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lunedì 21 ottobre 2013

Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare - Alfano avverte il Pd: Cambi su Decadenza

Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare - Alfano avverte il Pd: Cambi su decadenza


Il Vice-Premier, Angelino Alfano, in una recente intervista, ha richiamato il Partito Democratico a tornare sulle proprie posizioni in merito all'applicazione della legge Severino. "La questione è l'enorme sproporzione tra i due anni di interdizione stabiliti dai giudici di Milano e i sei previsti dalla legge Severino. Come si fa ad applicare una legge cosi afflittiva in modo retroattivo? Speriamo che il Partito Democratico in Parlamento corregga la propria impostazione", ha affermato Alfano, riferendosi al voto dell'Aula del Senato sulla Decadenza del Leader del Popolo della Libertà, Silvio Berlusconi. I rapporti con Mauro e Casini: "Dobbiamo unire tutta l'area alternativa alla sinistra" e puntare a un grande Centrodestra nazionale"

domenica 20 ottobre 2013

Roma: Lo schiaffo di Marino ai due Marò, La Torre e Girone: via lo striscione dal Campidoglio

Roma: Lo schiaffo di Marino ai due Marò, La Torre e Girone: via lo striscione dal Campidoglio 

di Gaetano Daniele

L'amministrazione comunale su disposizioni del Sindaco Marino, rimuove la gigantografia dalla facciata del Campidoglio, ma si rifiuta di dare spiegazioni. L'ex Sindaco, Alemanno: "Vergogna!"

Lo striscione a sostegno dei Marò
affisso sul balcone del Campidoglio
Ad aprire la discussione su Twitter è l'ex Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che ha notato: "Vogliamo che tornino a casa". "Lo scorso 23 febbraio - ha dichiarato Alemanno - abbiamo esposto la gigantografia dei nostri Marò, La Torre e Girone, al centro di Piazza del Campidoglio per mantenere alta l'attenzione del Governo e delle Istituzioni sulla drammatica situazione dei nostri militari, indebitamente detenuti in India dallo corso 15 febbraio del 2012. La furtiva rimozione dello stendardo è un atto gravissimo del quale aspettiamo ci vengano date spiegazioni dettagliate". Se ad ogni domanda lecita, di solito, arriva una cortese risposta, in questo caso, dall'ufficio stampa del Sindaco Marino, arriva il nulla di fatto: "Per il momento non c'è intenzione di replica". 

Bondi: Questa politica è disgustosa!. "La finanziaria fa aumentare le tasse"

Bondi: Questa politica è disgustosa!. "La finanziaria fa aumentare le tasse"


Sandro Bondi
Coordinatore Nazionale PDL
"Il discutere ancora di formule e di alleanze da parte dei massimi esperti di questo modo di gestire la politica non mi interessa, anzi mi disgusta". Lo afferma il Coordinatore del Popolo della Libertà, Sandro Bondi, in una nota. "Il nostro partito, il Popolo della Libertà - aggiunge Bondi - ha il dovere di non restare muto difronte a una legge di Stabilità che, come ormai tutti ammettono, non fa che aumentare ulteriormente le tasse; soprattutto a carico dei ceti medi senza mettere in campo alcuna azione contro la recessione. Così l'Italia - conclude Bondi - farà una brutta fine"

Visco: Italia persa capacità di crescita. Istruzione sotto Paesi avanzati

Visco: Italia persa capacità di crescita. Istruzione sotto Paesi avanzati


Ignazio Visco
Governatore Bankitalia 
"Viviamo una congiuntura economica molto difficile, che sta imponendo gravi sacrifici a gran parte delle famiglie italiane"; e non solo per la recessione ma anche per il "forte e diffuso indebolimento della capacità del nostro Paese di crescere e competere". Lo ha affermato Visco, governatore di Bankitalia, che auspica "un salto di qualità del settore produttivo: abbiamo bisogno di imprese più grandi, più tecnologiche". In Italia il livello di istruzione dei giovani è "ancora distante da quello degli altri Paesi avanzati". Così Visco che segnala "un alfabetismo funzionale" caratterizzato da competenze inadeguate. Investire - conclude Visco - in "capitale umano". 

