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lunedì 30 settembre 2013

Scatta domani l'aumento dell'Iva: "Da 21 al 22%". Consumatori: aggravio 349 euro annui

Scatta domani l'aumento dell'Iva: "Da 21 al 22%". Consumatori: aggravio 349 euro annui


"1° ottobre, primo giorno di Iva": il tanto minacciato aumento della principale imposta economica entra dolorosamente in vigore. Da domani è prevista una autentica raffica di rincari su tutti i prezzi a partire dall'innalzamento dell'aliquota base dal 21 al 22%. Protestano le associazioni dei consumatori: il Codacons parla di un aggravio di 349 euro annui per ogni famiglia. Ed è prevista una contrazione dei consumi del 3% con ovvie ricadute occupazionali. Va segnalata anche l'osservazione di "Quotidiano Energia" che limita da 1,5 centesimi l'aumento della benzina (e a 1,4 del gasolio) ma evitate le accise di + 2 centesimi. 

Politica: Mentre i ministri del Popolo della Libertà, Angelino Alfano, Nunzia De Girolamo, Beatrice Lorenzin, Maurizio Lupi e Gaetano Quagliariello presentano dimissioni "irrevocabili", Letta cerca "transfughi" per il bis

Politica: Mentre i ministri del Popolo della Libertà, Angelino Alfano, Nunzia De Girolamo, Beatrice Lorenzin, Maurizio Lupi e Gaetano Quagliariello presentano dimissioni "irrevocabili", il Premier Letta cerca "transfughi" per il Bis


di Gaetano Daniele


Mentre una nota di Palazzo Chigi, comunica le dimissioni "irrevocabili" dei ministri, Angelino Alfano, Nunzia De Girolamo, Beatrice Lorenzin, Maurizio Lupi e Gaetano Quagliariello, il Premier Letta, vistosi alle strette, cerca "transfughi" per il Letta Bis. Questa manovra già fu adottata dal governo Prodi per incollamento alla poltrona invece che al bene del Paese. Di sicuro, tutto si può dire tranne che, il governo Letta, oggi, sia unito. Tanti errori da attribuire al governo Letta, in ultimo, l'aumento dell'Iva dal 21% al 22% che, non ha saputo bloccare nonostante le premesse avanzate dal Leader, Silvio Berlusconi. Insomma, in attesa che il mercato della vacche riapra i battenti, il Pdl-Forza Italia apre nuovi fronti all'elettorato moderato, affinchè alle prossime elezioni politiche si possa raggiungere la netta maggioranza per interagire "subito" su tematiche importanti come la riforma elettorale e la riforma della Giustizia. 

Politica. Berlusconi: Iva? Rappresaglia di Letta. Pronti a voto legge stabilità. Elezioni anticipate? Le vinceremo

Politica. Berlusconi: Iva? Rappresaglia di Letta. Elezioni Anticipate? Le vinceremo 


Silvio Berlusconi controbatte Letta: "Ribalta la realtà a proprio piacimento e vantaggio". L'aumento dell'Iva è una rappresaglia contro i moderati" del Popolo della Libertà. "Le dimissioni dei Parlamentari del Popolo della Libertà, sono state consegnate a me, non ai presidenti delle Camere e sono un atto politico, un grido di dolore", ha spiegato Berlusconi, e poi si rivolge a chi dei suoi ha preso le distanze dalla nuova Forza Italia: "Nessuno ci dividerà. Andremo uniti al voto", "non credo a nessun governicchio formato da transfughi", no a un governo "dei traditori". "La stabilità è un imbroglio come lo Spread", ha poi rimarcato Berlusconi. E aggiunge: "Non sono stanco. Questa notte ho dormito 10 ore e sono pronto a riprendere la battaglia". "Non accetteremo la responsabilità dell'aumento delle tasse "sono venute meno le condizioni per collaborare con il governo", prosegue il leader. "L'unica via è andare uniti e convinti alle elezioni il più presto possibile. Tutti i sondaggi dicono che le vinceremo". "Questa sinistra - aggiunge Berlusconi - pur di estromettermi dalla scena politica nega i diritti della difesa previsti in Costituzione" e "i miei problemi personali non pesano sulle decisioni politiche". A chi mi chiede di farmi da parte e accettare con cristiana rassegnazione la mia sorte giudiziaria, dico che lo farei senza esitazione, se ciò fosse utile al Paese". E conclude: "Se il governo proporrà una legge di stabilità realmente utile all'Italia, noi la voteremo. Se bloccheranno l'aumento dell'Iva, lo voteremo, così come il taglio della seconda rata dell'Imu". 



