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sabato 15 marzo 2014

Mussolini, rispettiamo il dolore. In silenzio

Mussolini, rispettiamo il dolore. In silenzio

di Nino Spirlì




Non leggo volutamente i post diffamatori sui social network e, di conseguenza, non rispondo né in bene né in male alle provocazioni. So quanto possa essere deleterio, perché la risposta costringe a reagire. In difesa o per continuare ad accusare o ad offendere. Dunque, desisto.

Leggo troppo spesso, però, in questi giorni, il cognome Mussolini e mi addoloro, perché immagino che sia in atto una sorta di rivalsa dell’esercito dei frustrati. La aspettano da decenni, la rivalsa, per infangare “quel cognome”, nonostante piazzale Loreto. Anche lì lo fecero. Senza pietà per la morte. Eppure, un tempo, le folle lo osannavano e lo celebravano, “quel cognome”. Ci contavano. Ci credevano.

Ma, si sa, chi perde indossa tutte le colpe. Anche quelle costruite ad arte dai presunti vincitori.

No, non è una beatificazione postuma, la mia. Errori ne furono commessi. Certamente! Meno, però, di quelli che ci hanno voluto far credere per mezzo secolo. Anche perché chi riscrisse la storia, lo fece seppellendo quel che di buono avvenne e, per contro, esasperò gli sbagli, fino a renderli unico ricordo da perpetuare.

E su quelle menzogne si ingrassò di potere. Stragista e massone.

In realtà, molti italiani costruirono Italia, in quel Ventennio. E la resero Potenza Mondiale in tutti i campi. Ma di loro, a fine conflitto, si perse anche il nome. E i discendenti ne pagarono le conseguenze. Perché chi perde paga.

Non sto qui, ora, ad elencare né il bene, né il male. E’ Passato.

E lo era anche il giorno della mia nascita. Ed io non sono nostalgico di ciò che non ho conosciuto. Piuttosto, mi manca mio Padre. E Lui era nato nel 1924.

Io, di mio, ho cercato di sapere, di capire, di scegliere. E l’ho fatto.

E, come me, milioni di nuovi italiani. Figli di un’Italia rigenerata dopo la guerra. Con sacrificio e tenacia.

Siamo cresciuti ed abbiamo costruito la nostra vita con nuovi ideali, nuove prospettive, nuovi progetti. Nonostante chi sedeva sugli scranni del potere abbia tentato di liberarsi di noi. Ma siamo ancora qui, speranzosi.

Vorremmo che l’Italia somigli solo al meglio di tutto ciò che ci auguriamo ogni giorno. Che non ci siano terrorismi né trame. Né malavita. Corruzioni. Sperperi. Violenze.

E patiamo quando ci accorgiamo che, invece, la nostra vita è costellata, ancora, di piccolezze volgari e meschine.

La cronaca degli ultimi giorni ne è tristissimo esempio.

Ciò che ha deciso di fare il marito (oggi, suppongo già ex) di Alessandra Mussolini è affar suo e della magistratura. La Legge lo punirà e pagherà.La moglie, però, viene attaccata da una masnada di codardacci che si sveglia solo ora, considerandola ferita mortalmente. Un ennesimo piazzale Loreto. Una maramaldata ignobile.

Nei confronti, poi, di una donna che, lo si voglia o no, si è sempre esposta. E non certo per difendere il piccolo orticello personale. Alessandra è stata una delle promotrici del partito trasversale: sui temi etici ha coinvolto colleghe di ogni schieramento politico, compresi quelli più lontani. Certo, ha un carattere forte e ha sempre manifestato il proprio pensiero con veemenza. Ma possiamo fargliene una colpa? Almeno, non dobbiamo andarla a cercare dietro le tende, velata dal “santarellismo” di molti farisei che, per paura di perdere consensi, si presentano candidi, ma sono fango puro.

Non la conosco personalmente, ma conoscevo Romano Mussolini, suo padre e figlio del Duce. Veniva spesso a trovarmi in tv (quando ero autore di Forum), accompagnato dall’ultima compagna e da un amico comune. Un Signore. Un vero Signore. Un Artista. Un Grande jazzista.

E' morto povero.


