Visualizzazioni totali

sabato 8 marzo 2014

Napoli: Intervista all'ex Sindaco di Ercolano nonchè Assessore alla Cultura Comune di Napoli (Giunta De Magistris), Nino Daniele

Napoli: Intervista all'ex Sindaco di Ercolano nonchè Assessore alla Cultura Comune di Napoli (Giunta De Magistris), Nino Daniele


Intervista a Cura di Gaetano Daniele


Nino Daniele
Ex Sindaco di Ercolano nonchè
Assessore alla Cultura (Comune di Napoli)
Assessore Daniele, lei è stato sindaco di Ercolano,  una piazza che, fino a pochi giorni fa ha visto morire un altro ragazzo per una futile lite. La disoccupopazione come la microcriminalità sembra raggiungere picchi stratosferici. Nel suo mandato, cosa si poteva fare e non è stato fatto e cosa si sente di consigliare ai suoi successori? 

Non descriverei la morte del giovane diciottenne di qualche giorno fa come risultato di una futile lite. Ci sono molte cose da capire. Soprattutto che ruolo ha giocato nella vicenda una certa contiguità,di parentela e di frequentazione, con famiglie nell'orbita dei clan.Tocca ai carabinieri e alla Magistratura accertare responsabilità e scenari. A noi tocca riflettere sul perché certe scene di sangue che pensavamo di non rivedere mai più sono di nuovo sotto i nostri occhi e ci costringono a parlare di così atroci tragedie. Capisco il riferimento alla crisi e al dramma del lavoro. Capisco l'estendersi di degrado e marginalità sociale che colpisce soprattutto i giovani. Ma questo non può spiegare la violenza. Bisogna battersi per la giustizia e il lavoro. Grandi e anche dure lotte. Ma perché i giovani ercolanesi dovrebbero farsi violenza l'uno con l'altro?E' una cosa mostruosa e folle. E' ciò che i clan hanno spinto per tanti anni a fare. Trasformando tanti in carne da macello mentre pochi si arricchivano con la droga e le estorsioni.

Assessore Daniele, da Ercolano a Napoli. Lei oggi si occupa di Cultura. In Italia proprio in questi giorni vengono presi di mira gli Scavi di Pompei. La rovina sembra inevitabile. Mi riallaccio ad Ercolano, lei che ha amministrato un Paese dove appunto ospita un sito archeologico come gli Scavi di Ercolano, cosa si sente di dire in merito a quanto, come si può incentivare un bene culturale appunto come gli Scavi?

Negli anni in cui sono stato Sindaco abbiamo fatto cose positive e tante altre non siamo riusciti a farle. Tra le cose positive elenco l'apertura e il decollo del Mav, tante iniziative di promozione culturale e turistica, il buono e prezioso rapporto con David Packard, cittadino onorario di Ercolano, e la British School at Rome, che ha salvaguardato gli scavi di Ercolano e ha impedito che degradassero come Pompei, il pieno utilizzo di tutti fondi del programma Urban e l'aver fatto della città di Ercolano la prima ad ottenere i finanziamenti del PIU Europa, 30 milioni di euro per il recupero urbano a cui dobbiamo tanti lavori e tante opere, da Villa Maiuri, al parco Miglio D'oro, al caffè letterario delle scuderie di Villa Favorita, ai lavori al Corso Resina, compresa la nuova caserma dei Carabinieri, ora finalmente in costruzione. Sono invece molto amareggiato per il fatto che la nuova Università di agraria non sia stata completata. Il mio risultato migliore e' aver contribuito a fare di Ercolano un modello di Legalità e di lotta al racket e alla camorra  apprezzato in tutto il mondo. E' grave che una città come Ercolano proprio per questo non riceva dallo Stato, dal Parlamento, dalla Regione un aiuto esemplare. La città per quello che ha fatto lo merita. Intendo impegnarmi come cittadino onorario in prima persona su questo. Per un grande piano per " il rinascimento di Ercolano". Una città bellissima che deve vivere di cultura e di turismo. A Pompei sbagliano tutto. Non fanno che stanziare fondi per interventi straordinari e nominare manager. Poche altre volte  ho assistito ad una così stupida ostinazione in una diagnosi e in una terapia sbagliata. Pompei e' una enorme città a cielo aperto senza abitanti. Le case e gli edifici in una città con abitanti hanno chi se ne prende cura quotidianamente. Si accorge delle infiltrazioni, fa le riparazioni, le manutenzioni, prima che i danni diventino più gravi. A Pompei questo non accade. E non serve a nulla intervenire in modo straordinario per riparare i crolli. Mentre ripari quelli crolleranno altri. Pompei ha bisogno di manutenzione quotidiana. Di tecnici che ogni giorno girano e di piccole squadre di manutentori. Avevamo proposto coma Anci di utilizzare con qualche ora di straordinario i tecnici e i lavoratori dei Comuni dell'area. Si sarebbe speso molto, molto meno e raggiunto i risultati necessari. Ma così la macchina dei fondi non gira. In più aggiungo che occorre un più coraggioso rapporto con i privati, con sponsor di qualità che vogliano investire in cultura e in immagine. Gli scavi di Ercolano sono per fortuna in una condizione migliore. Però non vorrei che questo invece di essere premiato facesse escludere il parco archeologico di Ercolano dai finanziamenti, come purtroppo e' accaduto.

