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martedì 10 febbraio 2015

Confalonieri, Verdini, Marina & co: cosa sta succedendo intorno al Cav

Berlusconi molla Renzi, tutte le posizioni: Confalonieri e Verdini contrari, ma vince Marina




Alla fine ha vinto Marina. Silvio Berlusconi ha scelto il Matteo di centrodestra, Matteo Salvini, abbandonando il Matteo di governo, Matteo Renzi. E così Forza Italia è all'opposizione da subito, già sulle riforme istituzionali all'esame della Camera. E i primi risultati si stanno vedendo, con tanto di dimissioni del relatore azzurro Sisto. 

Confalonieri e Verdini, "renziani" sconfitti - Il patto degli spinaci con il leghista ha lasciato sul terreno vittime illustri: innanzitutto Fedele Confalonieri e Denis Verdini, che tra i fedelissimi del Cavaliere sono stati i più strenui sostenitori del fu Patto del Nazareno. Il terremoto dopo il voto sul Quirinale aveva già di fatto allontanato, anche fisicamente, Verdini: volato all'estero, il fiorentino sherpa tra Arcore e Palazzo Chigi in questi giorni si è defilato, lasciando sbrogliare la matassa ad altri. Anche Gianni Letta se n'è rimasto in disparte, non riuscendo più ad esercitare il suo proverbiale potere mediatore. Confalonieri ci ha provato, invano. Secondo l'HuffingtonPost, sarebbe arrivato a chiedere all'amico Silvio di non rompere con Renzi anche nel rituale pranzo del lunedì. Richiesta respinta. "Fai come credi, ma tieni fuori le aziende, evita che vengano coinvolte", avrebbe commentato Confalonieri, presidente Mediaset, che sempre l'Huffington dipinge come "preoccupato" e "rassegnato". 

Vince il falco Marina - Un indizio dei rapporti mutati con il premier e delle "conseguenze negative per la aziende di famiglia", d'altronde, per Fidel sarebbero già arrivate con il siluro partito dal governo proprio contro Mediaset. Sulla stessa linea di Confalonieri c'è Ennio Doris, fuori dall'Italia per lavoro ma anche lui in pressing su Berlusconi. A fare diga, però, quella che è diventata un po' a sorpresa il capo dei falchi anti-renziani: Marina Berlusconi, che in qualità di presidente Fininvest ha deciso di appoggiare la linea dura anche a costo di rimetterci qualcosa. E il padre l'ha ascoltata, giurando agli scettici: "Non mi farò ricattare". 

Briatore, furia sui soldi in Svizzera: "Io evasore? Datemi una medaglia"

Swissleaks, Flavio Briatore: "Macché evasore, dovete darmi una medaglia. In Italia serve un dittatore temporaneo"





"Dovrebbero darmi una medaglia e ringraziarmi per tutto quello che ho investito in Italia". Altro che evasore, Flavio Briatore si sente un eroe e affida al Giorno il suo sfogo per lo scandalo Swissleaks. Il nome dell'imprenditore cuneese è tra quelli dei vip internazionali (ci sono altri due italiani, Valentino Rossi e un altro Valentino, lo stilista) con conti in Svizzera, usciti dall'inchiesta internazionale partita dalle rivelazioni dell'informatico pentito Hervé Falciani. Già lunedì, una volta diffuse le notizie, Briatore aveva sottolineato in una nota di "non essere residente in Italia da oltre 25 anni e dunque non soggetto alle leggi del Fisco italiano". 

"Serve una dittatura temporanea" - "Avevo i conti in Svizzera, in perfetta regola, per alcune mie attività svolte altrove, tipo i contratti dei piloti, eccetera - spiega ora al Giorno -. Mai nascosto niente a nessuno. E se servissero ulteriori delucidazioni sono pronto a fornirle". La situazione italiana a suo dire è disperata: "Io un po' di quattrini li ho pure portati in Italia, sebbene notoriamente non sia un paradiso per chi deve investire". Contro "l'eterno disagio tricolore" serve "una dittatura temporanea. Chi vince le elezioni deve poter realizzare il suo programma senza impicci e impacci. Alla fine i cittadini giudicheranno".