Politica. Napolitano-Letta: Aria di chiarimento

Politica. Napolitano-Letta: Aria di chiarimento 


Letta andrà in Parlamento per un chiarimento politico sul governo, dopo le dimissioni dei ministri del Popolo della Libertà. E' il risultato dell'incontro al Quirinale tra Napolitano e Letta. Le dichiarazioni di Berlusconi e dei ministri dimissionari hanno determinato "un clima di evidente incertezza circa gli effettivi possibili sviluppi della situazione politica", precisa una nota del Quirinale . Il Presidente del Consiglio, d'intesa con il Capo dello Stato, ha deciso "di illustrare in Parlamento" le proprie valutazioni "sull'accaduto e sul da farsi". Letta "concorderà" con i presidenti delle Camere "la data dei dibattiti". 

domenica 29 settembre 2013

Politica. I Ministri del Pdl si dimettono. Annuncio dopo richiesta di Berlusconi. Napolitano riceverà il Premier

Politica. I Ministri del Popolo della Libertà si dimettono. Annuncio dopo richiesta di Berlusconi. Napolitano riceverà il Premier Letta


Il Vice Premier Angelino Alfano ha annunciato le dimissioni dei ministri del Popolo della Libertà dal governo. "I ministri del Pdl rassegnano le proprie dimissioni". E' quanto ha fatto sapere il portavoce del vice presidente del Consiglio, Ministro dell'Interno e segretario del Popolo della Libertà, Angelino Alfano, a nome dell'intera delegazione del partito al governo. Pochi minuti prima dell'annuncio, il Leader del Popolo della Libertà, Silvio Berlusconi, in una nota aveva invitato ministri e parlamentari alle dimissioni immediate, definendo "inaccettabile l'ultimatum di Letta". In merito al gesto politico avanzato dagli esponenti del Pdl, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, concorderà con il Premier Letta un incontro "necessario". E' quanto si legge in una nota del Quirinale. Il Capo dello Stato fino a domani mattina sarà a Napoli per una serie di eventi programmati in occasione del 70° anniversario delle Quattro Giornate. Il rientro di Napolitano nella Capitale è previsto nel pomeriggio di domani. 

"Ho invitato la delegazione del Popolo della Libertà al governo a valutare l'opportunità di proprie dimissioni", per non essere complici sull'aumento dell'Iva. Lo ha ripetuto in una nota il Cavaliere, Silvio Berlusconi, chiedendo, appunto, dimissioni immediate anche ai parlamentari del partito. "Inaccettabile e irricevibile l'ultimatum lanciato dal Premier e dal Partito Democratico agli alleati di governo". "La decisione di Letta - nota Berlusconi - di congelare l'attività del governo, determinando l'aumento dell'Iva, è una grave violazione dei patti su cui si fonda questo governo, contraddice il programma presentato alle Camere e ci costringerebbe a violare gli impegni con gli elettori". 

