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lunedì 3 ottobre 2016

Caivano (Na): Malinteso Ponticelli-Minformo La parola ai diretti interessati

Malinteso Ponticelli-Minformo La parola ai diretti interessati


di Gaetano Daniele


Gaetano Ponticelli
Capo Gruppo Forza Italia 


Il rientro in campo del Consigliere comunale Capo Gruppo di Forza Italia, Gaetano Ponticelli, ha surriscaldato il clima all'interno di una Redazione, quella di Minformo, che attualmente opera in maniera incisiva sul territorio caivanese. Ad accendere la miccia, sono state secondo il Capo Gruppo di Forza Italia, le continue offese ripetute sulla sua bacheca di Facebook, che per suo dire, hanno messo in piedi alcuni componenti della redazione di Minformo. Ma proviamo a sentire i diretti interessati sul caso

Consigliere Ponticelli, cos'è successo ieri, perchè ha deciso di bloccare dalla sua Pagina Facebook, il gruppo di attivisti appartenenti al Movimento Caivano, ed in più perchè è stato critico verso la Redazione di Minformo?

Innanzitutto, la ringrazio per lo spazio che mi concede, vengo subito al dunque, sono più di 12 mesi che i vertici della Redazione Minformo, unitamente ai suoi collaboratori attivisti del Movimento Caivano, bocciati alle scorse elezioni, mi attaccano su Facebook, attribuendomi tutti i fallimenti passati e anche quelli che ancora devono venire, strumentalizzando ogni mio messaggio su Facebook, in più, usando un linguaggio talmente volgare non degno di persone perbene laureate, soprattutto da parte di chi si professa il cambiamento vantandosi di essere laureato e ex professore di Religione, come in questo caso il Vice Direttore, Alfonso Mormile. 

Ad esempio, quali sono queste offese?

Non le ripeto per rispetto ai suoi lettori.

Ci faccia capire almeno di che natura sono state queste parolacce, non tema, i miei lettori fanno uso di Malox.

Mer....a; Lat.....a; Caz...o; ma ce ne sono di peggiori.

Per questo ha cancellato queste persone?

Certo. Provi a mettersi nei miei panni: ogni mattina svegliarsi e trovare questo tipo di critica sulla mia bacheca di Facebook, questi signori di quale critica politica costruttiva parlano? A questi interessano solo le visualizzazioni. 

Si, ma lei ha citato anche estranei, mi pare che abbia citato anche la moglie del Vice Editore Mormile, non le sembra esagerato?

Esagerato? e perchè?, la signora Marmolino, fa parte del gruppo di attivisti, tanto è vero che si è fatta ritrarre anche in un Video sul web in difesa dello stesso, ed in più le sue critiche al mio operato non solo erano strumentali, ma continue ed insistenti, Erano puntuali, mi domando: ma non lavorano? Ho conservato tutte le mail, se vuole le può pubblicare. 

Non mi sembra il caso. Lei ha fatto un gesto nobilissimo, ha donato tutti i suoi gettoni di presenza alla scuola, questo è un gesto che nessuno mai aveva fatto prima, complimenti. 

Si, mi sono insediato circa 13 mesi fa, e le difficoltà che abbiamo riscontrato sono state tantissime. Governare un Paese difficile come Caivano non è cosa semplice. Le passate amministrazioni ci hanno lasciato in eredità un buco di bilancio di oltre 25 milioni di euro, e a causa di questo dissesto finanziario, dichiarato circa due mesi fa, e, a causa di questi debiti ci sono state delle ripercussioni, ho deciso di devolvere non il 50% dei miei gettoni di presenza, ma tutti i miei guadagni alle fasce più deboli, partendo appunto dalla Mameli-Cilea. E non le nascondo che anche su questo sono stato criticato dall'opposizione di Minformo, visto che l'Editore e il Vice Editore ci mettono la faccia e non si nascondono di dire che appartengono a questo gruppo che alle scorse elezioni comunali si è presentato ai caivanesi. Questi signori fanno politica attiva sul territorio con l'unico obiettivo di demolire l'operato della maggioranza. 

Si sente di aggiungere altro? 

Si, innanzitutto ho dato mandato immediato ai miei legali per salvaguardare la mia dignità da questi 4 signori che ancora continuano a buttare fango sulla mia persona facendo delle forti illazioni. In più se mi è concesso, vorrei porre io delle domande all'Editore e al Vice Editore di Minformo, se possibile.