Allarme Coldiretti: Vola il Business dell'Agromafia

Allarme Coldiretti: Vola il Business dell'Agromafia 


Il volume d'affari dell'agromafia sale a circa 14 miliardi di euro nel 2013, con un aumento record del 12% rispetto a due anni fa in netta controtendenza rispetto alla fase recessiva del Paese perchè la "Criminalità" organizzata trova terreno fertile proprio nel tessuto economico indebolito dalla crisi. E' quanto emerge dal Rapporto Agromafie sui crimini agroalimentari in Italia elaborato da Coldiretti/Eurispes e presentato al Forum Internazionale dell'Agricoltura e dell'Alimentazione a Cernobbio. 

L'agricoltura e l'alimentare sono considerate aree prioritarie di investimento della malavita che ne comprende la strategicità in tempo di crisi perchè del cibo, anche in tempi di difficoltà, nessuno potrà fare a meno, ma soprattutto perchè consente di infiltrarsi in modo capillare all'interno della società civile e condizionare la via quotidiana delle persone in termini economici e salutistici. 

Le mafie rivela il Rapporto, hanno già imposto il proprio controllo sulla produzione e la distribuzione di generi alimentari del tutto eterogenei tra loro. Controllano in molti territori la distribuzione e talvolta anche la produzione del latte, della carne, della mozzarella, del caffè, dello zucchero, dell'acqua minerale, della farina, del pane clandestino, del burro e, soprattutto della frutta e della verdura. 

sabato 19 ottobre 2013

Roma. Corteo: Duri scontri al ministero, lanciate diverse bombe carta contro gli agenti

Roma. Corteo: Duri scontri al ministero. Lanciate diverse bombe carta contro gli agenti di Polizia


Alcuni incappucciati distaccatisi dal Corteo degli antagonisti hanno lanciato bombe carta contro il ministero dell'Economia, su Viale XX Settembre, nel centro di Roma. Mentre il grosso del Corteo continuava sul percorso indicato gli incappucciati si sono fermati davanti al dicastero, lanciando le bombe carta e uova verso gli ingressi. Le Forze dell'Ordine li hanno caricati, mentre partiva contro gli agenti una sassaiola. Gli incappucciati hanno alzato barricate; cassonetti in fiamme. Centomila circa i partecipanti al Corteo nelle stime degli organizzatori. Fermate tra ieri e oggi 14 persone. 

Incredibile - Sallusti a Santoro: Ho tre grandissimi scoop per te. Sono meglio della Bonev

Incredibile - Sallusti a Santoro: Ho tre grandissimi scoop per te. Sono meglio della Bonev


A Sx Santoro a dx Sallusti direttore de Il Giornale
"Santoro, invitami in trasmissione, ho tre scoop da darti". In un trafiletto, tanto provocatorio quanto scherzoso e divertente, Alessandro Sallusti, Direttore de Il Giornale, lancia la sua personale proposta a Michele Santoro. Più che il tribuno di Servizio Pubblico, oserei dire il Gladiatore che è balzato agli onori della cronaca giovedì scorso per aver dato voce all'attrice Michelle Bonev che, ha attaccato giustamente o non Francesca Pascale e Silvio Berlusconi. Ha inciuciato come si fa tra amiche dal parrucchiere e non ha portato, in trasmissione nè in redazione, nessuna prova. Era puro pettegolezzo. E come disse un noto parroco: il pettegolezzo una volta fatto volare al vento, come piume, viene difficile poi rimetterle tutte insieme. Un pettegolezzo da Uomini e Donne di Maria De Filippi, solo che a condurre c'era Santoro e Travaglio, ai soli fini di fare il botto di ascolti. 

Provocazioni - E allora ecco che Sallusti soccorre il collega con i tre onirici scoop, tre pensieri frutto della sua fantasia, proprio come quelli che secondo l'opinione pubblica vengono attribuiti alla Bonev: "Il primo: racconto di quella volta che io e te (Santoro) molestammo un bambino nei bagni pubblici. Il secondo: ricordo l'orgia gay a cui ho partecipato con travaglio. Il terzo: parlo, un po contrito, di quando io e Urbano Cairo, Editore di La7, tiravamo di Coca insieme". Poi, il direttore de Il Giornale, Sallusti, aggiunge: "Facciamo il botto di ascolti". Certo, perchè il metodo di zio Michele è collaudato: in nome dell'auditel vale tutto e si può tutto. Anche fare parlare tale Michelle che dice quello che vuole e niente dimostra. E allora - conclude Sallusti - sullo stesso altare, una settimana dopo perchè non possono essere sacrificati anche Santoro, Travaglio e Cairo?. Gli ascolti, prima di tutto, della verità non importa granchè.