Assessore Daniele, giunta De Magistris, state operando nella giusta direzione?

Il Sindaco De Magistris ha preso all'atto dell'insediamento una decisione difficile. Di fronte alla situazione spaventosa dei conti del Comune e delle partecipate poteva dichiarare il dissesto. Ha ritenuto che fosse un danno per Napoli e che sarebbero stati imposti ai cittadini sacrifici enormi. Dai licenziamenti al massimo delle tariffe e delle tasse in tutti i campi. Ha perciò deciso di aderire al piano di rientro decennale a cui devono sottostare i comuni predissestati. Anche questo e' molto doloroso ma più graduale. Si sta provando a farlo. Ma se a questo si aggiunge la gravità della crisi possiamo valutare a quale difficile compito si stia attendendo. Credo che tutti dovrebbero dare una mano a Napoli in uno dei momenti più difficile della sua storia. In qualità di assessore alla cultura ed al turismo sto cercando di utilizzare l'immenso patrimonio culturale ed artistico per migliorare l'immagine della città ed attrarre turisti. La ripresa turistica e molto significativa. Gia ad aprile e maggio e' quasi impossibile trovare una camera in città. Dobbiamo fare il massimo in questa direzione. La collaborazione con gli operatori del settore e' positiva e costruttiva. Remiamo tutti nella stessa direzione e risultati si stanno vedendo. Cultura, ricerca, formazione, turismo possono e debbono essere i fattori trainanti di una possibile ripresa economica e civile. Di Napoli e dell'Italia.


Festa della Donna: 8 Marzo per non dimenticare

Festa della Donna: 8 Marzo per non dimenticare 


La storia e le origini legate all'8 marzo e quindi alla Festa della Donna non hanno riferimenti storici esattamente positivi, ma con questo è assolutamente giusto ricordare e spiegare la ricorrenza, qualora qualcuno ancora non sapesse le origini e la storia legate alla festa che celebra il genere femminile, che dovrebbe auto celebrarsi ogni giorno dell'anno e della vita, per non dimenticare, mai.

Ma torniamo pure all'articolo, raccontandovi le origini e la storia della Festa della Donna. Per farlo, dobbiamo tornare indietro di più di un secolo quando, nel 1908, alcune operaie intente a lavorare nell'industria tessile Cotton della città di New York decisero di scioperare contro le condizioni vergognose in cui si trovavano costrette quotidianamente a lavorare.

Lo sciopero non andò avanti solo per un giorno, ma si protrasse per diverse giornate e, proprio l'8 marzo, purtroppo, vennero bloccate le uscite per abbandonare la fabbrica dal proprietario della stessa, Mr. Johnson, ma al loro interno vi rimasero le operaie intente a scioperare. Tuttavia, divampò un violento incendio che uccise 129 donne, che stavano semplicemente cercando di ribellarsi ad una situazione lavorativa decisamente indegna. Anche se su questo ultimo passaggio, sull'incendio, la storia ci indica un'altra data, il 25 marzo 1911, della fabbrica Triangle, dove appunto morirono 123 donne e 23 uomini, in gran parte immigrati italiani ed ebrei.

