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giovedì 26 febbraio 2015

Il vaffa di Renzi ai giudici: ecco cos'ha twittato Matteo su Enzo Tortora

Responsabilità civile dei giudici: Matteo Renzi ritwitta la figlia di Enzo Tortora





La foto di Enzo Tortora che fa il segno della vittoria. Una vittoria che "questa sera è anche un pò vostra. È anche vostra". Con queste parole Gaia Tortora, figlia dello storico presentatore Rai ed euro deputato Enzo Tortora, ha salutato l’approvazione della norma sulla responsabilità civile dei magistrati alla Camera. E a poche ore di distanza anche il presidente del consiglio Matteo Renzi si associa nel pensiero all’uomo la cui vita è stata spezzata da una accusa ingiusta e infamante che lo ha portato a vivere anche l’esperienza del carcere. Ed è singolare la coincidenza di date: la legge sulla responsabilità civile dei magistrati è arrivata a pochi giorni dal 20 febbraio, data in cui Tortora, ormai riabilitato, tornò in tv nel 1987 con la celebre frase: "Dove eravamo rimasti?".

Terremoto in tv: Del Debbio sfida la anchorwoman della sinistra

Del Debbio in tv con "Dalla vostra parte", una nuova striscia quotidiana





Nessuno guarda più i talk show ma quei pochi che ancora si accomodano sul divano per sentire parlare i politici il lunedì sera mettono su Rete 4 e si vedono Quinta Colonna. Ed è stato tale il successo della trasmissione di Paolo Del Debbio - altroché Floris, Giannini e Santoro - che dal 3 marzo, anticipa il sito davidemaggio.it, che il giornalista condurrà anche un nuovo programma d'informazione. Si tratterà di una striscia quotidiana, in onda sempre su Rete 4 e si chiamerà Dalla Vostra Parte.

Il talk show andrà in onda a partire dalle 20,30 in diretta concorrenza con Otto e Mezzo su La7 condotto da Lilli Gruber. Dalla Vostra Parte si concentrerà sui principali fatti della giornata, dalla politica all'economia alla cronaca. In diretta dallo studio del tg di Mario Giordano, l'analisi di Del Debbio sarà arricchita dalla presenza di ospiti e da collegamenti sul territorio.

mercoledì 25 febbraio 2015

Mediaset alla conquista della Rai: il piano d'attacco di Berlusconi

Silvio Berlusconi vuole le antenne della Rai





Mediaset ha deciso di muovere le torri che trasmettono il segnale televisivo della Rai e  lancia un'offerta pubblica d'acquisto (Opa) per conquistare il 100% di Rai Way, attraverso la controllata Ei Towers, la società che possiede le antenne delle televisioni di Cologno Monzese. L'azienda, di proprietà della famiglia Berlusconi, è pronta a pagare oltre 1,2 miliardi di euro. A sostegno dell'offerta di scambio Ei Towers ha convocato un'assemblea il 27 marzo per un aumento di capitale. L'opa partirà dopo quella data ed avrà una durata stimata  tra i 15 e i 40 giorni e dovrebbe concludersi entro l'estate. Ecco i motivi della manovra, Ei Towers spiega: "La creazione di un operatore unico delle torri broadcasting è utile per porre rimedio all'attuale situazione di inefficiente moltiplicazione infrastrutturale dovuta alla presenza di due grandi operatori sul territorio nazionale." La società del gruppo Mediaset inoltre assicura che continuerà a garantire l'accesso alle infrastrutture a tutti gli operatori televisivi e aprirà sempre più la propria infrastruttura in prospettiva degli operatori Tlc." Ottimi quindi gli obiettivi di integrazione tra Ei Towers e Rai Way: l'offerta mira a revocare le azioni di quest'ultima dal listino di Piazza Affari (dove Rai Way è stata quotata da poco), o l'acquisto di una partecipazione che rappresenti minimo 66,67% del capitale sociale.

L'incubo di Grillo, un Matteo esulta Un partito ha messo la freccia

Sondaggio Piepoli, Pd vola con Jobs act, crolla FI, ma cresce il leader Matteo Salvini con la Lega





Da un lato la riforma del lavoro che fa guadagnare punti al Partito democratico, dall'altro le spaccature all'interno di Forza Italia e l'intensificarsi dell'attività delle Procure attorno a Silvio Berlusconi che affossano Forza Italia. Le vicende dell'ultima settimana non potevano dare uno scenario diverso da quello emerso con il sondaggio dell'Istituto Piepoli pubblicato da affaritaliani.it. Secondo la rilevazione del 23 febbraio, il partito di Matteo Renzi arriva a quota 39%, guadagnando un punto negli ultimi sette giorni. Nel centrosinistra compare solo Sel che cade sul 4% perdendo mezzo punto. Nel centrodestra è Forza Italia a registrare un altro minimo con l'11% (-0,5%). Ma la vera sorpresa sta nel pareggio che la Lega nord registra con il Movimento 5 stelle, il partito di Matteo Salvini secondo Piepoli ha raggiunto il 16% mentre il movimento grillino è in calo al 16,5%, a fronte del 17% della scorsa settimana. Senza scossoni gli ultimi sette giorni per Ncd al 4,5% e Fratelli d'Italia al 3,5%.