Fra me e me. Indignatissimo
per la pochezza di certo popolo. 
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Firenze: Mentre Renzi promette 80 euro in più in busta paga (dopo le europee), il Vicesindaco Nardella aggredito dagli ambulanti

Firenze: Mentre Renzi promette 80 euro in più in busta paga (dopo le europee), il Vicesindaco Nardella aggredito dagli ambulanti

Il Vicesindaco di Firenze, Dario Nardella se la ride
mentre gli ambulanti rischiano di perdere le vendite
Mentre il Premier Renzi, promette a destra e a manco di dare 80 euro in più in busta paga, ovviamente solo dopo le elezioni europee, e questo fa pensare ad un tornaconto elettorale, il suo vicesindaco del Pd, Dario Nardella, è stato aggredito da alcuni venditori ambulanti di Piazza San Lorenzo, che da giorni protestano contro lo spostamento dei banchi disposto da Renzi dalla centrale Basilica in uno spazio vicino. In trenta circa lo hanno atteso a Palazzo Vecchio. "Se ci rovini, noi roviniamo te. Sappiamo dove stai", gli hanno gridato gli ambulanti. Poi in 5 lo avrebbero spintonato, anche se quest'ultima resta solo un'indiscrezione. "Non ho paura e domani niente nuovo piano: con l'arroganza non si ottiene nulla" ha commentato Nardella, mentre appunto gli ambulanti smentiscono: "Nè offesa nè minacce da parte nostra". Solidarietà a Nardella dal Pd. Solidarietà agli ambulanti da parte di tutti gli italiani "lavoratori" onesti. 

Europee, Berlusconi: Felice di candidarmi

Europee, Berlusconi: Felice di candidarmi 


"Spero di poter avere velocemente una risposta dalla Corte europea". Lo ha affermato il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi in collegamento con la sede di Forza Italia di Montecatini (Pt). "Se possibile, sarò felice di essere in campo in 5 circoscrizioni. Servono dodicimila club; non solo la Tv, anche il web. Puntiamo agli elettori del Movimento 5 Stelle, inutile cercare i voti del Partito Democratico". "In Italia si voterà massimo tra un anno e mezzo", ha rimarcato Berlusconi. 

venerdì 14 marzo 2014

Scongiurata la chiusura delle sedi di Giudici di Pace: prima vittoria per l'Avvocatura

Scongiurata la chiusura delle sedi di Giudici di Pace: prima vittoria per l'Avvocatura 

di Mario Setola



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Il Ministro della Giustizia Andrea Orlando ha firmato il decreto che dispone il mantenimento di 285 uffici del Giudice di Pace a seguito della recente riforma delle circoscrizioni giudiziarie. Tirano un sospiro dunque, anche gli uffici della provincia di Napoli, in particolare, conserveranno la sede i circondari di Pozzuoli, Afragola, Casoria, Frattamaggiore, Marano di Napoli, Trentola Ducenta, Marigliano, Pomigliano d'Arco, Portici, Castellammare di Stabia, Sorrento, Torre del Greco. Sono state dunque accolte quasi integralmente le 297 istanze formulate dagli enti locali che si impegnano a mantenere a loro cura e spese gli uffici giudiziari di prossimità nei loro territori. "Si tratta di un'ulteriore razionalizzazione collegata all'attuazione della nuova geografia giudiziaria" ha sottolineato il ministro. "Dopo una articolata istruttoria - ha continuato Orlando - si è introdotta così un'innovativa modalità di funzionamento degli uffici del Giudice di Pace con un coinvolgimento diretto nella gestione del servizio giustizia da parte dei comuni interessati, che si faranno carico del reperimento del personale di cancelleria e dei necessari investimenti economici". Al momento dell'entrata in vigore del decreto, diventerà definitiva la soppressione degli uffici del Giudice di Pace che non rientrano nell'elenco delle richieste accolte. Queste chiusure consentiranno in tempi brevi di recuperare personale da impiegare negli uffici giudiziari che risultino maggiormente in sofferenza dopo l'entrata in vigore della riforma. Uffici del giudice di pace mantenuti ai sensi dell'articolo 3 del D.lgs. 7 settembre 2012, n. 156. Quindi a carico dello stato centrale ci sarà solo il costo legato agli indennizzi dei magistrati, mentre tutte le altre spese, saranno a carico degli Enti locali. “Finalmente un ministro con cui si può dialogare – tuonano le associazioni forensi – con la Cancellieri ed il suo staff si era rotto qualcosa. Il dialogo tra le parti e l’interesse preminente del cittadino sono alla base di tutto”. 

