Visualizzazioni totali

mercoledì 22 marzo 2017

Dolore cronico per metà delle donne mentre ne soffre solo un uomo su tre

Dolore cronico per metà delle donne mentre ne soffre solo un uomo su tre


di Eugenia Sermonti



Ormai è un dato di fatto e anche la scienza lo conferma: nel dolore non esiste ‘par condicio’; le donne soffrono più frequentemente degli uomini, per periodi più lunghi e con una maggiore intensità. A questa particolare predisposizione, però, non sempre corrisponde un’attenzione adeguata da parte di medici e opinione pubblica. Le differenti basi biologiche tra i due sessi, inoltre, determinano una diversa risposta ai farmaci, non soltanto in termini di efficacia ma anche di potenziali eventi avversi, ai quali le donne sarebbero più esposte. Per questo motivo, è fondamentale identificare le terapie analgesiche meglio tollerate dall’organismo femminile, che possano essere impiegate con sicurezza in tutto l’arco della vita. Se ne è parlato oggi a Milano, nell’ambito della campagna di sensibilizzazione sul dolore ‘NienteMale’, a un mese esatto dalla 2a Giornata Nazionale della Salute della Donna, indetta dal Ministro Beatrice Lorenzin per il prossimo 22 aprile, proprio con l’obiettivo di fare luce sulle problematiche di salute femminili e le specificità di genere.

Un’indagine svolta su oltre 85 mila adulti in 17 Paesi di tutto il mondo ha evidenziato come una sintomatologia dolorosa cronica di qualsiasi tipo affligga il 45 per cento delle donne, rispetto al 31,4 per cento degli uomini, associandosi nell’8 per cento dei casi a depressione. Un altro studio, condotto dalla Standford University su 11 mila persone, ha mostrato che, in situazioni cliniche sovrapponibili, le femmine soffrirebbero il 20 per cento in più dei maschi. Ma quali sono le sindromi algiche più diffuse nel gentil sesso? Alcune sono del tutto specifiche, come la dismenorrea (che, secondo la IASP, colpirebbe fino al 90 per cento delle adolescenti e oltre il 50 per cento delle donne adulte), o il dolore pelvico cronico. Altre si manifestano con più frequenza, rispetto al sesso maschile: l’emicrania, ad esempio (3 volte più ricorrente), la cefalea tensiva cronica (4 volte di più), l’artrosi (3 volte di più, in menopausa), la fibromialgia (6 volte più diffusa), in generale i dolori muscolo-scheletrici (dal 35 al 59 per cento dei casi, contro il 23-49 per cento degli uomini), come la lombalgia. All’origine di questa maggiore vulnerabilità, vi sono differenze a livello genetico, ormonale e anatomico, ma anche fattori psico-sociali. In particolare, gli estrogeni influiscono sul Sistema Nervoso Centrale, rendendolo più reattivo agli stimoli algici.

“Le donne hanno più sindromi dolorose e più malattie che causano loro sofferenza - spiega Alessandra Graziottin, direttore del Centro di Ginecologia presso l’Ospedale San Raffaele Resnati di Milano e Presidente Fondazione Graziottin per la cura del dolore nella donna onlus - Sembra inoltre che riconoscano il problema dolore più precocemente, per una sorta di meccanismo autoprotettivo. Ciononostante, ricevono molta meno attenzione diagnostica e terapeutica, ritrovandosi così costrette a soffrire di più e più a lungo, con l’avanzare dell’età. Dopo la pubertà, malattie infiammatorie e autoimmuni raddoppiano o addirittura triplicano nel sesso femminile, per l’effetto degli ormoni sessuali sulle cellule che regolano le difese immunitarie; in particolare, la fluttuazione degli estrogeni, nel corso del ciclo mestruale, stimola la liberazione di sostanze infiammatorie nei tessuti, con aumento dell’infiammazione e del dolore ad essa correlato. Quanto più la sofferenza persiste, tanto più aumentano i cambiamenti nel Sistema Nervoso Centrale, per cui il dolore si fa sempre più autonomo rispetto all’infiammazione e diventa malattia in sé”.

