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venerdì 15 novembre 2013

Riceviamo e Pubblichiamo: Comunicato Stampa "Rete dei Comitati Vesuviani"

Riceviamo e Pubblichiamo: Comunicato Stampa "Rete dei Comitati Vesuviani"

Comunicato a cura di Franco Matrone

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La "Rete dei Comitati vesuviani/Zero Waste Italy" da anni impegnata a tutti i livelli per denunciare lo scempio della gestione del ciclo dei rifiuti in Campania con particolare riferimento all’Area vesuviana e al suo carico di rifiuti tossico nocivi sversati illegalmente nell’ area protetta del Parco nazionale del Vesuvio e nelle sue aree contigue, rilancia con forza l’allarme sullo stato di grave pericolo che pende sull’intera popolazione e sull’indotto economico produttivo del territorio per il carico inquinante prodotto alle matrici ambientali da sversamenti illegali e criminosi degli ultimi 30 anni.Tale condizione a rischia compromettere la biodiversità, la qualità della produzione agricola di pregio e la stessa salute dei suoi abitanti.


Lo stato di contaminazione tossico-nociva  in cui versa in particolare l’area Pozzelle desta profonda preoccupazione alla luce di quanto si evince dalla relazione annuale dell’Arpa Campania sulla procedura di messa in sicurezza della discarica Pozzelle 3 (ex cava Sari) e dello stato d’inquinamento della falda freatica sottoposta all’area in questione. Relazione annuale dell’Arpa Campania comunicata all’Assessorato regionale ed al Comune di Terzigno da giugno u.s. e mai pubblicato all’Albo del Comune a disposizione dei cittadini, in barba ad ogni norma sulla trasparenza e sull’accesso alle informazioni in materia ambientale e di salute sancito dalla Convenzione di Arhus.


Solo a seguito dell’intervento di una cittadina di Terzigno, la dr.ssa Esposito, avvocato, che allertata da informazioni ricevute ha richiesto e ottenuto copia della relazione, il vice Sindaco f.f. ha sentito il dovere di pubblicare l’atto all’Albo comunale da cui si evince quanto controversi e quindi poco affidabili risultano i controlli che il gestore Ecodeco e l’agenzia ispettiva Arpa regionale dovrebbero garantire periodicamente nell’area. Innanzitutto la procedura di messa in sicurezza dell’impianto Sari ancora non a norma e ben lungi dal completamento con la tombatura. E fatto ancora più grave i prelievi in falda effettuato dallo stessa Ecodeco attraverso i piezometri di ispezione (3) che avrebbero rilevato oltre al superamento delle CSC (soglia di contaminazione) in particolare per alluminio e nichel (metalli pericolosi per la salute) addirittura idrocarburi aromatici come tricloroprapano e dibromoetano (agenti carcinogeni)  in concentrazioni tali da rendere l’acqua inutilizzabile per le irrigazioni fin dall’aprile 2012. Risultati allarmanti trasmesse a Provincia di Napoli e ArpaC e poi smentite da controanalisi effettuate successivamente da un laboratorio di riferimento della stessa Ecodeco. Attivata, l’Arpa regionale ha essa stessa effettuato i prelievi negli stessi piezometri confermando la presenza dei metalli pesanti in concentrazioni tossiche ma escludendo, solo a marzo 2013, la presenza degli inquinanti organici.


Ci sarebbe da stare tranquilli. Ma non è così. Questo rimbalzo di dati comunicati e smentiti tra il gestore e il suo controllore conferma in toto l’inaffidabilità del delicato monitoraggio del rischio ambientale aggravato dall’insipienza cronica di un’amministrazione comunale, quella di Terzigno, non in grado di sovraintendere ad un proprio compito istituzionale, salvaguardia sanitaria, a tutela della salute collettiva dei suoi concittadini ma, cosa ancora più grave per l’ assenza di trasparenza, a tutela dell’intero territorio, atteso che la falda investe un’area enorme raggiungendo la piana dell’agro sarnese con tutte le conseguenze che comporta la captazioni e l’emungitura della stessa per l’irrigazione dei terreni coltivati.