Dove arriverà l'asse Silvio-Salvini: quanti voti prende "Forza Lega"

L'asse Berlusconi - Salvini può mangiarsi metà M5S

di Tommaso Montesano 



L’embrione della nuova, futura coalizione di centrodestra. Nel medio periodo in grado, attraverso il recupero di metà dell’elettorato del M5S e di parte degli astenuti, di superare il 35%. Ecco dove può arrivare, secondo i sondaggisti, la ritrovata alleanza tra Forza Italia e Lega. «Per il centrodestra è un buon inizio. Anche perché è l’unicio possibile», osserva Alessandro Amadori, direttore di Coesis Research. «Adesso il centrodestra torna a giocare la partita», aggiunge Nicola Piepoli, presidente dell’omonimo istituto di ricerca. 

Solo quattro mesi fa, in campo c’era una sola squadra: quella di Matteo Renzi. «Il distacco tra il centrosinistra e il centrodestra era di quasi quattordici punti», ricorda Piepoli: «44% contro 30,5%». Ora la distanza si è assottigliata. Per merito di Matteo Salvini. «Forza Italia vale l’11,5%; la Lega e la lista Noi con Salvini si attestano al 15,5%. Aggiungendo a queste due forze il resto dei partiti di centrodestra, ovvero Fratelli d’Italia (3,5%) e Area popolare (5%), l’ipotetica coalizione arriva al 35,5%», fa di conto Piepoli. Ovvero sei punti percentuali in meno rispetto al centrosinistra, al cui interno sono però comprese le intenzioni di voto di Sel, che difficilmente confluirà nel listone unico imposto dall’Italicum. 

Certo, nel centrodestra prima bisognerebbe trovare un punto d’incontro, e l’impresa oggi pare ardua, tra centristi di Angelino Alfano e Lega, ma almeno sulla carta si assiste a «un riequilibrio tra le due coalizioni grazie all’ascesa della Lega», sostiene Piepoli. Numeri che arrivano proprio nel giorno in cui Forza Italia e il Carroccio siglano l’accordo per le elezioni regionali di primavera. Un’alleanza ritrovata che potrebbe fugere da trampolino di lancio per il centrodestra che verrà. «Nel medio termine, 2016/2017, l’unica soluzione per il centrodestra si chiama modello federativo», spiega Amadori.

Berlusconi - Con Berlusconi chiamato a recitare la parte di federatore. «Serve un Ulivo di centrodestra, in cui tutti i soggetti della coalizione sono chiamati a recitare la loro parte», afferma il numero uno di Coesis Research. Il Cavaliere, tanto per cominciare, dovrebbe giocare da «king maker, progettista della nuova casa». Invece Salvini, che pur andando a gonfie vele nei sondaggi «non avrebbe comunque l’esercito per battere Matteo Renzi da solo, troverebbe posto in un contenitore più ampio dove battersi». Gli stessi partiti più piccoli della coalizione, Fratelli d’Italia e Ncd, «avrebbero convenienza ad aderire, pena la loro marginalità al di fuori della coalizione». Sondaggi alla mano, la base di partenza è buona. «Anche con i numeri attuali, da qui al 2017 il divario potrebbe essere recuperato», sostiene Amadori. «L’elettorato grillino è mobile e la dimostrazione sta nel pessimo risultato che il M5S raccoglie nelle elezioni amministrative. Metà del 18% di cui sono attualmente accreditati i grillini potrebbe essere recuperato dall’asse FI-Lega. Nel mercato politico valgono le regole del commercio: è più facile recuperare un vecchio cliente che conquistarne uno nuovo». L’unione fa la forza. «Il centrodestra è risalito grazie a Salvini, ma il leader del Carroccio da solo non basta», avverte Piepoli, secondo cui oltre Lega e Forza Italia serve «un terzo elemento catalizzatore». In serata a fotografare la situazione arrivano i numeri di Emg per La 7: la Lega è il primo partito del centrodestra con il 15,2% e Fi insegue con il 12,4%. Tra le due coalizioni, il distaccio per l’istituto di Fabrizio Masia è pari a poco meno di otto punti.