“La maggiore prevalenza al femminile del dolore cronico è stata interpretata come una più spiccata sensibilità delle donne agli impulsi dolorosi, che ha in parte radici culturali ma presenta importanti basi biologiche - precisa Diego Fornasari, professore di Farmacologia dell’Università di Milano - Negli ultimi anni è emerso che i meccanismi endogeni deputati alla modulazione e al controllo del dolore funzionerebbero in maniera differente tra maschi e femmine, secondo l’assetto ormonale: in queste ultime, avrebbero un’attività ridotta, il che spiegherebbe la soglia al dolore più bassa. Ma la specificità di genere riguarda anche la risposta alle terapie: uomini e donne assorbono, distribuiscono, metabolizzano ed eliminano i farmaci in modo diverso. Questo implica che l’efficacia o la comparsa di effetti collaterali possano presentare differenze rilevanti e già sappiamo che appartenere al sesso femminile costituisce, di per sé, un fattore di rischio indipendente per lo sviluppo di reazioni avverse. Le donne, ad esempio, possiedono minori quantità di enzimi utili al metabolismo di alcuni farmaci, come gli antidepressivi o certi oppiacei: ciò potrebbe determinare un maggior accumulo nell’organismo”.

Quali sono, allora, gli analgesici meglio tollerati dal genere femminile? “Studi clinici e di farmacosorveglianza, oltre a una lunga tradizione d’uso – prosegue Fornasari - consentono di identificare qualche molecola rivelatasi particolarmente sicura nella donna. Una di queste è il paracetamolo, che ha un buon profilo di safety anche in gravidanza o in post-menopausa, quando comorbidità e politerapie possono esporre le pazienti anziane fragili al rischio di interazioni farmacologiche. Inoltre, è interessante notare che nella femmina in età fertile la produzione di cannabinoidi endogeni, sostanze con un’azione analgesica naturale, tende a diminuire in certe fasi del ciclo ovarico, aumentando la sensibilità al dolore. Avendo il paracetamolo anche un effetto modulatorio positivo sul tono endocannabinoide, si può ipotizzare che questa molecola sia di aiuto alla donna, contribuendo ad alzare la soglia di tolleranza alla sensazione dolorosa”.

“Nella donna in età fertile - puntualizza Graziottin - le forme di dolore più comuni sono quelle correlate alla mestruazione, come ad esempio dismenorrea e dolore pelvico cronico. Il paracetamolo può essere considerato un farmaco di prima linea nel trattamento della dismenorrea primaria e delle comorbidità associate, per le sue caratteristiche di maneggevolezza, sicurezza e minori effetti collaterali rispetto ai Fans. In gravidanza, sono lombalgia e dolore nella regione pelvica a presentarsi più di frequente: è bene ricordare che anche nella gestante il dolore cronico non va trascurato, perché potrebbe essere lesivo per il feto. In questi casi, paracetamolo è tuttora l’analgesico considerato più sicuro per la mamma e il bambino, come ribadisce l’ultimo statement della Society for Maternal-Fetal Medicine. In post-menopausa si moltiplicano invece i dolori ossei, articolari e muscolari, per via della carenza estrogenica. Una terapia ormonale su misura è la prima efficacissima cura antalgica, perché va a trattare la vera causa del problema, ma può essere integrata vantaggiosamente da un analgesico ben tollerato come paracetamolo, che le Linee Guida Eular indicano come farmaco di prima scelta nel controllo del dolore artrosico”.

Ma come si curano le donne, nell’ambito dell’automedicazione? In questo senso, è fondamentale la figura del farmacista, al quale spesso si rivolgono per scegliere la terapia più opportuna. “Le sindromi algiche sono tra le condizioni più frequenti che vengono sottoposte al farmacista - rivela Eugenio Leopardi, presidente Unione Tecnica Italiana Farmacisti (Utifar) - Un terzo dei cittadini esce dalla farmacia con un consiglio: di questi, circa il 20% è costituito da consulenze per la risoluzione di stati dolorosi, molto spesso richieste proprio dalle donne, che sono le maggiori consumatrici di farmaci. Non a caso, 6 volte su 10 l’analgesico viene dispensato a una paziente di sesso femminile. Il ruolo del farmacista è di grande importanza per guidare la donna nella scelta consapevole del principio attivo più indicato, favorendo i prodotti con un buon profilo di efficacia e safety, come paracetamolo, e chiarendo che il ricorso ai Fans va evitato se si è in terapia con anticoagulanti, se si soffre di gastrite o reflusso e in caso di gravidanza. Nella sua attività di counselling, il farmacista deve anche mettere in guardia dai possibili rischi di un selvaggio e protratto ‘fai da te’, che potrebbe causare ritardi diagnostici, interazioni farmacologiche o danni da abuso. In generale, comunque, il ricorso all’automedicazione per ridurre sindromi dolorose e infiammatorie lievi e transitorie si basa soprattutto sull’impiego di analgesici centrali e Fans. Come evidenziano i dati Ims sui primi 3 principi attivi senza obbligo di ricetta (OTC e SOP), nel periodo febbraio 2016 - gennaio 2017, in farmacia sono state vendute circa 26 milioni di confezioni di paracetamolo, 16,5 milioni di ibuprofene e 10 milioni di acido acetilsalicilico”.