Tra il Sarno pieno di scorie tossiche e la falda inquinata il problema dell’irrigazione rischia di diventare devastante per l’indotto economico dell’intera fascia pedemontana del Vesuvio. Con buona pace dell’amministrazione del Comune di Terzigno che avrebbe dovuto, in collaborazione con i comuni confinanti, attivare controlli terzi in tutti i pozzi censiti e non dell’intera area, al fine di risalire la linea di falda e dare certezza ai dati rilevati. Si chiama prevenzione primaria e sta alla base dei compiti di chi sovraintende la pubblica salute.


Ecco perché alla luce di tali avvenimenti come Rete dei Comitati vesuviani/Zero waste Campania presenteremo un esposto, l’ennesimo, alla Procura della Repubblica di Nola e al comparto della Guardia forestale provinciale di Napoli per chiedere l’immediata chiusura in via precauzionale dei pozzi artesiani e dei canali di irrigazione, qualora ancora in esercizio, in attesa delle indispensabili analisi di conferma della presenza o meno di inquinanti nocivi e tossici. Chiediamo ancora alla Procura di Nola che fine hanno fatto le ispezioni effettuate dal CTU del tribunale al fine di verificare, nel lontano 2011, lo sforamento delle CSC come denunciato dalla Rete dei Comitati vesuviani a seguito della relazione della Provincia di Napoli e dell’Ente Parco nazionale del Vesuvio. Valutando da subito anche un intervento immediato sullo stato di degrado e abbandono in cui versa la discarica Pozzelle 2 posta sotto sequestro perché non a norma dallo stesso Tribunale oltre quindici anni or sono da cui scaturisce, verosimilmente, l’inquinamento del piezometro 2 posto in direzione della stessa atteso il tempo trascorso a far sì che i contaminanti presenti si approfondissero fino alla falda.


Stesso discorso per l’area delle “monnezza imballata” (ecoballe), ai margini della ex Sari e sovrastante il piezometro 2, sprovvista da sempre del tappetino di protezione al fondo.
Si invitano, altresì, tutti i Sindaci dei comuni interessati dalla falda in questione a disporre l’immediato censimento dei pozzi autorizzati e ricercare quelli abusivi al fine di poter seguire con buona approssimazione la linea di faglia e poter effettuare le necessarie controanalisi e certificare con buona precisione lo stato di salute delle acque sotterranee.


Si invita ad horas Provincia e Regione a verificare lo stato di messa in sicurezza e tombatura della discarica ex Sari e valutare, alla luce delle inadempienze denunciate dall’Arpa regionale mesi or sono, l’eventuale rimozione dell’attuale gestore se recidiva l’inefficienza documentata e il mancato rispetto della normativa prevista. Alla luce di tali risultati si richiama l’Assessorato regionale della Campania a far sì che ogni comunicazione che investa qualsivoglia azione ispettiva, di monitoraggio o di controllo dell’area Pozzelle venga trasmessa a tutti i Comuni confinanti con l’area in questione e all’Ente Parco del Vesuvio al fine di evitare che la mancata comunicazione di una singola amministrazione possa mettere a rischio la tutela del territorio, la salute dei suoi abitanti e l’economia indotta. 

PDL: Ore decisive per salvare l'unità, mediazioni sul filo, altre riunioni

PDL: Ore decisive per salvare l'unità, mediazioni sul filo, altre riunioni


Dopo un'intera giornata di contatti, incontri e trattative, in costante collegamento con Berlusconi, i "mediatori" del Popolo della Libertà, stendono un ultimo testo di documento per raggiungere l'intesa tra lealisti e governativi e attendono - ci viene spiegato - la risposta degli alfaniani. L'impasse resta la questione del collegamento tra tenuta del governo e decadenza da Senatore di Berlusconi. Ma ci sono attriti anche sul fronte partito: nell'ultima versione si proporrebbero due passaggi: la nascita di un organo collegiale garante di tutte le posizioni nel partito, poi l'ufficio di presidenza. Oggi, nuova riunione dei governativi, prima del Consiglio nazionale di domani. Intanto, l'on.Le Santanchè, esclude la possibilità avanzata negli ultimi giorni di due coordinatori della rinata Forza Italia. 

