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domenica 13 novembre 2016

COME A RISIKO Telefonata in diretta col vivavoce Renzi, chi ha convinto a votare sì

Referendum, Renzi gode: la telefonata in vivavoce in diretta, convince Brugnaro a votare Sì



Il referendum del 4 dicembre è un po' come Risiko: conta ogni singolo carroarmatino. Matteo Renzi lo sa e approfitta di ogni situazione pur di conquistarne uno. Venerdì pomeriggio al teatro Parenti di Milano si è presentata l'occasione giusta. Come riporta il Corriere della Sera, sul palco accanto al moderatore Claudio Cerasa, direttore del Foglio, c'erano il sindaco di casa Beppe Sala e il collega di Verona Flavio Tosi. Uno sostenuto dal Pd, l'altro ex Lega, tutti e due favorevoli alla riforma. In collegamento telefonico l'unico sindaco scettico, Luigi Brugnaro da Venezia, eletto nelle file di centrodestra. "Se Renzi firma una patto per Venezia con finanziamenti straordinari per la mia città potrei pensare di votare a favore", scherzava il primo cittadino della Serenissima. Cerasa coglie la palla al balzo e telefona a Renzi: "Voi siete un pericolo, questo è voto di scambio", se la ride il premier in vivavoce, che però poi si fa serio e rilancia. "Nessun do ut des, però posso dire che faremo interventi straordinari per le città, tra cui Venezia che lo merita. Credo comunque che un sindaco riformista, che viene da un'esperienza civica di centrodestra come lui, non possa che vedere nel referendum uno strumento per cambiare l'Italia. Brugnaro ce l'ha dentro il cuore quel sì, me lo dice da tempo". E Brugnaro, nostalgico del Nazareno, fa coming out: "Dirò Sì ma solo perché il Paese possa andare avanti. Mi turerò il naso perché in alcune parti la riforma fa un po' schifo". Territorio conquistato, non è il caso di guardare i dadi troppo per il sottile. 

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