“Gli analgesici nella donna devono essere utilizzati con grande appropriatezza - conclude Fornasari - proprio a fronte della maggiore frequenza e intensità con cui il genere femminile è esposto al dolore. Soprattutto in momenti particolari della vita, è bene ricorrere a farmaci che la farmacoepidemiologia ha dimostrato essere sicuri. Il paracetamolo, consigliato anche nella scala dell’analgesia dell’Oms, è un presidio fondamentale nel trattamento del dolore nella donna. In virtù della sua ottima tollerabilità, è spesso impiegato in formulazioni a dose fissa con altri farmaci, come antinfiammatori e oppiacei, e rappresenta un punto di riferimento nelle terapie multimodali, che utilizzano contemporaneamente più analgesici per colpire i diversi meccanismi patogenetici del dolore, con un’azione sinergica che garantisce un’efficacia maggiore, a fronte di dosaggi più bassi”.

"MPS, USURA BANCARIA" Profumo, un processo-choc: "Ecco l'uomo che ha rovinato"

Alessandro Profumo rinviato a giudizio: "Usura bancaria con Mps"



Il gup Salvatore Bloise del Tribunale di Lagonegro ha rinviato a giudizio per usura bancaria Alessandro Profumo, ex presidente del Monte dei Paschi di Siena appena promosso ad di Leonardo, la ex Finmeccanica. Il processo si aprirà il prossimo 23 maggio davanti alla terza sezione penale del Tribunale di Lagonegro. La decisione del gup risale al primo marzo scorso. Insieme a Profumo è stato rinviato a giudizio per usura bancaria anche Raffaele Picella, ex presidente della Banca della Campania.

La vicenda giudiziaria ha avuto inizio nel 2014 con la denuncia fatta da un imprenditore di Sala Consilina del settore delle concessionarie auto. Nella denuncia l’imprenditore lamentava l’applicazione da parte delle due banche di tassi usurari ai suoi danni. L’uomo sostiene anche di aver perso contratti importanti a causa della sua esposizione bancaria. "Le indagini del pubblico ministero - spiega all’Agi il legale difensore dell’imprenditore di Sala Consilina, l’avvocato Carlo Scorza - hanno evidenziato che si sono registrati tassi ultralegali da parte di due istituti bancari fino a un massimo di 190 mila euro, per una esposizione debitoria che tale non è".

Il 4 ottobre del 2016 il pm aveva formulato richiesta di rinvio a giudizio per Profumo, accolta dal gip come riportato poi da alcune testate giornalistiche del Salernitano.

La femminista Laura umilia le donne  Utero in affitto, una scelta clamorosa

Nega il patrocinio alla convention contro l'utero in affitto: "Tema sensibile"




Non c'è tema vagamente sociale sul quale la presidente della Camera non abbia messo becco. Dall'immigrazione alle unioni civili, passando per la grammatica italiana a suo uso e consumo, fino ai monumenti e cimeli del fascismo da cancellare per sempre. E in cima alla lista di Laura Boldrini non può che esserci la sua costante e perniciosa battaglia femminista declinata in ogni settore della società italiana. Finché non si toccano amici e padrini politici.

L'imbarazzo deve essere stato fortissimo quando sulla scrivania della presidenta è arrivata la richiesta dell'associazione femminista "Se non ora quando - Libere" di patrocinare e presenziare alla convention europea contro la maternità surrogata. Si tratta della pratica di affittare l'utero per offrire un figlio a chi non può averlo o a una coppia omosessuale. Un tema spinoso per la Boldrini. Oltre ai più famosi Elton John e Cristiano Ronaldo, tra i casi che hanno fatto discutere e indignare le femministe italiane c'è stato quello dell'ex governatore della Puglia, Nichi Vendola, che da poco è diventato genitore con l'arrivo del piccolo Tobia da una clinica americana.