Renzi: Io buffone se soldi non arrivano entro il 27 maggio. Replica dei pensionati: "Non siamo cittadini di serie B"

Renzi: Io buffone se soldi non arrivano entro il 27 maggio. Replica dei pensionati: "Non siamo cittadini di serie B"


"I soldi ci sono, il punto è dove metterli". Il Premier a Porta a Porta replica a chi, come Brunetta di Forza Italia, è scettico sulle coperture delle sue misure. "Ora per la prima volta invece di aumentare le indennità ai consiglieri regionali diamo i soldi alle famiglie". "Se il 27 maggio non arrivano negli stipendi, sono un buffone", ironizza Renzi. Poi precisa: "Non daremo più soldi ai pensionati, ma non chiederemo nemmeno un contributo per sostenere la manovra alle pensioni fino a 3 mila euro". E torna alle coperture: "7 miliardi sa spending review, 2,2 miliardi dal calo dello spread, 500 milioni dal taglio degli stipendi dei manager Pa e via auto blu". Ma socppia la rivolta dei pensionati che commentano: "Non siamo serie B, reagiremo". "E' inaccettabile che per pensionati e anziani non ci siano sgravi fiscali. Non siamo cittadini di serie B, rimarcano. L'esecutivo si ravveda perchè non staremo fermi e zitti". 

giovedì 13 marzo 2014

Caivano (Na): Consiglio comunale flop, ma la maggioranza prepara la mozione di sfiducia per il presidente del consiglio, Pasquale Mennillo

Caivano (Na): Consiglio comunale flop, ma la maggioranza prepara la mozione di sfiducia per il presidente del consiglio, Pasquale Mennillo


di Francesco Celiento


Pasquale Mennillo
Se qualcuno credeva (ancora) che la politica locale emettesse almeno qualche vagito, stasera (12 Marzo) è stato prontamente smentito. La neo maggioranza del sindaco Falco (sulla carta 20 consiglieri comunali più il primo cittadino) ha subito il più clamoroso degli scivoloni. Infatti, il consiglio comunale, convocato dopo tanto tempo, è finito prima di iniziare per mancanza del numero legale. Bastavano 16 presenti in aula per fare la seduta, anzi anche qualcuno in meno vista la presenza di alcuni membri dell’opposizione. Il sindaco si è giustificato dicendo che sono giunti in ritardo, evidentemente molto in ritardo, visto che l’appuntamento era per le 19, ma l’appello è iniziato almeno un’ora dopo. Nessun rispetto nemmeno per i cittadini che sono giunti in perfetto orario, quindi. Alla maggioranza mancavano in aula almeno sette consiglieri e il presidente Mennillo, che non sembra simpatico al sindaco e viceversa, subito ha dichiarato sciolta la seduta. Fra il pubblico presente molta gente dei rioni popolari, i quali hanno esposto cartelli per protestare contro le modalità con cui il Comune vuol vendere loro le abitazioni in cui risiedono da decenni. Intanto, il sindaco subito dopo l’ennesima figuraccia, purtroppo abbiamo perso il conto dei consigli rinviati, ha radunato, nella stessa scuola Scotta, i suoi consiglieri comunali e ha fatto firmare loro un documento, che di sicuro sarà la mozione di sfiducia da presentare contro il presidente del Consiglio Comunale Pasquale Mennillo, esponente dell’opposizione, un perfetto capro espiatorio in questo caso. Perché tanti consiglieri comunali di maggioranza si sono assentati o sono giunti in colpevole ritardo? Forse qualcosa non ha funzionato… e non aggiungiamo altro. Le voci circolate che mettevano in dubbio il regolare svolgimento del consiglio comunale erano fondate, quindi. I politici rimarranno al potere, ma la politica ormai è morta e sepolta. Amen.

Corruzione: Arrestato ex Vice Sindaco di Pavia

Corruzione: Arrestato ex Vice Sindaco di Pavia


Ettore Filippi
Ex Vice Sindaco (Pavia)
Arresti domiciliari per l'ex vice sindaco di Pavia, Ettore Filippi, e l'imprenditore edile Ciro Manna. Per entrambi l'accusa è di corruzione. Gli arresti sono legati all'indagine "Punta Est", che nel 2012 ha portato al sequestro di un cantiere di 9 mila metri quadri e all'emissione di misure cautelari per un professore universitario di Pavia, un imprenditore e un dirigente del Comune di Pavia.