Comunque dopo quella triste occasione che colpì gravemente l'interesse mondiale, la giornata dell'8 marzo fu associata alla Festa della Donna che, più che una festa, rappresenta una ricorrenza per onorare la Donna e cercare in ogni modo di riscattarne la dignità e, con il diffondersi delle iniziative e delle rivendicazioni di carattere femminile relative al lavoro e la condizione sociale, l'8 marzo acquisì sempre di più un'importanza, oltre che mondiale, di carattere fortemente sociale.

Con il passare del tempo però, l'8 marzo si è trasformato nella pura celebrazione della Festa della Donna, anche se le rivendicazioni sociali continuano ad esserci portando a galla le origini e la storia di una giornata che non può e non deve essere mai dimenticata.

Aereo Malese disperso con 239 persone a bordo, anche un italiano tra i passeggeri

Aereo Malese disperso con 239 persone a bordo, anche un italiano tra i passeggeri 


Il ministro dei Trasporti della Malaysia ha dichiarato che non è stato ancora trovato il luogo esatto in cui è scomparso l'aereo della Malaysian Airlines, precipitato in mare con 239 persone a bordo. Il ministro ha aggiunto che nonostante le ricerche siano state attivate quasi subito dopo la notizia della scomparsa, non sono stati ancora trovati i resti dell'aereo. Oltre a una missione di soccorso gestita da Cina e Malaysia, si sono impegnati anche Vietnam e Filippine. La Cina reclama la sovranità su gran parte del Mar Cinese e si temono attriti. Ma un ministro filippino ha lanciato un appello a non sollevare tensioni. 

venerdì 7 marzo 2014

Forno Crematorio, Don Patriciello punta il dito contro l'ipotetico nuovo sito di raccolta rifiuti. Pronta la risposta del sindaco Caso

Forno Crematorio, Don Patriciello punta il dito contro "l'ipotetico" nuovo sito di raccolta rifiuti. Pronta la risposta del sindaco Caso



Don Maurizio Patriciello
Parroco Anti-roghi 
Sul forno crematorio che si vorrebbe costruire nel cimitero di Frattamaggiore – Frattaminore – Grumo Nevano, occorre fare molta attenzione. Un confronto democratico e civile con gli abitanti della zona è non solo costruttivo ma doveroso. Intanto occorre ricordare che, sebbene il cimitero è consortile, insiste per lo più in territorio di Frattaminore, a pochissima distanze dal paese. E’ più che logico che i residenti, dopo le mille menzogne loro raccontate in tema ambientale ( vedi il termovalizzatore di Acerra o la discarica di Chiaiano ) non è disposto ad accogliere con troppa facilità le rassicurazioni degli esperti interessati alla costruzione. Occorre, inoltre, studiare il problema da diversi punti di vista. Oltre a quello ambientale ( su cui è bene sentire al più presto il parere di esperti preparati e disinteressati ), bisogna tener conto dell’impatto psicologico che esso avrebbe sulle persone . Ho letto in un link che mi è stato inviato che la dispersione delle polveri nell’aria, qualora l’impianto sia ben funzionante, è minima. Non ho motivi per dubitare della correttezza di questa affermazione. Ma - mi chiedo - pur essendo in quantità minima quella polvere - che, non dimentichiamo, sono le ceneri dei nostri cari morti - dove si va a depositare? Credo sia logico pensare che va a depositarsi sui balconi e sui davanzali delle finestre delle civili abitazioni. Con quali conseguenze per bambini, ragazzi e anche adulti più impressionabili? Questo aspetto non è secondario. L’uomo non è solo economia. Inoltre: visto che non esistono in zona altri forni crematori, è prevedibile immaginare che il nostro forno richiamerà le salme di altri pesi. Ora, dato che il nostro cimitero non si trova allo sbocco di una autostrada né tantomeno in aperta campagna o in cima a una montagna, ma è incastonato tra case, scuole, negozi, pizzerie, eccetera, non sarebbe il caso di pensare che forse non è il luogo più adatto alla costruzione di un forno crematorio? Credo che il confronto sia possibile. Siamo persone educate e civili che si preoccupano per il bene del loro paese e dei loro cari.