Regionali, la mappa delle alleanze nel centrodestra (e le grane)

Regionali 2015, la mappa delle alleanze tra Forza Italia e Lega Nord. La variabile Ncd





Si fa presto a dire "alleanze". Alle regionali di primavera, Forza Italia e Lega Nord devono ancora capire come schierarsi perché in ballo c'è la variabile Ncd. Matteo Salvini ha già detto che lui Alfano non lo vuole, in alcun modo. Silvio Berlusconi, dal canto suo, sa che elettoralmente un accordo con il Carroccio conviene (anche perché passando stabilmente all'opposizione ricompatterebbe il suo partito) ma che dal punto di vista strategico l'apporto del Nuovo centrodestra in alcune regioni sarebbe ancora fondamentale. 

La mappa delle alleanze - La situazione, al momento, è eterogenea. In Veneto Lega e Forza Italia sostengono il candidato governatore uscente Luca Zaia, mentre Ncd è esclusa. In Liguria, invece, leghisti e azzurri corrono con un due nomi distinti, rispettivamente Edoardo Rixi e Federico Garaventa. Esclusa, ancora una volta la compagine di Alfano. In Toscana, invece, Forza Italia e Ncd sono unite nel nome di Gianni Lamioni, mentre la Lega corre da sola probabilmente con l'economista Claudio Borghi. Situazione fluida nelle Marche, dove ufficialmente per ora è in corsa Gian Mario Spacca sostenuto da alfaniani e liste civiche, ma né Forza Italia né Lega Nord escludono un sostegno alla candidatura centrista. In Umbria c'è una deroga alla linea nazionale del Carroccio, a conferma che le alleanze cambiano in base alle situazioni locali: qui Claudio Ricci, sindaco di Assisi, raccoglie Lega, Ncd e liste civiche, mentre Forza Italia deve ancora decidere se andare al voto autonomamente o unirsi alla candidatura. E' al Sud, però, che i giochi si complicano e parecchio. Forza Italia e Ncd sono alleate, con la componente alfaniana determinante. A sua volta, la Lega con NoiconSalvini punta all'exploit e non è detto che la lista del Carroccio al Sud decida di fare gruppo. Al momento, ci sono più possibilità in questo senso in Campania, dove azzurri e alfaniani appoggiano il governatore uscente Stefano Caldoro, con la Lega interessata. Salviniani alla finestra in Sicilia, invece, dove Ncd ha candidato Francesco Schittulli, nome che trova l'interesse di Forza Italia ma che non scalda quello dei padani. 

Tsipras, sfida totale alla Merkel: vola a Mosca a chiedere aiuto a Putin

Eurogruppo, la Grecia chiede aiuto a Mosca





Più che una coincidenza, pare un tempismo politico perfetto. Mercoledì, al tavolo dell'Eurogruppo (il verticee dei ministri economici dell'Eurozona), si decideranno le sorti della Grecia. E nello stesso giorno, come riporta l'Huffingtonpost, il neo-ministro degli Esteri del governo Tsipras, Nikos Kotzias, volerà a Mosca a incontrare il suo omologo Sergej Lavrov. Un segnale, neanche troppo velato, ai partner europei che si aspettano per il prossimo vertice dei Paesi dell’Eurozona impegni precisi dalla Grecia, prima ancora di discutere delle proposte che il governo ellenico ha sollevato in questi giorni. L'apertura della sponda russa dà a Tsipras e al suo governo un’importante carta negoziale visto che un eventuale veto greco complicherebbe non poco ogni eventuale azione della Ue nei confronti di Mosca proprio mentre, sempre l’11 febbraio, è in programma il delicatissimo vertice di Minsk per tentare di sbrogliare la crisi ucraina.