sabato 28 settembre 2013

Bellona (Ce): Con "Voci nella storia" rivive Giovanni Giudicianni

Bellona (Ce): Con "Voci nella storia" rivive Giovanni Giudicianni

di Anna Aurilio


Gli eventi correlati che in genere anticipano la celebrazione del lutto cittadino del prossimo 7 ottobre, per la commemorazione del 70° anniversario dell'Eccidio dei 54 martiri del 1943, non si sono lasciati attendere. Sul cartellone degli avvenimenti, il piazzamento d'onore è stato offerto, come d'altronde era giusto, alla raccolta delle vicende e delle testimonianze della strage nazista, pagine scritte da Giovanni Giudicianni, amante, cultore, studioso e storico della Storia Patria, recentemente scomparso nel giugno scorso. Il libro "Voci nella Storia" sarà presentato infatti sabato 5 ottobre nella Sala consiliare "Martiri di Bellona" della Città Medaglia d'Oro al valor militare. Al tavolo dei lavori, il Sindaco Filippo Abbate, il Presidente del Consiglio Comunale, Domenico Valeriani, il Presidente della Regione Campania Anfim, Vincenzo Cerbone, il funzionario del ministero dei beni e delle Attività Culturali, Antonio Salerno, e il Presidente dell'Istituto Campano per la storia della Resistenza dell'Antifascismo e dell'Età Contemporanea, "Vera Lombardi", Guido D'agostino. Un dovuto e doveroso riconoscimento all'Avvocato Giudicianni, nominato tra l'altro anche Cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana nel giungo del 1992, autore di tante altre importanti pubblicazioni come "Origini e Sviluppi del Culto di M.SS di Gerusalemme", "anche in questa piccola terra" e ancora altri testi. Ma, soprattutto, insostituibile voce narrante dei fatti storici nella docufiction "Un giorno qualunque di ottobre" nella sua funzione di esperto storico per conto del Ministero della Pubblica Istruzione a favore della scuola cittadina, l'Iac "Dante Alighieri" di Bellona. E a proposito della scuola locale, a differenza degli anni passati, nel tentativo di preservare la memoria nelle giovani generazioni, tutti gli alunni delle classi terminali della scuola  secondaria, assieme alle altre istituzioni, saranno delegazione ufficiale della "Dante Alighieri" alla celebrazione ufficiale del 7 ottobre. Una disposizione voluta e varata direttamente dal Collegio dei Docenti nei primi di settembre di quest'anno,. Insomma, non sempre è vero che la "memoria storica" si affievolisce con il correre del tempo, considerando che, come in ogni anniversario, le istituzioni e tutta la comunità locale riescono a cogliere gli avvenimenti e nel contempo a rigenerarsi, proprio come dimostra questa illustre iniziativa. 

CdM a vuoto: Salta il decreto, aumenta l'Iva. Il Premier Letta chiederà la fiducia alle Camere. Alfano: La Giustizia nel chiarimento

CdM a vuoto: Salta il decreto, aumenta l'Iva. Il Premier Letta chiederà la fiducia alle Camere. Alfano: La Giustizia nel chiarimento 


Non ci sono le condizioni politiche, salta la manovrina ed è a rischio anche l'intervento per evitare l'aumento dell'Iva. E' la valutazione condivisa da tutto il Consiglio dei ministri, che ha deciso di rinviare l'esame del dl dopo il voto parlamentare. E' stato lo stesso Letta a chiedere un chiarimento definitivo. "E' impossibile impegnare il bilancio su operazioni di miliardi di euro senza la continuità dell'azione di governo. O si rilanciano e si pongono al primo posto gli interessi dei cittadini o si chiude questa esperienza", ha aggiunto Letta. Il ministro Delrio ha confermato che Letta chiederà la fiducia in un discorso programmatico. Intanto, è scontro sulla riforma della Giustizia, tra Alfano e Franceschini. Il Popolo della Libertà, non vuole chiarimenti che servono per tirare a campare. Il governo va avanti se conferma gli obiettivi. Questo quanto dichiarato dal ministro della Giustizia, Angelino Alfano in CdM. Alfano avrebbe chiesto di mettere la questione Giustizia nel chiarimento. E proprio su questo tema c'è stato un duro scontro con il ministro Franceschini. "Per il PDL parlare di giustizia è sinonimo di problemi giudiziari del Cavaliere. Non è possibile barattare la durata del governo con cedimenti sulle regole". Ha poi accusato il Pd, schiacciato "tra congresso e cecità antiberlusconiana" di essersi cacciato in questa situazione. "Se si aumentano le tasse - continua Alfano - non potremmo restare al governo. Insomma, difatti, il temuto aumento dell'aliquota dell'Iva dal 21 al 22%, che tutte le forze politiche volevano evitare, molto probabilmente arriverà martedì prossimo. Infatti, è saltato l'esame da parte del CdM del decreto che avrebbe sterilizzato l'aumento dell'Iva per tre mesi, oltre a finanziare per 330 milioni la Cassa integrazione in deroga. Lo scontro avvenuto in CdM ha spinto tutti i ministri a convenire sul fatto che non ci fossero le condizioni per varare la manovrina senza prima concludere il chiarimento voluto dal Premier Letta.