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sabato 8 marzo 2014

Festa della Donna: 8 Marzo per non dimenticare

Festa della Donna: 8 Marzo per non dimenticare 


La storia e le origini legate all'8 marzo e quindi alla Festa della Donna non hanno riferimenti storici esattamente positivi, ma con questo è assolutamente giusto ricordare e spiegare la ricorrenza, qualora qualcuno ancora non sapesse le origini e la storia legate alla festa che celebra il genere femminile, che dovrebbe auto celebrarsi ogni giorno dell'anno e della vita, per non dimenticare, mai.

Ma torniamo pure all'articolo, raccontandovi le origini e la storia della Festa della Donna. Per farlo, dobbiamo tornare indietro di più di un secolo quando, nel 1908, alcune operaie intente a lavorare nell'industria tessile Cotton della città di New York decisero di scioperare contro le condizioni vergognose in cui si trovavano costrette quotidianamente a lavorare.

Lo sciopero non andò avanti solo per un giorno, ma si protrasse per diverse giornate e, proprio l'8 marzo, purtroppo, vennero bloccate le uscite per abbandonare la fabbrica dal proprietario della stessa, Mr. Johnson, ma al loro interno vi rimasero le operaie intente a scioperare. Tuttavia, divampò un violento incendio che uccise 129 donne, che stavano semplicemente cercando di ribellarsi ad una situazione lavorativa decisamente indegna. Anche se su questo ultimo passaggio, sull'incendio, la storia ci indica un'altra data, il 25 marzo 1911, della fabbrica Triangle, dove appunto morirono 123 donne e 23 uomini, in gran parte immigrati italiani ed ebrei.

Comunque dopo quella triste occasione che colpì gravemente l'interesse mondiale, la giornata dell'8 marzo fu associata alla Festa della Donna che, più che una festa, rappresenta una ricorrenza per onorare la Donna e cercare in ogni modo di riscattarne la dignità e, con il diffondersi delle iniziative e delle rivendicazioni di carattere femminile relative al lavoro e la condizione sociale, l'8 marzo acquisì sempre di più un'importanza, oltre che mondiale, di carattere fortemente sociale.

Con il passare del tempo però, l'8 marzo si è trasformato nella pura celebrazione della Festa della Donna, anche se le rivendicazioni sociali continuano ad esserci portando a galla le origini e la storia di una giornata che non può e non deve essere mai dimenticata.

Aereo Malese disperso con 239 persone a bordo, anche un italiano tra i passeggeri

Aereo Malese disperso con 239 persone a bordo, anche un italiano tra i passeggeri 


Il ministro dei Trasporti della Malaysia ha dichiarato che non è stato ancora trovato il luogo esatto in cui è scomparso l'aereo della Malaysian Airlines, precipitato in mare con 239 persone a bordo. Il ministro ha aggiunto che nonostante le ricerche siano state attivate quasi subito dopo la notizia della scomparsa, non sono stati ancora trovati i resti dell'aereo. Oltre a una missione di soccorso gestita da Cina e Malaysia, si sono impegnati anche Vietnam e Filippine. La Cina reclama la sovranità su gran parte del Mar Cinese e si temono attriti. Ma un ministro filippino ha lanciato un appello a non sollevare tensioni. 

venerdì 7 marzo 2014

Forno Crematorio, Don Patriciello punta il dito contro l'ipotetico nuovo sito di raccolta rifiuti. Pronta la risposta del sindaco Caso

Forno Crematorio, Don Patriciello punta il dito contro "l'ipotetico" nuovo sito di raccolta rifiuti. Pronta la risposta del sindaco Caso