Caso Cancellieri: Anticipata mozione del M5S. Ministro Cancellieri smentito dai tabulati

Caso Cancellieri: Anticipata mozione del M5S. Ministro Cancellieri smentito dai tabulati 


Vignetta satirica
a cura di Mario Bochicchio 
Sarà discussa il 20 alla Camera dei deputati la mozione di sfiducia alla ministra Cancellieri, presentata dal Movimento 5 Stelle. La decisione di anticipare di un giorno la discussione è stata presa dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Intanto Civati, candidato alla segreteria del Partito Democratico, chiede che il gruppo del suo partito alla Camera voti sulla linea da tenere in occasione della motivazione di sfiducia al Guardasigilli. Civati, incalzando Renzi, dice: "Siccome oltre a me Renzi ha fatto capire di volere le dimissioni del ministro e siccome lui conta su una larga schiera di deputati, è probabile che la decisione passi". Oggi incontro tra Cancellieri e Letta. Intanto, però, il ministro Cancellieri viene smentita dai tabulati telefonici. Secondo una ricostruzione di Repubblica, fu lei a chiamare Antonino Ligresti. Ed è di nuovo bufera. Sempre secondo i tabulati telefonici, la frequenza e la tempistica delle telefonate tra il ministro, suo marito e i Ligresti, raccontano di un rapporto continuo, che si infittisce dal giorno dell'arresto della famiglia Ligresti. Tra il 17 luglio e il 21 agosto Cancellieri chiama i familiari dei Ligresti, sotto inchiesta. Così come il marito del Guardasigilli, Sebastiano Peluso, chiama per 6 volte lo zio di Giulia Ligresti. Insomma, al di là del rapporto di amicizia tra Cancellieri e i Ligresti, quindi, ad esprimere solidarietà alla famiglia "amica" per gli arresti subiti, giusti o sbagliati che siano, cercando di dare una giustificazione al ministro, anche se ci viene difficile, visto che un ministro della Giustizia, deve in primis rispettare e far rispettare la legge, certo, come può un ministro della Giustizia, come Cancellieri, nonostante il rapporto di amicizia, chiamare ripetutamente una famiglia in carcere e poi dire: ho usato lo stesso trattamento per 110 casi analoghi? Ministro Cancellieri, le racconti a un altro!!!

giovedì 14 novembre 2013

Carinaro (Ce): Il mio Assessore ha commesso un abuso Edilizio: "Mi dimetto".

Carinaro (Ce): Il mio Assessore ha commesso un abuso Edilizio: "Mi dimetto"



Mario Masi
Ex Sindaco di Carinaro (Ce)
Carinaro (Ce): Di uomini come lui se ne contano davvero pochi. Altro che il Sindaco di Caivano, Tonino Falco, che, dopo aver appurato un fallimento politico permanente, anche se le due cose hanno aspetti ben diversi, insiste nella sua folle corsa alla poltrona. A Carinaro, appunto, un paesino in provincia di Caserta, il Sindaco Mario Masi, uomo d'altri tempi, ha rassegnato le proprie dimissioni, dopo che è stato verificato che, un esponente della Giunta ha commesso un abuso Edilizio. "Le vicende di questi ultimi giorni, legato ad un caso di evidente abusivismo edilizio commesso in pieno centro storico ed indirettamente riconducibile ad un assessore della mia maggioranza, mi inducono a ritenere che sono venute meno le condizioni per poter proseguire il tratto finale del mio mandato, improntato sempre su di una linea di trasparenza e di rispetto della legge. Un abuso edilizio, commesso con la piena responsabilità morale dell'assessore alla legalità e alla trasparenza, rappresenta un pugno nello stomaco per l'intera amministrazione ed una grave violazione delle regole etiche poste a fondamento del nostro progetto politico. Rassegno pertanto, le mie dimissioni dalla carica di Sindaco del Comune di Carinaro. Queste dimissioni sono non solo il segno della mia inevitabile reazione ad un caso di manifesta violazione delle regole, ma anche il mio forte contributo per la costruzione del nuovo edificio del governo della città per i prossimi anni che, a mio parere - continua la nota del Sindaco dimissionario Mario Masi - dovrà essere, come elementi fondanti, il rispetto delle regole e quello del rinnovamento della classe politica cittadina. La venuta del Commissario, conseguente alle mie dimissioni, servirà ad assicurare condizioni di parità per tutte le forze politiche che intenderanno partecipare alla prossima tornata elettorale. Ringrazio i consiglieri, gli assessori, la segretario comunale, i dirigenti, gli impiegati, i lavoratori socialmente utili ed in particolare quelli dell'ufficio di segreteria del Sindaco, per tutta la collaborazione che hanno inteso dare durante gli anni di mandato, per altro difficili e complessi, durante i quali mi sono sforzato per migliorare il nostro Paese. A tutti i cittadini di Carinaro, ai quali avrei voluto dare tanto di più, giunga il mio personale ringraziamento e quello della mia famiglia, per avermi dato l'alto onore di essere stato per tanti anni il loro primo cittadino. Ad essi, quanto prima, presenterò il consuntivo politico-amministrativo dei miei circa dieci anni di mandato e riconfermerò la mia gratitudine per la fiducia che mi hanno accordato durante gli oltre quarant'anni di mio impegno politico". 
Mario Masi Sindaco di Carinaro