Chi si aspettava l'ennesimo sermone della presidenta dovrà rimanere deluso, o magari sollevato. All'improvviso l'ufficio di presidenza della Camera scopre che esistono questioni in cui non ci si può intromettere, e quindi ha negato la richiesta di patrocinio alla convention - che comunque si svolgerà a Montecitorio - e negato la presenza della Boldrini: "Perché - si legge in una nota - su temi sensibili non si appoggiano iniziative dove c'è la scelta netta di una parte". Del femminismo a intermittenza della Boldrini, le donne europee dovranno farsene una ragione: contro l'utero in affitto, Laura, non si schiera.

Totti consegna la bomba a Costanzo:  la frase con cui sorprende Roma

Francesco Totti a Maurizio Costanzo: "Tra un anno potrei fare il procuratore"



Francesco Totti si racconta da Maurizio Costanzo. A tutto campo. Parla della famiglia e ammette che  "con Ilary stiamo pensando di avere un altro figlio". Poi, naturalmente, la Roma, tra passato e futuro, tra gioie e delusioni. A L'intervista, in onda il 23 marzo, sottolinea che "terrei Spalletti allenatore, è il futuro della Roma", afferma smentendo così le voci sul loro pessimo rapporto. Dunque "il mio goal del cuore" che "è quello che ha fatto vincere alla Roma lo scudetto". Dunque il "rimpianto più grande" che "è non aver vinto la Champions con la Roma". E cosa farà il numero 10 giallorosso dopo aver appeso le scarpe al chiodo: "Tra un anno? Potrei essere nella dirigenza della Roma, ancora sui campi a giocare, oppure potrei decidere di fare il procuratore e cercare nuovi campioni, un po’ di esperienza nel calcio ce l’ho". Una nuova possibilità, dunque, per Totti: un futuro da procuratore?

Ricondizionato a prezzi super

Smartphone, informatica e elettrodomestici come nuovi al prezzo che cercavi. 

Calcio impazzito per questo 19enne:  quanto spendono per averlo, dove va

Mbappè al Psg: pronti 80 milioni per un ragazzo del 1998




Kylian Mbappè affascina quasi tutta Europa, con un parterre di big di tutto rispetto pronte a contenderselo. A spuntarla alla fine dovrebbe essere il Psg, pronto a versare nelle casse del Monaco 80 milioni di euro per assicurarsi l'attaccante. La situazione è intricata, non tanto per la strapotenza economica della squadra della capitale francese, ma per una serie di variabili che entrano in gioco.

Da un lato c'è il Psg, pronto ad investire cifre folli per rilanciare la squadra e un progetto tecnico che ha bisogno di essere resettato dopo la clamorosa sconfitta contro il Barcellona. E per farlo le potenzialità del giocatore classe 1998, che ha già segnato 19 gol in stagione, sembrano più che un'idea. Un'operazione che sarebbe incredibile anche da un punto di vista di immagine: uno dei più grandi talenti del calcio francese, già etichettato come l'erede di Henry, sarebbe un grandissimo colpo per il Psg e un grandissimo segnale a tutto il calcio europeo.

Cerchi gusto e natura? Scoprili con 13 erbe


13 erbe officinali sono alla base di tutti i prodotti Ricola: anche della nuova e golosa caramella Ricola... 
Dall'altro lato, però, c'è il Monaco, convinto che la valutazione di Mbappè potrebbe addirittura aumentare: c'è un quarto di finale di Champions da giocare, l'avversario non è imbattibile e il giocatore ha già dimostrato di avere un certo feeling con le competizioni europee (ha segnato anche in Champions). Senza considerare poi che il nuovo corso del Monaco e i continui incidenti di percorso del Psg potrebbero portare la squadra monegasca a trattenere il giocatore per puntare con decisione al titolo di campione di Francia il prossimo anno.

Pembrolizumab ridà una speranza ai pazienti con linfoma di Hodgkin

Pembrolizumab ridà una speranza ai pazienti con linfoma di Hodgkin


di Matilde Scuderi



“I risultati dello studio Keynote-087 hanno mostrato che la maggior parte dei pazienti con linfoma di Hodgkin classico 'difficile da trattare' ha risposto alla terapia con pembrolizumab e il 22 per cento di essi ha manifestato una remissione completa. L’approvazione odierna è la prima a riguardare l'uso di pembrolizumab in una neoplasia ematologica e rafforza la speranza che l’immunoterapia possa essere utile in un’ampia varietà di tumori” l'affermazione del dottor Roger M. Perlmutter, presidente di Merck research laboratories si riferisce all'ok alla procedura di approvazione accelerata da parte della Food and drug administration (Fda) alla terapia anti-programmed death receptor-1 (pd-1) con pembrolizumab nel trattamento di pazienti adulti e pediatrici con linfoma di Hodgkin classico - un tumore maligno che colpisce il sistema linfatico - refrattario o recidivati dopo tre o più linee di terapia, indipendentemente da precedente trapianto autologo o uso di brentuximab vedotin.