Don Maurizio Patriciello
Parroco Anti-roghi 
Sul forno crematorio che si vorrebbe costruire nel cimitero di Frattamaggiore – Frattaminore – Grumo Nevano, occorre fare molta attenzione. Un confronto democratico e civile con gli abitanti della zona è non solo costruttivo ma doveroso. Intanto occorre ricordare che, sebbene il cimitero è consortile, insiste per lo più in territorio di Frattaminore, a pochissima distanze dal paese. E’ più che logico che i residenti, dopo le mille menzogne loro raccontate in tema ambientale ( vedi il termovalizzatore di Acerra o la discarica di Chiaiano ) non è disposto ad accogliere con troppa facilità le rassicurazioni degli esperti interessati alla costruzione. Occorre, inoltre, studiare il problema da diversi punti di vista. Oltre a quello ambientale ( su cui è bene sentire al più presto il parere di esperti preparati e disinteressati ), bisogna tener conto dell’impatto psicologico che esso avrebbe sulle persone . Ho letto in un link che mi è stato inviato che la dispersione delle polveri nell’aria, qualora l’impianto sia ben funzionante, è minima. Non ho motivi per dubitare della correttezza di questa affermazione. Ma - mi chiedo - pur essendo in quantità minima quella polvere - che, non dimentichiamo, sono le ceneri dei nostri cari morti - dove si va a depositare? Credo sia logico pensare che va a depositarsi sui balconi e sui davanzali delle finestre delle civili abitazioni. Con quali conseguenze per bambini, ragazzi e anche adulti più impressionabili? Questo aspetto non è secondario. L’uomo non è solo economia. Inoltre: visto che non esistono in zona altri forni crematori, è prevedibile immaginare che il nostro forno richiamerà le salme di altri pesi. Ora, dato che il nostro cimitero non si trova allo sbocco di una autostrada né tantomeno in aperta campagna o in cima a una montagna, ma è incastonato tra case, scuole, negozi, pizzerie, eccetera, non sarebbe il caso di pensare che forse non è il luogo più adatto alla costruzione di un forno crematorio? Credo che il confronto sia possibile. Siamo persone educate e civili che si preoccupano per il bene del loro paese e dei loro cari.


La risposta del Sindaco di Frattaminore Vincenzo Caso: 

Vincenzo Caso
Sindaco di Frattaminore
Caro Don Maurizio Patriciello, mi dispiace che tu stia facendo un pò di confusione perchè la gente Ti stima e Ti dà ascolto e quindi hai grandi responsabilità anche quando comunichi le tue idee. Accomunare un "Tempio Crematorio" alla discarica di Chiaiano o al Termovalorizzatore di Acerra è veramente azzardato. Prima di tutto l'impianto (Forno Crematorio) NON RICADE nel territorio di Frattaminore come non ricade nel territorio di Frattaminore nemmeno un metro quadrato del Cimitero Consortile con relativo ampliamento. Inoltre il Comune di Frattaminore non ha mai avuto, aggiungo purtroppo, un proprio Cimitero. Mi va di chiarire che ho personalmente dato indicazione al progettista del nostro Piano Urbanistico Comunale perchè prevedesse un nuovo Cimitero nel nostro territorio convinto che abbiamo il diritto di onorare i nostri defunti in casa nostra. Se poi il Consorzio ha scelto di realizzare un Forno Crematorio che personalmente non ho mai votato non vuol dire che si stia commettendo un reato o un nuovo attentato alla salute dei nostri concittadini anzi, forse si sta guardando al futuro essendosi accorti che fra non molto i Cimiteri invaderanno le Città. Sii certo che nulla sarà consentito senza le necessarie autorizzazioni ambientali e sanitarie. A te e ai cittadini confermo che presto sarà convocato un incontro già da me sollecitato al Presidente del Consorzio (Sindaco di Frattamaggiore) per spiegare, progetto alla mano, tutte le caratteristiche tecniche dell'impianto in questione e rassicurare la popolazione. 
Con immutata stima,Vincenzo Caso.



