimane grazie alla guida sapiente e barricadera di Matteo Salvini.
Battuto da Letta - Insomma, anche se, ad oggi, soltanto un'ipotetica e irrealizzabile coalizione che tenga unite tutte le forze di opposizione potrebbe battere Renzi, per Renzi stesso le indicazioni non sono delle migliori. Infatti ci sono anche i dati sulla fiducia accordata dal campione al governo, in discesa verticale e ora al 46%: da più di un mese, secondo il sondaggio, è sotto il 50% e sono ben lontani i tempi delle Elezioni europee in cui volava al 66 per cento. Ma non è tutto, c'è un altro dato che preoccupa: quando Enrico Letta lasciò Palazzo Chigi, la sua fiducia era al 47%: Renzi, dunque, peggio del suo predecessore Letta.
La "rabbia" - Tra le altre indicazioni emerse dal sondaggio, ci sono Ncd e Udc che, insieme, raccoglierebbero il 4%, mentre La Destra è ferma all'1 per cento. Sempre peggio Scelta Civica, ormai ridotta allo 0,5 per cento. Quindi la sinistra-sinistra, ossia Sel, vari partitini e verdi, che tutti insieme mettono insieme uno striminzito 5 per cento. Infine c'è un 6% del campione che voterebbe altri partiti. Il partito di larghissima maggioranza, oggi sopra al 40%, è però sempre quello di chi non vuole votare: con la complicità delle ultime inchieste, la fiducia nella politica è ai minimi storici, tanto che il 57% del campione intervistato sul "sentiment" relativo alla politica si dice "arrabbiato".
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