Leader - Per l'istituto Piepoli il personaggio politico più apprezzato è il presidente della Repubblica Sergio Mattarella con il 77%, Matteo Renzi non guadagna punti e rimane fermo al 51%. Lo segue, avvicinandosi, Matteo Salvini che dal 24 è passato al 27%. Dietro di lui Silvio Berlusconi al 16% e Beppe Grillo al 12%.

"Razzista, poveraccio, ma vai a...", Maurizio Gasparri sbotta in diretta e attacca: "Porto Renzi in tribunale"

"Razzista, poveraccio, ma vai a...", Maurizio Gasparri sbotta in diretta e attacca: "Porto Renzi in tribunale"





E' scatenato Maurizio Gasparri. Passano i giorni ma la polemica con Matteo Renzi, anziché spegnersi, si alimenta sempre più. Così ieri, ospite a La Zanzara su Radio 24, il vicepresidente del Senato di Forza Italia torna alla carica: "Il padre di Renzi? Non gli chiedo scusa, quando uno come il premier ti offende così va scandagliato nella storia personale, perché non può pensare di passarla liscia. E lo voglio portare in tribunale perché c'è una diffamazione nei miei confronti". Gasparri si riferisce alla stessa battuta fatta dal premier prima, durante un convegno sulla Buona Scuola e poi da Lucia Annuziata domenica 22 su Rai 3: "Non si può pensare che questo sia regolato da una legge intitolata a Gasparri".

"Questo giovanotto -  sbotta Gasparri - ha usato un tono offensivo e razzista. E' razzismo, ha parlato di me come un essere inferiore, l'aveva già detto prima di andare dalla Annunziata davanti a quelli del Pd. E' un poveraccio, uno privo di contenuto, destinato all'Isola dei Famosi o alla conduzione di quiz televisivi. Ma è pure qualcuno che ha fatto fare insider trading con il provvedimento sulle banche popolari". Renzi, attacca ancora l'ex ministro, "non ha mai letto un libro in vita sua, ogni tanto finge di comprare libri alla Feltrinelli per farsi riprendere da un tg, ma li compra come si comprano le saponette o la schiuma da barba, li prende così, a caso. Odio questo senso di superiorità culturale". Ma Tiziano Renzi ha sempre smentito di far parte della massoneria, dicono i conduttori: "Perché si vergogna? Non è un reato. E poi molti massoni devono smentire per obbligo la loro appartenenza, c'è questa regola". Ma Gasparri ne ha pure per Lucia Annunziata, che pure lo ha difeso in diretta tv: "Per par condicio dovrebbe ospitarmi per rispondere, ma Lucia è una militante politica e non lo farà". 

Sergio Mattarella, il diktat ai giudici: "Non dovete essere protagonisti"...

Sergio Mattarella, il messaggio ai giudici: "Non siate né burocrati né protagonisti"





"I magistrati non siano né burocrati, né protagonisti". Un messaggio chiaro, quello di Sergio Mattarella alle toghe. Il capo dello Stato, in visita a Scandicci per l'inaugurazione dei corsi della Scuola della magistratura, alla vigilia della riforma sulla responsabilità civile ha parlato del ruolo della magistratura. Chiaro l'invito di Mattarella a darsi "delle strategie organizzative volte al recupero di efficienza" del sistema giudiziario. E ancora: "Il compito dei giudici deve essere né di protagonista assoluto nel processo né di burocratico amministratore di giustizia". Mattarella sottolinea come "al magistrato si richiede una costante tensione culturale che trova sì fondamento in studi e aggiornamenti continui, sempre più necessari nel contesto normativo in rapido movimento, ma si nutre anche di una profonda consapevolezza morale della terzietà della funzione giurisdizionale, basata sui principi dell’autonomia e dell’imparzialità".

Condannata per una cena con Putin Ha dato buca, la Muti rischia grosso

Ornella Muti condannata a 8 mesi di carcere per truffa a Pordenone, si è data malata ma era a cena con Vladimir Putin





Ornella Muti è stata condannata per truffa a otto mesi di carcere e 600 euro di multa dal Tribunale di Pordenone, pena che potrà evitare pagando una sanzione di 30 mila euro. La colpa della Muti risale al 10 dicembre 2010, quando l'attrice avrebbe dovuto esibirsi in uno spettacolo al teatro Verdi di Pordenone. Quella sera però la Muti non si è presentata per una laringo-faringite, documentata da un certificato medico risultato poi falso. Quella sera però la Muti non ci sarebbe mai stata al teatro Verdi perché aveva già accettato un altro invito, indubbiamente difficile da rifiutare: era a San Pietroburgo, ospite di una cena di beneficenza in compagnia del presidente russo Vladimir Putin e del premio Oscar Kevin Costner. Una bugia innocente che si è trasformata in una delle condanne più severe e sproporzionate viste finora: addirittura il giudice ha deciso di infliggere una condanna superiore a quella richiesta dalla Procura (6 mesi e 15 giorni di reclusione). Ora però la Muti dovrà vedersela con gli organizzatori dello spettacolo al teatro Verdi, che si sono costituiti parte civile. Sul bidone ricevuto si rivarranno in separata sede.