Caivano (Na) - Ultim'ora: Si è dimesso il Sindaco Falco. Ora il via alla conta..

Caivano (Na) - Si è dimesso il Sindaco Tonino Falco. Ora il via alla conta... 14 firmano due no. Abbagliato e Castelli Mpa: "Armiamoci e partite". I due consiglieri dell'Mpa, dopo aver appoggiato la linea dura del Segretario Vanacore, oggi, tentennano nel firmare la caduta di Falco. Perchè?

di Francesco Altruda

Sostenitori.... Soldati.... Armiamoci e partite.....!!!
Ore 09.40. Il Sindaco di Caivano, Tonino Falco, si è dimesso per la seconda volta: "Lo scrivente preso atto della confusione politica in atto in questo comune che pregiudica il buon andamento della vita amministrativa dell'Ente con la presente rassegna le proprie dimissioni". Queste le tristi parole usate dal Sindaco Antonio Falco, in merito al suo fallimento politico. Al momento 14 sono le firme dei consiglieri dal Notaio per porre fine "definitivamente" a questo strano gioco politico del Sindaco Falco (Firmo ma non firmo, vado a casa ma sono sempre qui). E come in un noto Film di Totò: "Armiamoci e partite", a dare ancora ossigeno al Sindaco Falco, sono proprio i due consiglieri comunali dell'Mpa, Antonio Abbagliato e Alfonso Castelli, coloro i quali hanno fatto vera battaglia politica all'interno del Civico Consesso in questi ultimi due anni, buttando avanti, appunto, il loro Segretario, Alessio Vanacore che, giustamente, ad oggi, detta la sua linea: "Firmare per ricostruire una nuova classe politica che sia in grado di gestire e governare il Paese, senza nè lacci nè lacciuoli". Ma cosi non è. Mancano, per mandare a casa proprio le due firme dei disobbedienti, Abbagliato e Castelli. Come finirà questo Film? Forse un'idea già l'abbiamo. Il Sindaco Falco, appurato chi vorrà nuovamente sostenerlo in questa battaglia senza esclusione di colpi, ritirerà le dimissioni per formare un nuovo governo, questa volta "no di salute pubblica", "no tecnico", ma semplicemente di comodo personale. Alè

Apple: Pm Milano indagano per frode, sospettano imponibile "sottostimato"

Apple: Pm Milano indagano per frode, sospettano imponibile "sottostimato"


Una frode da un miliardo: con questa ipotesi di reato la Procura di Milano ha aperto un'inchiesta nei confronti di Apple. Secondo quanto pubblicato da L'Espresso - notizia poi confermata da ambienti giudiziari - i Pm sospettano che la multinazionale abbia sottostimato il proprio imponibile per una cifra pari a 206 milioni nel 2010 e 853 milioni nel 2011, attraverso false scritture contabili e mezzi fraudolenti. Apple "paga ogni dollaro ed euro delle tasse dovute", gli accertamenti in corso dimostreranno la nostra trasparenza, si legge in una nota dell'Azienda. 

Telecom vende quota argentina a Fintech: Concessione per 960 milioni di dollari

Telecom vende quota argentina a Fintech: Concessione per 960 milioni di dollari


Telecom ha sottoscritto nella notte gli accordi per la cessione a Fintech di Telecom Argentina per 960 milioni di dollari (715 milioni di euro). Il fondo di investimento Fintech è del magnate messicano David Martìnez. Il fondo già possiede una partecipazione nella compagnia telefonica argentina ed è anche azionista di Cablevision. Nel dettaglio dell'importo, 859,5 milioni di dollari saranno corrisposti per la cessione; il rimanente importo di 100,5 milioni di dollari sarà corrisposto "a fronte di ulteriori pattuizioni correlate all'operazione".