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sabato 13 dicembre 2014

La Germania dichiara guerra all'Italia "Non ci fidiamo di voi, ecco perché"

La Bundesbank striglia Renzi: "Basta indebitarvi"




Matteo Renzi ormai da mesi va predicando il diritto per il nostro Paese di maggiore flessibilità nell'ambito del patto europeo di stabilità e crescita.E Mario Draghi da parte sua valuta e non esclude l'acquisto da parte della Bce di titoli sovrani nell'Eurozona. Posizioni, entrambe, che il presidente della Bundesbank, la Banca centrale tedesca, Jens Weidmann vede come il fumo negli occhi. In una intervista al quotidiano La Repubblica, il numero uno della Bundesbank non usa mezze parole nel dire che "l'acquisto di titoli sovrani nell'eurozona va giudicato diversamente che in altre aree monetarie come Usa e Giappone. Quelli sono stati unitari con un'unica politica finanziaria, mentre in Europa abbiamo una politica monetaria comune ma 18 stati, politiche finanziarie indipendfenti erating sui debiti sovrani ben diversi. In questo caso, l'acquisto di titoli di Stato può creare un incentivo a indebitarsi ulkteriormente, scaricando poi le conseguenze su altri". E ancora: "Se anche un solo paese tra Italia e Francia non sarà all'altezza della propria responsabilità, avremo tutti un problema".

Quanto a maggiori spazi di manovra e maggiore flessibilità rispetto ai vincoli europei, Weidmann lascia altrettanto pochi margini: "L'italia - spiega - ha già un altissimo debito pubblico. Un rinvio del consolidamento non farebbe che rinviare i problemi, che in tal modo non farebbero che crescere". Nein anche alla flessibilità tanto invocata da Renzi: "Di regola - dice ancora il numero uno di Bundesbank - esiste sempre una contraddizione tra flessibilità e credibilità. Se una regola viene interpretata in modo troppo flessibile, alla fine non è più vincolante. E allora la regola non offre più margini d'azione attendibili e non serve a creare fiducia".

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