Può.

a) E' vero che mi avete negato la pubblicazione del mio intervento e cioè quello di devolvere tutti i miei gettoni di presenza alla Scuola Cilea, perchè il Comunicato essendo già uscito su altri organi di stampa non faceva più visualizzazioni? E se si, quale informazione libera e plurale è? Visto che a vostro dire vi siete sempre battuti e avete finanche protocollato missive che riguardavano proprio questa materia?. Come si fa a non pubblicare una notizia riportata tra l'altro da tutti gli organi locali? Questa è faziosità oppure vogliamo ancora continuare a dire che questi signori non sono opposizione ma un gruppo di cittadini stanchi? Vogliamo ancora continuarci a prenderci in giro?

b) Se facessi io delle illazioni sul direttore e sul vicedirettore della testata minformo, e cioè di percepire dal gruppo Movimento dei fondi, questi signori come si sarebbero comportati nei miei confronti? avrebbero lasciato correre? Ve lo dico io, questi signori sarebbero andati diritto diritto dai carabinieri, quello che ho fatto io e quello che ha fatto qualche altra persona che si è sentita offesa in maniera inequivocabile, quindi finissero di farsi fotografare con il bavaglio, e finissero di attirare l'attenzione della povera gente, perchè noi stiamo cercando di risovere problemi molto più grandi di queste piccinerie che mettono in piedi quotidianamente, perchè io sulla mia pagina Facebook, gli ho lasciato ampio spazio, soprattutto in questi ultimi 10 giorni, e le parolacce che hanno pubblicato sono di una volgarità unica, altro che ex professore di Religione, per non dire scandaloso. Dobbiamo finirla di essere ipocriti, Caivano ha bisogno di fatti, e visto che anche loro si battono per i diritti dei caivanesi, iniziassero a fare come me, iniziassero a mettere sulla scrivania gli introiti dei loro sponsor per contribuire al fabbisogno delle fasce più deboli, così vediamo se hanno il coraggio di aiutare realmente Caivano e non a nascondersi dietro un giornalino di parte, e poi smettessero di dire che il loro Direttore Responsabile non è di parte, non legge i messaggi su Facebook? Non si rende conto della linea che il suo editore mette in piedi quotidianamente? Non lo vede il suo Editore la domenica mattina sbraitare contro la nostra classe politica? Oppure vogliamo dire che è all'oscuro di tutto e tutti? Basta ipocrisia. 

Insomma, questo il commento del consigliere comunale di Forza Italia, Gaetano Ponticelli. Ma ora veniamo alla risposta del Vice Editore di Minformo, Alfonso Mormile, che nota: 

Alfonso Mormile
Vicedirettore Minformo
Non abbiamo ben compreso se lo scontro tra il nostro giornale Minformo e il signor Ponticelli Gaetano, consigliere portavoce di Forza Italia al comune di Caivano abbia connotazioni politiche oppure sia una questione prettamente umana e di uno scontro che va al di là delle convinzioni ideo
logiche.

Fatto sta che il nostro Giornale, vanta di 400.000 mila visite on line in soli tre mesi di vita con una media per articolo di 5000 letture, soprattutto per quelli che riguardano la sfera politica Caivanese, Carditese e Crispanese.

La fan page su Facebook conta 3500 sostenitori sempre riguardo lo stesso periodo di tempo, mentre le visualizzazioni ai video prodotti da MinformoTV, contano migliaia di visualizzazioni cadauno, i dati sono facilmente verificabili direttamente dalla fan page clikkando il tasto like.

Vero è che la testata Minformo vanta collaborazioni di eccellenza e competenze professionali esemplari, sia per quanto riguarda il web che il cartaceo.

Il sottoscritto, vicedirettore del giornale è un libero professionista, ex insegnante di religione, laureato in scienze naturopatiche, scrittore con all’attivo quattro romanzi  oltre diverse presenze in antologie a sfondo benefico.

Detto ciò mi risulta complicato confrontarmi con chi difficilmente riesce a mettere insieme un discorso fluido e organico, anche se mi sforzo, per l’amore verso la chiarezza, di scendere sempre al livello dell’interlocutore.

Ricordo con rammarico quando il consigliere non ci permise le riprese del consiglio comunale, forse per timore che qualcuno potesse riconoscere l’ignoranza della politica caivanese verso i problemi strutturali di un imminente dissesto.

Scrissi un articolo all’epoca dal titolo, Caivano: Il consigliere Ponticelli uccide la democrazia a Caivano, dove cercai di spiegare che un evento pubblico non può essere censurato perché un consigliere non vuole metterci la faccia.

Parlando del Signor Gaetano Ponticelli, non mi permetterei mai di fare il nome di sua moglie accomunandolo al linguaggio scurrile che generalmente si usa sul web in occasione di diverbi tra uomini. Vorrei vedere l’effetto che facesse a colui che si definisce paladino del cambiamento dolce.