La risposta del Sindaco di Frattaminore Vincenzo Caso: 

Vincenzo Caso
Sindaco di Frattaminore
Caro Don Maurizio Patriciello, mi dispiace che tu stia facendo un pò di confusione perchè la gente Ti stima e Ti dà ascolto e quindi hai grandi responsabilità anche quando comunichi le tue idee. Accomunare un "Tempio Crematorio" alla discarica di Chiaiano o al Termovalorizzatore di Acerra è veramente azzardato. Prima di tutto l'impianto (Forno Crematorio) NON RICADE nel territorio di Frattaminore come non ricade nel territorio di Frattaminore nemmeno un metro quadrato del Cimitero Consortile con relativo ampliamento. Inoltre il Comune di Frattaminore non ha mai avuto, aggiungo purtroppo, un proprio Cimitero. Mi va di chiarire che ho personalmente dato indicazione al progettista del nostro Piano Urbanistico Comunale perchè prevedesse un nuovo Cimitero nel nostro territorio convinto che abbiamo il diritto di onorare i nostri defunti in casa nostra. Se poi il Consorzio ha scelto di realizzare un Forno Crematorio che personalmente non ho mai votato non vuol dire che si stia commettendo un reato o un nuovo attentato alla salute dei nostri concittadini anzi, forse si sta guardando al futuro essendosi accorti che fra non molto i Cimiteri invaderanno le Città. Sii certo che nulla sarà consentito senza le necessarie autorizzazioni ambientali e sanitarie. A te e ai cittadini confermo che presto sarà convocato un incontro già da me sollecitato al Presidente del Consorzio (Sindaco di Frattamaggiore) per spiegare, progetto alla mano, tutte le caratteristiche tecniche dell'impianto in questione e rassicurare la popolazione. 
Con immutata stima,Vincenzo Caso.



Caserta, scandalo Asl: Gasparin si dimette da dirigente amministrativo

Caserta, scandalo Asl: Gasparin si dimette da dirigente amministrativo


Giuseppe Gasaprin si è dimesso questa mattina dal suo incarico di responsabile amministrativo dell'Asl, dopo la scelta di essere giudicato con rito abbreviato. Indagato nella maxi inchiesta sugli appalti all'azienda sanitaria, Gasparin si presenterà davanti al giudice di Napoli per essere processato, assieme a Roberto e Giuseppe Grillo, i due figli dell'imprenditore di Marcianise, Angelo Grillo. Questa è la linea difensiva di Gasparin, il primo degli indagati a parlare ai pm dell'Antimafia di Napoli dei meccanismi di «compravendita» degli appalti per la pulizia dei locali nell'Asl. Angelo Grillo, l'ex direttore generale dell'ospedale di Caserta, Franco Bottino, il consigliere regionale Angelo Polverino e altri, invece, saranno alla prima udienza del processo con rito ordinario il prossimo 14 marzo.

Torre del Greco: Stasera alle 19, appuntamento con Patrizio Rispo


Torre del Greco: Stasera alle 19, appuntamento con Patrizio Rispo 

Non perderti questo indimenticabile appuntamento


Le Figaro: Pompei abbandonata dallo Stato

Le Figaro: Pompei abbandonata dallo Stato


I calchi delle vittime di Pompei
''Lo Stato italiano lascia le rovine di Pompei all'abbandono'', questo il titolo di prima pagina del quotidiano francese, Le Figaro, che oggi dedica un ampio servizio alla situazione di Pompei. ''Pompei accelera la sua rovina'', scrive ancora Le Figaro, sottolineando che ''un'amministrazione impotente assiste al crollo dei tesori di una civiltà'. E ''le pesantezze della burocrazia bloccano l'attuazione di lavori urgenti''.