Caivano (Na): Intervista al Consigliere comunale Arch. Francesco Emione (Liberi Cittadini)
Intervista a cura di Gaetano Daniele
Parla l'Architetto Francesco Emione, leader delle opposizioni in consiglio comunale. E' già da alcuni mesi che il consigliere Emione mostra insofferenza nei confronti dell'attuale maggioranza a guida Monopoli.
Consigliere Emione, perchè a differenza di tutti i suoi colleghi di opposizione, in consiglio comunale, su quesiti importanti come fasce sociali, bonus mensa etc. lei è sempre in prima fila a battersi per i diritti dei suoi concittadini, e altri meno? Per caso ci sono fibrillazioni interne anche nelle opposizioni?
“Credo che tutti stiano facendo la propria parte, tant’è che molte iniziative sono state presentate con l’unanimità delle firme. Ad ogni modo, noi siamo una coalizione vera di partiti e liste civiche, per questo ognuno, sempre cercando il massimo della condivisione, porta avanti iniziative secondo la linea del proprio gruppo politico. La differenza tra noi e la maggioranza è netta. Noi siamo una coalizione, loro hanno un padrone che comanda servendosi di una struttura familistico clientelare ed una linea politica dettata spesso dall’esterno delle istituzioni. Il sindaco ha sferzato il suo partito dichiarando pubblicamente che i suoi consiglieri sono solo interessati agli incarichi alle ditte e nessuno di Forza Italia ha avuto il coraggio, oserei dire la dignità, di aprire un confronto. Il sindaco non ha mai smentito quelle gravissime parole”.
Consigliere Emione, come reputa l'andamento e l'operato dell'attuale amministrazione a guida Monopoli?
“E’ un disastro assoluto in termini di democrazia, trasparenza, operatività. Il tasso di democrazia di questo Comune è diminuito notevolmente con la politica lottizzatoria del sindaco e della sua maggioranza che hanno – di fatto – occupato tutti i ruoli istituzionali anche quelli di garanzia e controllo. Il Consiglio Comunale non è più organo di confronto politico/ideale, ma assemblea di risulta di un sistema che assume le decisioni lontano dalle istituzioni. Infatti, in Consiglio, siamo sempre noi della minoranza a dettare tempi, modi e punti all’ordine del giorno, innanzi ad una maggioranza muta dove al massimo parla qualche consigliere leggendo interventi scritti dall’addetto stampa del sindaco. Sul piano della trasparenza è sintomatico il ricorso continuo alle somme urgenze, agli affidamenti di lavori senza gara europea, al meccanismo – ormai palese – di indire gare sotto soglia, alle proroghe degli appalti. Vorrei ricordare che sono stati gli stessi consiglieri comunali del partito del sindaco a protocollare una lettera in cui chiedevano il ripristino della legalità e della trasparenza, mentre il sindaco ha replicato scrivendo che i consiglieri vogliono solo incarichi. C’è stato un vero e proprio assalto alla diligenza, una spartizione vergognosa, senza alcun decoro i pure parenti stretti dei consiglieri hanno avuto la loro parte. Per non parlare della gara per la raccolta dei rifiuti. Per la prima volta nella storia, un appalto per 30 milioni di euro non è passato nel Consiglio per gli indirizzi politici. Il piano industriale è stato scritto fuori dalle istituzioni e senza prevedere una diminuzione dei costi. Sotto il profilo strettamente amministrativo non hanno fatto nulla. Solo fotografie su facebook. Il fallimento della giunta è conclamato infatti questi assessori a gennaio andranno a casa. Dopo sei mesi. Manco le luci di Natale sono stati in grado di mettere. Abbiamo dei fili appesi...
Consigliere Emione, accorpamenti di settore, lei è stato favorevole a questa operazione di Monopoli, oppure era più propenso per una politica meritocratica, cioè, immaginando delle figure subordinate ai dirigenti di settore, che potevano appunto, aiutare i funzionari nel compito, risparmiando in tempo e soprattutto non caricandoli troppo di lavoro?
“Le fandonie dell’ufficio propaganda non incantano proprio nessuno. Il sindaco non ha operato accorpamenti di settore, ma trasferito poche deleghe ad alcuni funzionari, costituendo di fatto centri di potere e secondo le indicazioni di alcuni consiglieri comunali. In pratica, sta ricostituendo lo stesso assetto dell’amministrazione Falco. Altro che discontinuità. Mi risulta che c’è stato qualche timido dissenso in maggioranza, subito spento dalla protervia del gruppo dominante. Da questo cambio di deleghe, i cittadini non avranno alcun vantaggio, anzi c’è il pericolo di accrescere solo il potere della burocrazia. C’è da dire che alcuni funzionari intoccabili hanno preteso di restare la proprio posto. Dunque non c’è stata né meritocrazia, né risparmio. Quanto alla pianta organica, la maggioranza ha assunto uno staffista per farsi scrivere post e pubblicare foto su Facebook, ha deliberato l’assunzione di un altro staffista, ma ha annullato il concorso pubblico indetto dal commissario”.
Consigliere Emione, siamo a due settimane dal Natale, cosa si sente di dire ai cittadini caivanesi?
“Capisco il dramma di tanti padri di famiglia e giovani che cercano lavoro e che vedono scavalcarsi da quanti hanno legami con i politici, li invito a non demordere, a trovare a forza di andare avanti. Augurare un felice Natale è d’obbligo, ma rischia di essere retorico. Ad ogni modo, auguro un Natale sereno a tutti i caivanesi e a tutti i lettori de il Notiziario sul web, con la speranza che si possa ridare dignità a questa città umiliata dai fatti di cronaca, e da una certa politica che non risponde mai alle esigenze della comunità. Bisogna trovare il modo di far emergere le forze sane di questa città e metterle insieme per un progetto di rinascita sociale, civile, democratica, ancorata ai valori della legalità. Dobbiamo partire già dal 2016 perché ho l’impressione che quest’amministrazione lasci presto solo macerie.