Caserta, scandalo Asl: Gasparin si dimette da dirigente amministrativo

Caserta, scandalo Asl: Gasparin si dimette da dirigente amministrativo


Giuseppe Gasaprin si è dimesso questa mattina dal suo incarico di responsabile amministrativo dell'Asl, dopo la scelta di essere giudicato con rito abbreviato. Indagato nella maxi inchiesta sugli appalti all'azienda sanitaria, Gasparin si presenterà davanti al giudice di Napoli per essere processato, assieme a Roberto e Giuseppe Grillo, i due figli dell'imprenditore di Marcianise, Angelo Grillo. Questa è la linea difensiva di Gasparin, il primo degli indagati a parlare ai pm dell'Antimafia di Napoli dei meccanismi di «compravendita» degli appalti per la pulizia dei locali nell'Asl. Angelo Grillo, l'ex direttore generale dell'ospedale di Caserta, Franco Bottino, il consigliere regionale Angelo Polverino e altri, invece, saranno alla prima udienza del processo con rito ordinario il prossimo 14 marzo.

Torre del Greco: Stasera alle 19, appuntamento con Patrizio Rispo


Torre del Greco: Stasera alle 19, appuntamento con Patrizio Rispo 

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Le Figaro: Pompei abbandonata dallo Stato

Le Figaro: Pompei abbandonata dallo Stato


I calchi delle vittime di Pompei
''Lo Stato italiano lascia le rovine di Pompei all'abbandono'', questo il titolo di prima pagina del quotidiano francese, Le Figaro, che oggi dedica un ampio servizio alla situazione di Pompei. ''Pompei accelera la sua rovina'', scrive ancora Le Figaro, sottolineando che ''un'amministrazione impotente assiste al crollo dei tesori di una civiltà'. E ''le pesantezze della burocrazia bloccano l'attuazione di lavori urgenti''.

Caivano (Na): Comunicato Stampa Sel

Caivano (Na): Comunicato Stampa Sel


Donato Falco
Funzionario Arin
In merito alle notizie apparse su Dubito.it e altri organi dove, subdolamente, si voleva appalesare una cointeressenza tra l'esponente di Sel Caivano, Donato Falco, e Nicola Cosentino perchè ha partecipato alla iniziativa politica di presentazione di Forza Campania avvenuta a Napoli qualche tempo fa, mettendolo peraltro in relazione, in modo improprio e non comparabile, ad un altro evento che vide a suo tempo interessato Francesco Casaburo, all'epoca Capogruppo del PD in Consiglio Comunale, con un'organizzazione Caf vicino alla Pdl, il Circolo Sel Caivano "Ciccio Russo" precisa quanto segue: 

Non c'è alcun chiarimento da fare sulla partecipazione all'evento in questione, in quanto se per ragioni di lavoro, bisogna andare in alcuni luoghi dove si svolgono iniziative politiche, non significa che si partecipi a quegli eventi. Donato Falco è un funzionario tecnico dell'Arin, nonchè Presidente della Costituenda Banca di Credito Cooperativo legato alla Cassa Previdenza e Assistenza dei lavoratori Arin e quindi può e deve fare ciò che gli impone l'impegno lavorativo. 

Di Donato Falco parlano la storia familiare e personale e l'impegno costante a sinistra, prima nel PSI, poi nei Verdi e, oggi, in Sel in un percorso politico assolutamente trasparente, contrassegnato, anche nei momenti bui della vita politica e amministrativa caivanese, da comportamenti e azioni non scalfite neppure da un avviso di garanzia. 

Sel Caivano conferma, quindi, la massima fiducia a Donato Falco che, anche se non ha incarichi operativi all'interno del Circolo, rimane un importante esponente del Partito, e continuerà nello sforzo di ricostruire un centrosinistra coerente e vincente, che metta al bando la pochezza di una politica locale caratterizzata essenzialmente da un trasformismo legato a piccoli e bassi interessi personali. 

Questo e non altro andrebbe fatto oggetto di un'informazione attenta che dovrebbe concentrarsi sugli scandali veri di questo nostro martoriato Paese, analizzando sempre le fonti e sentendo preventivamente gli interessati, senza omologarsi ad uno scandalismo giornalistico avvezzo all'inciucio e non a descrivere e far comprendere ai lettori la difficilissima realtà che Caivano sta vivendo. 

La Segreteria
Mariella Donesi