Alla luce di tutto ciò non abbiamo ben compreso cosa abbia contro di  noi il succitato forzista e nemmeno riusciamo a capire la veemenza con la quale ci attacca attraverso il suo portavoce, un certo Ziello, di cui mi vanto di averlo conosciuto solo in via del tutto virtuale, fortuna mia.

Non ho intenzione di replicare alle parole di Ponticelli, ne tantomeno alimentare una sterile polemica che si è inventato solo per attaccare un gruppo politico locale reo, secondo i fatti, di non voler fare affari con la vecchia politica.

Il Minformo resta, al momento, l’unica voce della controinformazione locale, capace di dare voce a chi non ce l’ha. Sono testimoni gli inquilini del Parco Verde che hanno permesso al nostro giornale, cosa rarissima, di entrare con una telecamera nelle loro case, le ragazze madri di cui abbiamo seguito la lotta fin dal primo momento e che ancora vengono in redazione a fornirci aggiornamenti sul caso, i cittadini che protestavano per la puzza della MI.SO, e le aziende che affidano il loro marchio alla nostra testata cartacea.

Se questo è il  giornalino definito così dal consigliere, allora sono fiero di esserne il vice direttore e non, come da lui affermato, il vice editore, segno che parla per sentito dire e, questo, se non grave, è un fatto assai imbarazzante per chi alle prossime elezioni si presenterà come sindaco nelle liste di chissà quale partito.

Alfonso Mormile ViceEditore Minformo

In democrazia ognuno deve sentirsi libero di esprimere la propria opinione, e, dopo aver pubblicato per intero sia l'intervista del consigliere comunale, Gaetano Ponticelli, sia il pensiero del Vice direttore di Minformo, Alfonso Mormile, non posso però, sottrarmi dal rispondere con una piccola postilla al Vice Direttore di Minformo, Alfonso Mormile, che la sua non è l'unica voce della controinformazione locale, a volte essere contro a tutto non è sinonimo di cambiamento, anche il nostro blog, il Notiziario sul web, come del resto ilGiornalediCaivano o il Caivano Press, o ancora l'Occhio sulla Città, anche se quest'ultimo da qualche tempo non esce più sul territorio, hanno rappresentato e rappresentano a tutto oggi l'esempio di informazione libera e plurale su un territorio martoriato come Caivano. Ringrazio comunque di cuore il Consigliere Gaetano Ponticelli, e il Vice Editore di Minformo. E se quest'ultimo si sente di rispondere alle domande del consigliere Ponticelli, saremo lieti di pubblicarle. 

domenica 2 ottobre 2016

Raggi, ultimo (pazzesco) disastro: assessori fuorilegge, qui salta tutto

Virginia Raggi, la bomba su Roma: la sua giunta è fuorilegge



La giunta di Virginia Raggi è fuorilegge, Roma ripiomba nel caos. Tre mesi abbondanti per trovare gli assessori, sostituire quelli dimissionari e dribblare i rifiuti eccellenti e la sindaca si ritrova a dover rifare tutto. L'ipotesi, secondo il Tempo, è concretissima: la Raggi avrebbe violato la normativa sulle quote rosa che impone lo Statuto di Roma Capitale, quello sulle Pari opportunità. 

La scelta (contestata) degli ultimi due uomini, Andrea Mazzillo al Bilancio e Massimo Colomban alle Partecipate, avrebbe fatto saltare il tappo e sono già pronti due ricorsi al Tar, firmati dal dem Roberto Giachetti (sconfitto proprio dalla Raggi alle Comunali) e da Gianluca Peciola (Sel). Mentre la legge Delrio prevede il tetto minimo del 40% di donne in giunta, lo Statuto capitolino fa salire la soglia: "Fra i nominati è garantita la presenza, di norma in pari numero, di entrambi i sessi". E qui i conti non tornano: la giunta a 5 Stelle ha 11 assessori, di cui 5 donne compresa Virginia Raggi, dunque in linea con la legge Delrio ma non con lo Statuto di Roma Capitale. Ora la palla passerà al Tar, ma c'è un precedente inquietante per la Raggi: nel 2011 la giunta Alemanno venne azzerata per lo stesso motivo, e i grillini si ritroverebbero invischiati in un nuovo rebus-poltrone in un momento critico per i conti della Capitale, con in più l'ombra di Mafia Capitale su Paola Muraro. Assessore e donna, che beffa. 