“Credo che tutti stiano facendo la propria parte, tant’è che molte iniziative sono state presentate con l’unanimità delle firme. Ad ogni modo, noi siamo una coalizione vera di partiti e liste civiche, per questo ognuno, sempre cercando il massimo della condivisione, porta avanti iniziative secondo la linea del proprio gruppo politico. La differenza tra noi e la maggioranza è netta. Noi siamo una coalizione, loro hanno un padrone che comanda servendosi di una struttura familistico clientelare ed una linea politica dettata spesso dall’esterno delle istituzioni. Il sindaco ha sferzato il suo partito dichiarando pubblicamente che i suoi consiglieri sono solo interessati agli incarichi alle ditte e nessuno di Forza Italia ha avuto il coraggio, oserei dire la dignità, di aprire un confronto. Il sindaco non ha mai smentito quelle gravissime parole”.
Consigliere Emione, come reputa l'andamento e l'operato dell'attuale amministrazione a guida Monopoli?
“E’ un disastro assoluto in termini di democrazia, trasparenza, operatività. Il tasso di democrazia di questo Comune è diminuito notevolmente con la politica lottizzatoria del sindaco e della sua maggioranza che hanno – di fatto – occupato tutti i ruoli istituzionali anche quelli di garanzia e controllo. Il Consiglio Comunale non è più organo di confronto politico/ideale, ma assemblea di risulta di un sistema che assume le decisioni lontano dalle istituzioni. Infatti, in Consiglio, siamo sempre noi della minoranza a dettare tempi, modi e punti all’ordine del giorno, innanzi ad una maggioranza muta dove al massimo parla qualche consigliere leggendo interventi scritti dall’addetto stampa del sindaco. Sul piano della trasparenza è sintomatico il ricorso continuo alle somme urgenze, agli affidamenti di lavori senza gara europea, al meccanismo – ormai palese – di indire gare sotto soglia, alle proroghe degli appalti. Vorrei ricordare che sono stati gli stessi consiglieri comunali del partito del sindaco a protocollare una lettera in cui chiedevano il ripristino della legalità e della trasparenza, mentre il sindaco ha replicato scrivendo che i consiglieri vogliono solo incarichi. C’è stato un vero e proprio assalto alla diligenza, una spartizione vergognosa, senza alcun decoro i pure parenti stretti dei consiglieri hanno avuto la loro parte. Per non parlare della gara per la raccolta dei rifiuti. Per la prima volta nella storia, un appalto per 30 milioni di euro non è passato nel Consiglio per gli indirizzi politici. Il piano industriale è stato scritto fuori dalle istituzioni e senza prevedere una diminuzione dei costi. Sotto il profilo strettamente amministrativo non hanno fatto nulla. Solo fotografie su facebook. Il fallimento della giunta è conclamato infatti questi assessori a gennaio andranno a casa. Dopo sei mesi. Manco le luci di Natale sono stati in grado di mettere. Abbiamo dei fili appesi...
Consigliere Emione, accorpamenti di settore, lei è stato favorevole a questa operazione di Monopoli, oppure era più propenso per una politica meritocratica, cioè, immaginando delle figure subordinate ai dirigenti di settore, che potevano appunto, aiutare i funzionari nel compito, risparmiando in tempo e soprattutto non caricandoli troppo di lavoro?
“Le fandonie dell’ufficio propaganda non incantano proprio nessuno. Il sindaco non ha operato accorpamenti di settore, ma trasferito poche deleghe ad alcuni funzionari, costituendo di fatto centri di potere e secondo le indicazioni di alcuni consiglieri comunali. In pratica, sta ricostituendo lo stesso assetto dell’amministrazione Falco. Altro che discontinuità. Mi risulta che c’è stato qualche timido dissenso in maggioranza, subito spento dalla protervia del gruppo dominante. Da questo cambio di deleghe, i cittadini non avranno alcun vantaggio, anzi c’è il pericolo di accrescere solo il potere della burocrazia. C’è da dire che alcuni funzionari intoccabili hanno preteso di restare la proprio posto. Dunque non c’è stata né meritocrazia, né risparmio. Quanto alla pianta organica, la maggioranza ha assunto uno staffista per farsi scrivere post e pubblicare foto su Facebook, ha deliberato l’assunzione di un altro staffista, ma ha annullato il concorso pubblico indetto dal commissario”.
Consigliere Emione, siamo a due settimane dal Natale, cosa si sente di dire ai cittadini caivanesi?
“Capisco il dramma di tanti padri di famiglia e giovani che cercano lavoro e che vedono scavalcarsi da quanti hanno legami con i politici, li invito a non demordere, a trovare a forza di andare avanti. Augurare un felice Natale è d’obbligo, ma rischia di essere retorico. Ad ogni modo, auguro un Natale sereno a tutti i caivanesi e a tutti i lettori de il Notiziario sul web, con la speranza che si possa ridare dignità a questa città umiliata dai fatti di cronaca, e da una certa politica che non risponde mai alle esigenze della comunità. Bisogna trovare il modo di far emergere le forze sane di questa città e metterle insieme per un progetto di rinascita sociale, civile, democratica, ancorata ai valori della legalità. Dobbiamo partire già dal 2016 perché ho l’impressione che quest’amministrazione lasci presto solo macerie.