La proteina pd-1 gioca un ruolo importantissimo nel regolare il sistema immunitario in modo che non attacchi l'organismo ed è su di essa che agisce pembrolizumab, bloccandola e facendo in modo che il sistema immunitario attacchi il tumore. L'indicazione dell'ente regolatorio americano è stata approvata sulla base degli ottimi tassi di risposta alla terapia evinti dai dati di 210 pazienti inclusi nello studio Keynote-087, che ha dimostrato un tasso di risposta globale con pembrolizumab  pari al 60 per cento con un tasso di remissione completa del 22 per cento e un tasso di remissione parziale del 47 per cento.

Cerchi gusto e natura? Scoprili con 13 erbe


13 erbe officinali sono alla base di tutti i prodotti Ricola: anche della nuova e golosa caramella Ricola... 
La conferma dell’approvazione per questa indicazione sarà possibile dopo verifica e descrizione del beneficio clinico in studi di conferma. L’uso di pembrolizumab è approvato alla dose fissa di 200 mg nei pazienti adulti e alla dose di 2 mg per kg - fino a un massimo di 200 mg - in quelli pediatrici. Pembrolizumab deve essere somministrato per via endovenosa ogni tre settimane fino a progressione della malattia o tossicità inaccettabile o fino a un massimo di 24 mesi nei pazienti liberi da progressione. “Per i pazienti con linfoma di Hodgkin classico, che non traggono beneficio dai trattamenti attualmente disponibili, le opzioni sono limitate e il trattamento della malattia diventa sfidante -  ha aggiunto Craig Moskowitz, direttore della divisione di oncologia ematologica al Memorial sloan kettering cancer center - questa approvazione rappresenta un importante passo avanti nel trattamento di questi pazienti, che sono in genere giovani e hanno una prognosi particolarmente sfavorevole, e ci offre l’opportunità di aiutarli nella battaglia contro questa devastante malattia”.

"Vortice ciclonico", arriva il diluvio:  Italia, ecco le zone ad alto rischio

Meteo, maltempo in arrivo. Le previsioni della settimana





Torna il maltempo al Nord. Da Ovest, infatti, avvertono gli esperti di 3bmeteo, "si avvicina una vasta area depressionaria che nel corso della settimana si isolerà in un vortice ciclonico centrato sulla Penisola iberica". Ci saranno quindi piogge a più riprese a partire da martedì sera, anche abbondanti in settimana tra Piemonte, Liguria e Val d'Aosta, ma in un contesto climatico ancora piuttosto mite.

Mercoledì 22 - Molte nubi sulle regioni settentrionali con piogge e qualche rovescio su Alpi, alto Piemonte e alta Lombardia; qualche fenomeno anche su Liguria e Toscana, in prevalenza asciutto sulle altre regioni seppur con nubi irregolari in transito alternate a schiarite.

Cerchi gusto e natura? Scoprili con 13 erbe


13 erbe officinali sono alla base di tutti i prodotti Ricola: anche della nuova e golosa caramella Ricola... 
Giovedì 23 - Fenomeni in intensificazione al Nord Ovest, anche a carattere di rovescio o temporale in Liguria e Versilia, accumuli più abbondanti sulle aree pedemontane, biellese, Verbano e bassa Val d'Aosta con nevicate intorno ai 1500 metri; precipitazioni più irregolari al Nord Est; molte nubi anche in Sardegna e tra Toscana, Lazio e Umbria ma con scarsi fenomeni; prevalenza di sole al Sud e sulle regioni del medio adriatico.

Tendenza - Ancora piogge venerdì ancora al Nord Ovest, anche diffuse e moderate tra Piemonte e Val d'Aosta, nubi irregolari ma in prevalenza asciutto al Nord Est e Sardegna; più soleggiato sul resto della Penisola. Ancora molta incertezza nel weekend, quando non si esclude un nuovo peggioramento...