Ci prende in giro? Renzi scende in piazza Quando, con chi ce l'ha il premier

Matteo Renzi scende in piazza contro l'Europa



Matteo Renzi, come anticipa il quotidiano Il Giorno, farà una grande iniziativa sull' Europa, solleticando gli umori anti Bruxelles e anti Casta degli elettori grillini e leghisti. La manifestazione Pd anti austerity sarà il 29 ottobre a Roma.

Poi - spiegano a palazzo Chigi - sui duelli tv nulla è lasciato al caso. «Portare la discussione sul merito, non sottrarsi mai ai confronti in tv, anzi invogliarli, spedendo nei talk show tutti i ministri migliori (Padoan, Boschi, Delrio, Poletti, Calenda, Galletti), valorizzare i centristi del Sì (i vari Pera, Urbani, Casini), picchiare duro contro l' area del No e dei Professori, cercare di far leva sugli indecisi, specie quelli collocati, come scelta di voto, nel centrodestra». «Ma - avvertono gli uomini del premier - se Berlusconi deciderà di scendere in campo per il No, Matteo è pronto ad affrontare anche lui».

Una voce da Roma: terremoto "Questa donna farà perdere Renzi"

Terremoto "Questa donna farà perdere Matteo Renzi"



Il faccendiere Luisi Bisignani, l'uomo che sussurrava ai politici, sul Tempo fa pelo e contropelo al Ministro Marianna Madia. "Sulla riforma della dirigenza pubblica", scrive, "che creerà uno spoil system tale da paralizzare l' Amministrazione dello Stato, la ministra è stata abbandonata. Chi aveva maggiormente contribuito ad elaborare un provvedimento con aspetti così anticostituzionali, tanto da relegare i mandarini in serie C a raffronto di magistrati, ambasciatori, prefetti e professori, si è eclissato".

Secondo Bisignani, la riforma degli statali voluta dalla Madia farà infuriare i dipendenti pubblici. Il risultato potrebbe essere disastroso per Renzi in termini di esiti al Referendum. "Il capo del governo sa bene che intorno alla Pubblica amministrazione ruotano circa 4 milioni di elettori. Pronti a dirgli No", conclude Bisignani.

I Tre Tenorini sono cresciuti: la Notte Magica del Volo sulle orme del mito Pavarotti

I Tre Tenorini sono cresciuti: la Notte Magica del Volo sulle orme del Maestro Pavarotti


di Alessandra Menzani



All'inizio erano i «Tre Tenorini». Quando vinsero Ti lascio una canzone erano dei quindicenni pieni di sogni e brufoletti. Per statura anagrafica e fisica, il diminutivo era inevitabile, come quel paragone con Placido Domingo, Luciano Pavarotti e José Carreras. Il leggendario concerto di Caracalla dei «Tre Tenori», nel 1990, sarebbe stato nel loro destino: all'epoca loro non erano ancora nati, ma quell'evento avrebbe condizionato le loro vite.

Ignazio Boschetto, Piero Barone e Gianluca Ginoble, i tre de Il Volo, sono cresciuti e hanno fatto grandi cose: scalato le classifiche Billboard e ITunes, volato in Usa, cantato con Quincy Jones e Barbra Straisand, urlato nei tempi della musica come il Radio City Music Hall e Madison Square Garden, conquistato l'America latina, sono stati ospitati da Ellen DeGeneres e, recentemente, alla finale di America's got talent. Si sono esibiti davanti a Bill Clinton e al Papa, hanno vinto Sanremo e rappresentato l'Italia all' Eurovision. Hanno macinato successi e simpatia, ma anche gossip ai confini dell' horror, come quello della camera d' albergo in Svizzera trasformata in un porcile.

I vocioni che poco c'azzeccano con la loro età, il Belcanto italico, lo stile tradizionale: questi tre giovani-vecchi adesso fanno il passo che mancava. Quando Michele Torpedine, il manager, ha proposto loro di rifare quella la notte dei Tre Tenori in una serata evento a Firenze, e poi i Cd e i Dvd, sono quasi caduti dai loro lettini mentre prendevano il sole a Taormina, la scorsa estate.

Anche se l' 80% di questi brani già faceva parte del loro repertorio, cantare Nessun Dorma, O' sole mio, Ave Maria, Tosca, La Traviata in stile operistico non era un' ambizione da poco, il rischio di imitazione era concreto. Ma il progetto (commercialmente perfetto) era irrinunciabile, hanno detto sì e hanno chiamato come testimonial lo stesso Placido Domingo, che ha cantato con loro. Il risultato, Notte Magica, benedetto anche da Nicoletta Mantovani, vedova di Pavarotti, è in vendita da ieri con l' etichetta Sony.