L'ex ciclista Marino ora preferisce l'aereo: tour mondiale (a spese dei romani) per vendere la Capitale ai turisti

Marino in tour vuole sedurre i turisti e portarli a Roma

di Franco Bechis 



Il programma è da giro del mondo in ottanta giorni. Fine febbraio: Miami, per un workshop. Marzo, Berlino per l’International Tourisme Bourse, e ancora Miami per il Cruise Shipping. Il 17 marzo a Mosca per un altro workshop, e nella capitale russa bisogna restare qualche giorno e presentarsi anche al Moscow International Travel & Tourism Exhibition. I primi di aprile, viaggio in Brasile, a San Paolo per il World travel market Latin America. Poi il 14 aprile a New York, e il 16 a Chicago, per due workshop. A maggio a Dubai per l’Arabian Travel market. E poi a Francoforte. E infine a giugno tappa obbligata ad Hong Kong, per l’International travel Expo. Ignazio Marino ha deciso di girare il mondo per sedurre i turisti stranieri e spiegare loro le bellezze di Roma.Il sindaco della Capitale ha deciso di non badare a spese, e ha finanziato un tour da maratoneta per i primi sei mesi del 2015, dove dovrà infilare anche una più banale capatina a Milano per la Borsa Internazionale del turismo. La squadra di Marino toccherà almeno 4 dei cinque continenti (l’Australia se l’è dimenticata), nella certezza che il tour porti buoni frutti. Nella delibera dove si è deciso a girare il mondo Marino infatti scrive che questo programma “consentirà a Roma capitale di fidelizzare mercati già solidi e contemporaneamente di fidelizzare l’immagine sui mercati emergenti e potenziali, incrementando i flussi turistici verso la cttà di Roma e promuovendo la città anche come sede di congressi e convegni, con una evidente ricaduta economica positiva per Roma Capitale e per tutta la filiera del turismo territoriale.

Di certa al momento c’è solo la spesa per queste missioni internazionali molto particolari. Ma il sindaco di Roma ha una giustificazione per ogni tappa. Anche per quella che sembra c’entrare meno, come la visita alla Cruise Shipping di Miami. Secondo Marino è occasione irripetibile, perchè  è “la più importante manifestazione a livello mondiale per il settore della cantieristica riservata esclusivamenyte agli operatori del settore, dato che il settore crocieristico vede una stretta collaborazione fra Italia e Stati Uniti, anche grazie a importanti acquisizioni aziendali”. E allora si parte, in crociera!

Avviso choc di Samsung ai suoi clienti: "Attenti, il vostro televisore vi ascolta"

Samsung: attenti, la SmartTv vi ascolta





L'avviso fa pensare ai primi anni della televisione, quando i primi spettatori, soprattutto gli anziani, tenevano gran contegno nel guardare la televisione, conviti che "quelli dall'altra parte" potessero sentirli e vederli. Ma fa pensare anche a "1984" , il romanzo di George Orwell che ha "inventato" il "grande fratello". E' quello che il colosso delle telecomunicazioni Samsung ha rivolto ai suoi clienti nel supplemento alla policy di utilizzo delle SmartTv: prima di parlare di temi familiari o personali o comunque “sensibili”, spegnete la televisione. Perché ascolta (e riferisce). L’allarme sta rimbalzando da diverse ore sui siti di news a stampo più tecnologico: "Siate consapevoli che se le parole pronunciate includono informazioni personali o sensibili, queste informazioni saranno tra quelle acquisite e inviate a una società esterna per il fatto che state usando il riconoscimento vocale, quello che si attiva con il simbolo del microfono sul telecomando (simbolo che compare poi anche sullo schermo tv per avvisarci che la funzione è attiva) -, ma stupisce il fatto che il colosso tech con i nuovi termini d’uso abbia voluto mettere le mani avanti.