Li guardi, i tre del Volo, e ti convinci che muoiano dalla voglia di cantare pezzi più pop e adatti ai loro dati anagrafici: hanno vent' anni, dopotutto, sono carini e vestono alla moda, le qualità per misurarsi con uno stile di questo millennio le hanno tutte. Ma loro fanno quello che piace alla gente: quel canto armonioso e urlato che ha fatto conoscere e amare la musica italiana nel mondo.

Fanno quello che la gente cerca, inteneriscono, sono patriottici ed entusiasti, te ne innamori. Dopotutto, al momento, sono gli unici connazionali ad essere delle vere star all' estero. «Questo progetto ci fa fare il salto», ammette Gianluca, il bello dei tre, «non vogliamo assolutamente imitare quelli che per noi sono stati dei miti, ma abbiamo l' intenzione di avvicinare le giovani generazioni a questo genere». Annuisce Ignazio, la voce più pop. «Quel concerto di Caracalla è sempre stata la nostra ispirazione», prosegue Piero Barone, l' occhialuto, il più tenorile del trio, «ci abbiamo lavorato due mesi ed è nato Notte Magica, per noi è come un figlio». Nell'album anche una versione di My Way di Frank Sinatra.

Piero spiega: «Non vogliamo andare alla Scala o ai teatro dell'opera, ma in tour andremo nelle arene». Prima delle tappe in Italia, il tour sarà anticipato da una lunghissima cavalcata mondiale che avrà inizio il 4 marzo 2017 dal Radio City Music Hall di New York. Raddoppiano gli appuntamenti all'Arena di Verona: si aggiunge sabato 20 maggio al concerto già previsto venerdì 19. Saranno 3 i live al Teatro Antico di Taormina il prossimo giugno (1, 3 e 4). Il Volo annuncia anche che accompagnerà in tour Mariah Carey. «Il pop lo fanno tutti, noi facciamo questo genere diverso dagli altri e siamo unici», chiariscono. E comunque hanno 20 anni: c' è sempre tempo per diventare giovani.

Ritorna Casini, maxi-tour per l'Italia in venti tappe. A cosa punta Pierferdy

Ritorna Casini: tour per l'Italia a favore del "sì" al referendum del 4 dicembre (Controproducente?)


di Gaetano Daniele



Ritorna sempre. Senza contare che è pur sempre presidente della Commissione Esteri del Senato, Ferdinando Casini (uno dei pochi fortunati non trombati alle passate parlamentari) nelle prossime settimane sarà in tour per l'Italia nel nome di "Centristi per il sì", il comitato a favore del "sì" al referendum istituzionale nato su iniziativa di alcune associazioni di area moderata e del quale Casinoi è ispiratore e punto di riferimento. Taranto, Catania, Benevento, Napoli, Genova e Milano alcune delle tappe di Pierferdy da qui a metà novembre. venti appuntamenti, in tutto, prima del fatidico 4 dicembre. Insomma, Pier, con la sua discesa in campo per il Sì aiuta il NO, perchè molti suoi ex sostenitori oggi sono a favore del NO. In breve, per Renzi si mette male. 

Il sondaggio che fa male a Renzi Lui giù, gli altri da dietro... / I dati

Sondaggio Ixè, indice di gradimento: Renzi al 30%, Parisi al 20



L'unica cosa della quale può consolarsi (per modo di dire) è che l'indice di gradimento del suo governo è ancor più basso di quello personale: 27% contro 30%. Nel senso che Matteo Renzi potrà fare un po' di scaricabarile, qualora il 4 dicembre perdesse il referendum, mollando un po' di ministro per procedere a un rimpasto. Ma la realtà resta quella: molto meno di un terzo degli italiani ha ancora fiducia in lui, con l'indice di gradimento che, secondo il sondaggio Ixè per Agora (Rai3) riportato dal quotidiano Il Tempo, è calato di un punto in una sola settimana, appunto dal 31 al 30% rispetto alla precedente rilevazione del medesimo istituto demografico.

Renzi è 21 punti percentuali sotto il presidente Sergio Mattarella (51%) e 9 punti sopra i due pentastellati Luigi Di Maio e Beppe Grillo (21%). Al 20 c'è sorprendentemente Stefano Parisi. Sorprendentemente, perchè rispetto a Di Maio, Grillo e allo stesso Renzi, Parisi in tv non ci va quasi mai, non è un parlamentare nè è stato ministro. Ha dunque margini di miglioramento, qualora Forza Italia decida veramente di puntare su di lui, che lo porterebbero molto al di sopra dei due grillini e probabilmente vicino al 30" del presidente del Consiglio. Intanto, Salvini e meloni (19%) lio ha già staccati.